Sonia Gentili, “Viaggio mentre morivo”

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Dall’Introduzione di Giancarlo Pontiggia

Forse bisognerà cominciare da uno qualsiasi dei cinque, splendidi pezzi che compongono l’Autoritratto, per comprendere questo libro impervio, in cui la severità del pensiero si sposa al fulgore analogico, la quieta lentezza del verso è scossa da improvvisi trasalimenti, la materia del sogno irrompe improvvisa – come uno scandaglio – nella massa inquieta delle sensazioni, esaltandone la potenza conoscitiva. Parole disadorne, spoglie di ogni retorica, affondano nella propria notte, procedono – per pura tensione iterativa – incontro a se stesse, dando vita ad architetture fantastiche, macchine di splendore cosmico, musiche vertiginose. Continua a leggere

David Nirenberg, “Antigiudaismo”

 

 

antigiudaismo2Nella Giornata della Memoria vi proponiamo un libro appena uscito in Italia nella traduzione di Giuliana Adamo e Paolo Cherchi di  David Nirenberg “Antigiudaismo”, sottotitolo,La tradizione occidentale” , collana La storia Viella Editrice, 2016.

L’antigiudaismo che esamina David Nirenberg in questo libro non è solo l’insieme dei pregiudizi e delle persecuzioni contro gli ebrei: è una delle modalità fondamentali con cui il pensiero occidentale ha definito se stesso e il proprio modo di interpretare il mondo in contrapposizione a una tradizione diversa.

Come spiega l’autore, «L’antigiudaismo non va inteso come un anfratto arcaico e irrazionale nel vasto edificio del pensiero occidentale, ma come uno dei principali strumenti con cui tale edificio è stato costruito». Continua a leggere

Rosa Gallitelli, “Selva creatura leggera”

salva_creatura_leggeraDALLA QUARTA DI COPERTINA

Selva creatura leggera si muove catarticamente attraverso accavallate realtà, che tutte convergono nel vissuto come in un caleidoscopio che a volte avvicina e a volte allontana, colorando con forza o dolcemente sfumando il molteplice paesaggio che ne forma la cosmogonia. La dualità che appare subito evidente è il raffronto complesso tra il luogo reale della Selva vergine del Costa Rica (dove l’autrice ha abitato a lungo) e la selva dei ricordi originali e degli inediti simboli sorti da questa singolare e travagliata esperienza.

In queste selve perennemente osmotiche, celate e svelate da un’ancestrale alternanza di apparizioni e perdite, il tempo e la natura risuonano con tutta la loro universale potenza, nell’insanabile contrasto con una modernità che sembra condannare all’estinzione la loro inviolata bellezza. Continua a leggere

Giovanna Frene, “Tecnica di sopravvivenza per l’Occidente che affonda”

 

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“Mi capita sempre più spesso di cogliere dentro le cose l’immagine della struttura che la mia mente proietta come costruzione su di esse, e di cogliere dunque immediatamente la feconda irrealtà di questa sovrastruttura. La dimensione sovra-individuale di questa sovrastruttura è stata chiamata Storia. La mia poesia si è diretta proprio lì, verso la Storia, perché è il luogo dove si esprime la massima presenza del nulla che ci assedia. Continua a leggere

Gabriella Musetti, “La manutezione dei sentimenti”

musetti30 (1)Nota di Luigia Sorrentino

In quest’opera della maturità Gabriella Musetti mette rigorosamente sotto controllo i sentimenti. Non che nelle precedenti raccolte questo non fosse già avvenuto, ma leggendo  “La manutenzione dei sentimenti“, il riscontro di questa verità è ancora più evidente. In questo libro, più che negli altri, l’autrice cerca, nella perfezione della composizione dei testi, uno schema  formale  all’interno del quale scrivere la sua personale biografia. Un percorso difficile per un poeta, qui perfettamente riuscito.   L’autrice è ben consapevole di questa difficoltà, tant’è che a un certo punto del libro, scrive  : “la confessione pubblica di questioni private è parola che rasenta l’atto spudorato e chiede energia sufficiente, quando non va in cerca di esibizione, è comunque una esposizione giocata sulla necessità del dire, se da una singola vita scaturisce come pegno. ma anche si dispone  nella scia dei temi interroganti una generazione di donne adulte, domanda innovativa di ripensare il tempo che avanza.”  La Musetti, quindi, attraverso quest’opera “sulla necessità del dire” , si interroga su tutta una generazione di intellettuali donne, attiviste convinte del pensiero femminile, che da anni, proprio attraverso il linguaggio della poesia, si batte per il riconoscimento e la parità dei diritti della donna. Continua a leggere