Tiziano Broggiato, “Preparazione alla pioggia”

TIZIANO_BROGGIATOLa Parola come viaggio

Scheda critica di Francesco Napoli 

0. L’archetipo del viaggio è forma del pensiero dell’Essere: allo stesso tempo è la rappresentazione di tutte le tensioni – verso l’esterno, il futuro e il passato attraverso il viatico della memoria personale e collettiva – e la tormentosa ricerca dell’altro da sé e del dentro di sé. Il viaggio viene compendiato nel percorso che ogni individuo realizza nel continuo procedere del suo vivere. Non privo di fondamento, e di fascino, assimilare questa mozione archetipica alla dimensione lineare del tempo della vita che va dal movimento di piena energia dell’età adulta (ulteriore fascinazione associarvi l’élan vital così come codificata da Bergson agli inizi del Novecento) per giungere alla vecchiaia e poi alla morte nell’incontro dell’opposto (archetipo morte-rinascita).

L’ineluttabilità del viaggio del corpo nell’esistere va di pari passo con la propensione dell’uomo a viaggiare verso la scoperta e l’ignoto. Forte e autentica scintilla dell’intelligenza, la condizione del viaggiatore (il viandante o il nomade di tanta letteratura otto/novecento) spinge l’uomo per amore della conoscenza a uscire dalle sicurezze acquisite mirando a qualcosa che manca, o che si crede perduto, e alla necessità di mettersi a confronto con altre modalità dell’Essere. Continua a leggere

XII Quaderno Italiano di Poesia Contemporanea

Dodicesimo-quaderno-italianoCorposo e potente questo Dodicesimo Quaderno sulla poesia italiana a cura di Franco Buffoni.

Vi sono inclusi sette poeti. Il più giovane è nato nel 1989 e si chiama Samir Galal Mohamed. Notevole la sua poesia che ha per titolo  “A un padre“, e che fa riferimento a un uomo che si è annientato nel nome di un’altra identità.

Sono presenti nel Quaderno due donne di grande sensibilità versificatoria, Maria Borio e Maddalena Bergamin. Due figure opposte, ma direi anche, complementari. La prima, Maria Borio, sembra dominata da un’apparente incertezza: “Il sole è quasi a gennaio/ le ombre della terra/ risalgono il campo, liberano/ le estremità degli alberi“. Più sicura e determinata, invece, la voce di Maddalena Bergamin: “La madre è uguale alla figlia/ sul fondo lo sfondo urbano, che strano/ la madre è uguale alla figlia!” Continua a leggere

Wallace Stevens, “Tutte le poesie”

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Per la prima volta l’opera poetica integrale di un grande maestro della poesia mondiale esce in tutte le librerie italiane: “Wallace Stevens, Tutte le poesie“, nella collezione Meridiani Mondadori (foto di Sylvia Salmi).

Il libro, curato e tradotto da Massimo Bacigalupo, raccoglie tutte le poesie che Stevens volle includere nel Collected Poems(1954), riprendendo pressoché integralmente le sue sei fondamentali raccolte: Armonium (1923), Idee dell’ordine (1936), L’uomo con la chitarra blu (1937), Parti del mondo (1943),Trasporto all’estate (1947), Le aurore d’autunno (1950), e aggiungendovi una sezione di splendidi testi degli ultimi anni, La roccia. Nella presente edizione sono incluse anche le poesie disperse contemporanee a La roccia e un’ampia scelta degli aforismi a cui il poeta affidava le sue intuizioni spesso paradossali, anche leggere e umoristiche, sempre incisive, che delineano la sua visione del ruolo fondamentale dell’arte nella vita e della vita nell’arte. Questa è la prima volta che l’opera poetica di Stevens viene integralmente tradotta in un’altra lingua, e che appare accompagnata da un commento dettagliato, che permetterà a tutti i lettori di scoprire e godere il tesoro inesauribile di questa scrittura.

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Dario Bellezza, “La vita idiota”

dario_bellezzaEdizione a cura di Fabrizio Cavallaro, Massimo Raffaeli e Francesco Scarabicchi con uno scritto di Enzo Siciliano  (LietoColle 2015)

Foto di Dino Ignani

Dalla prefazione di Fabrizio Cavallaro

“Era da tempo che cullavo privatamente l’idea di pubblicare queste poesie, trovate casualmente alla biblioteca universitaria della mia città, in un numero di “Nuovi Argomenti” del 1968, durante le ricerche che andavo facendo, a quel tempo, per la ia tesi di laurea su Pier Paolo Pasolini. Continua a leggere

Maddalena Capalbi, “Testa rasata”

testa_rasataDalla Prefazione di Mariolina De Angelis

Sono versi vibranti e fluidi, che sottolineano la potenza tematica di un libro che ha al centro il corpo femminile, usato, disprezzato e vilipeso. L’autrice rappresenta con audacia, in brevi taglienti quadri di vita, la violenza subita ancora oggi dalle donne, come nell’antichità, dalle più povere e derelitte, alle più altolocate, alle martiri poi santificate. Il tumulto emotivo trova espressione nell’ordine poetico, che dà voce alla specificità della scrittura, incrementando la diversificazione del pensiero poetico femminile. Sgorgano chiare le parole che dicono del corpo femminile ferito, eterno lutto dell’anima violata, senza apparente riscatto. Esemplari e dolenti, ci vengono incontro figure come Agata, alla quale furono strappati i seni perché si rifiutò al console di Catania, e alla rinuncia a se stessa preferì la tortura. O Lucia, bellissima, che si negò a un giovane e alla quale, per vendetta, furono cavati gli occhi. Continua a leggere