Romina De Novellis alla Galleria Internazionale d’arte moderna Ca’ Pesaro

ROMINA DE NOVELLIS

FELICIT – À
Live Performance October 27th 2018 12pm – 6pm

with the support of
CNAP (Centre National des Arts Plastiques / France)

GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA CA’ PESARO
VENICE

new performance and 3 video installations
October 13th – November 11th 2018

Wendy Artin, “Ad Libitum”

Wendy Artin, Temple of Saturn with Parasol Pines, 22″x40″, watercolor on cotton paper, 2018

AD LIBITUM
Wendy Artin, Roma e Tivoli
Statue giganti a carboncino, Seppia, Acquerello. Paesaggi, frutta e fiori

La collezione è presentata da Gurari Collections dal 2 novembre al 9 dicembre 2018

Apertura mostra: venerdì 2 novembre, dalle 18:00 alle 21:00 presso
Collezioni Gurari, 460 Harrison Avenue, South End of Boston (SoWa)

Wendy Artin, Ganges, Piazza Navona, 44″ x 44″, charcoal on paper, 2018

Wendy Artin da anni lavora sulle rovine che si stagliano sotto il cielo di Roma e le porta negli Stati Uniti.

Pochi artisti oggi, si confrontano nella contemporaneità con le divinità fluviali giganti di Piazza Navona. Il lavoro qui in Italia di Wendy,  è una celebrazione del ritorno di  Roma, un luogo di gioia visiva. Continua a leggere

Mimmo Rotella Manifesto

L’esposizione, a cura di Germano Celant con Antonella Soldaini, si propone come la più completa ricognizione scientifica sulla produzione di Mimmo Rotella (Catanzaro,1918 – Milano, 2006) nell’anno del centesimo anniversario dalla sua nascita. Il progetto di allestimento della mostra scaturisce dalla configurazione del Salone Centrale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e interpreta lo spazio espositivo come una vasta ‘piazza’ interna circondata da pareti o facciate di edifici: “Tale interpretazione urbana ha sollecitato”, come afferma Celant, “un display che non fosse composto da frammenti, i quadri, con strutture espositive centrali, tipiche delle mostre tradizionali, in cui le opere sono presentate per temi e per momenti, in singoli territori parietali, stanze e sale, ma si integrasse con la piazza, entrandone a far parte. Al tempo stesso, la necessità di proporre un’antologia dove i lavori giungessero a fornire – con estrema ricchezza connessa alla qualità e alla diversità – un ampio spettro dell’estetica di Rotella, comporta una loro presenza numerosa. Mettendo insieme tutti questi elementi – l’aspetto urbano del luogo, la spinta a concretare una retrospettiva con un numero elevato di opere – e considerando il caratteristico linguaggio dell’artista focalizzato sul manifesto, è emersa la concezione di ‘tappezzare’ la piazza e i suoi edifici con sei grandi cartelloni o billboards, dal formato in media 3 x 10 metri circa, come se il pubblico si trovasse a camminare e a fruire dell’opera di Rotella in un contesto cittadino”. Continua a leggere

Alfredo Jaar, “What need is there to weep overparts of life? The whole of it calls for tears”

Alfredo Jaar | Shadows, 2014 | Mixed media installation | overall dimensions variable © Koen Wessing. The collection and copyright of Koen Wessing is administered by the Nederlands Fotomuseum in Rotterdam, The Nederlands. Courtesy of Lia Rumma Gallery Milan/Naples and the Artist

La mostra personale dell’artista cileno Alfredo Jaar inaugura giovedì 18 ottobre 2018, presso la sede di Milano della Galleria Lia Rumma.

La mostra è preceduta, il 17 ottobre alle ore 18.00, da una lecture dell’artista alla Fondazione Gian Giacomo Feltrinelli di Milano.

A 10 anni dall’intervento pubblico Domanda, Domanda per le strade di Milano e dalla personale all’Hangar Bicocca It Is Difficult, Alfredo Jaar torna a Milano con una personale rigorosa e poetica che si sviluppa sui tre piani della Galleria.

Al piano terra, l’artista presenta una nuova installazione site-specific WHAT NEED IS THERE TO WEEP OVER PARTS OF LIFE? THE WHOLE OF IT CALLS FOR TEARS (Che bisogno c’è di piangere momenti della vita? La vita intera è degna di pianto), una citazione di Seneca tratta dal “De Consolatione ad Marciam”. Continua a leggere

Paolo Gioli, “Anthropolaroid”

Paolo Gioli, Torace, 2007, Polaroid 20×24 and Polaroid transfer print on silk, 21¾ x 27½ in. (55.5 x 70 cm)(artwork © Paolo Gioli)

 

L’artista italiano Paolo Gioli si occupa da tempo del corpo umano. Come i suoi film sperimentali, i suoi transfer da Polaroid rappresentano il corpo e i suoi frammenti come mezzo per esaminare la storia e le fondamenta teoriche della fotografia, così come il dialogo di questa con il cinema, la tipografia, la scultura e la pittura. La mostra illustra non solo il virtuosismo tecnico dell’artista, ma anche le sue profonde riflessioni sulla forma umana e sul corpo politico fratturato. Continua a leggere