Nichi Vendola, l’uomo, il poeta e il politico

Quando sento parlare Nichi Vendola in televisione, spesso mentre sto preparando la cena, e quindi quando sono di  spalle al televisore, smetto di fare qualsiasi cosa perchè sento la necessità di fermarmi, di sedermi al tavolo e di stare ad ascoltarlo. Tutte le volte mi dico: ‘Ma perchè quando parla Vendola sento anche l’uomo e non solo il politico?’  Perchè le due essenze convivono perfettamente in lui. Non a caso Nichi Vendola è anche poeta. Forse è per questo che le sue parole dette in pubblico mi hanno sempre trasferito ‘qualcosa di familiare’ e di profondamente umano. Frasi come:  ‘La vita del mio nemico è sacra’, oppure: ‘Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno d’amore, per questo siamo belli.’ 
L’ultima frase che gli ho sentito dire qualche giorno fa è stata questa: ‘C’è un’Italia migliore’.  

Luigia Sorrentino

Nichi Vendola ‘Ultimo mare’ Manni Editore (euro 14,00) Continua a leggere

Giovanni Nuscis, Transiti

Giovanni Nuscis
a cura di Luigia Sorrentino

«Una poetica ha origine dalla predilezione di alcune scritture rispetto ad altre, capaci di esprimere mondi – con sentimenti, pensieri, visioni e suoni – che ci hanno persuaso, nutrito, gratificato spalancando in noi porte altrimenti chiuse; più chiuse e selettive, spesso, col passare degli anni e col sedimentarsi della nostra esperienza umana e di lettori. I buoni libri ci lasciano un segno, non li dimentichiamo; e siamo talvolta spinti a cogliere il mistero della loro bellezza, del felice impatto su di noi. La nostra poetica risente perciò, in una qualche misura, delle letture fatte: quelle amate e, non di meno, quelle che ci hanno lasciato indifferenti, o critici. Le letture sedimentano valori o il senso dei dis-valori nella scrittura, caratterizzando il nostro giudizio sia sulle nuove letture sia sul nostro modo di scrivere. La letteratura nasce in buona parte da altra letteratura, dal confronto con essa, dal suo superamento; le opere richiamano delle precedenti (intertestualità), se non stilemi e approcci tematici, uno o più valori testuali, come l’essenzialità, la concentrazione, l’originalità e acutezza descrittive, la musicalità, la profondità tematica, la forza visionaria, la ricchezza sintattico-lessicale. Continua a leggere

E’ morto il poeta Renzo Gherardini

Il poeta Renzo Gherardini, vincitore del Premio internazionale di poesia Carlo Betocchi nel 2009, è morto a Firenze all’età di 88 anni.

L’annuncio della scomparsa, ad esequie avvenute, è stato dato dalla famiglia.

Nato a Firenze il 28 giugno 1923, Gherardini ha insegnato lettere per quasi quarant’anni nelle scuole medie della sua città. E’ stato traduttore dal greco e dal latino; tra le sue tradizioni spiccano quelle delle “Georgiche” di Virgilio (1989) e del “Pervigilium Veneris” (2005). Continua a leggere

Josè Saramago, un ritratto appassionato

Josè Saramago come mai si era raccontato prima.

La scrittura, la creatività, l’utopia, il rapporto con le donne, l’ateismo, il Portogallo: la statura umana e artistica del premio Nobel, scomparso quasi un anno fa, emerge in tutta la sua straordinaria genialità in un libro-intervista inedito adesso pubblicato da L’Asino d’oro edizioni, uscito nelle librerie di tutta Italia il 12 maggio, ‘Jose’ Saramago. Un ritratto appassionato  (euro 15,00). Scritto da Baptista Bastos, narratore amico e compagno di lotte dell’autore di ‘Cecità’, è un affascinante viaggio attraverso i ‘territori’ fisici e mentali del grande scrittore portoghese che in una lunga e a tratti commovente conversazione rivela le molteplici angolazioni di un carattere formidabile e di una creatività di eccezionale qualità umana.

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Mario Desiati, Ternitti

E’ in libreria l’ultimo romanzo di Mario Desiati“Ternitti”, Mondadori 2011 (euro18,50). Il libro, appena uscito, già si preannuncia un successo editoriale. Desiati, infatti, direttore editoriale della Fandango libri, è  con “Ternitti”  nella rosa dei finalisti al premio Strega 2011 presentato dal critico letterario Alberto Asor Rosa e dallo scrittore e giornalista Paolo Di Stefano. 

Anche in in questo romanzo Desiati mette in primo piano un tema di forte impegno civile: l’emigrazione dei salentini, ma anche dei cosiddetti ‘terroni’ che, tra gli anni Sessanta-Settanta, emigrarono in Svizzera per lavorare nelle fabbriche di eternit, ignari del male che avrebbe provocato loro l’amianto.

“Ogni giorno si tornava più feriti di prima, con un graffio di bestia, un graffio che nessuno vedeva: era del ternitti, il solco sulla carne che mostra la membrana delle viscere”.
Da Ternitti, di Mario Desiati

 

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