A “Notti d’autore”, Nicola Vitale

E’ Nicola Vitale il protagonista di Notti d’Autore in onda su Rai Radio1 alle 0:30 giovedì 9 maggio 2013. (Sono 2 le immagini di Dino Ignani per Nicola Vitale. Nella prima, qui accanto, l’autore ha alle spalle un dipinto di Peter Angermann.  Nella foto in bianco e nero, sotto,  Nicola Vitale ha alle spalle un dipinto di Milan Kunc).  Nicola Vitale è un poeta, ma anche un pittore. E’ nato a Milano, dove vive e lavora, nel 1956. La sua formazione poetica comincia alla fine degli anni Settanta frequentando Franco Loi, poi Milo de Angelis, Giuseppe Pontiggia e Maurizio Cucchi. E’ una delle voci più originali della sua generazione. Ha pubblicato numerosi libri di poesia  saggi di critica e di estetica ed ha esposto i suoi dipinti in mostre in Italia  all’estero.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A NICOLA VITALE di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Virgilio Sieni

Giovedì 9 maggio 2013  a “Notti d’autore” su Rai Radio 1 alle 0:30 Luigia Sorrentino incontra Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, uno dei più apprezzati della danza contemporanea europea.
E’ nato a Firenze, dove ha iniziato la sua formazione alla danza classica  per poi approfondire la sua preparazione artistica ad Amsterdam, New York e Tokyo. Il suo percorso comprende anche lo studio di arti visive, architettura e arti marziali. Famoso a livello internazionale, è uno dei pochi danzatori capaci di aprire attraverso il movimento del corpo una riflessione che mette al centro di tutto proprio il corpo dell’uomo. La corporeità è da lui intesa come un cammino verso l’umano alla scoperta della funzione di “abitante del mondo”. E proprio con la danza Virgilio Sieni si fa portatore di quello che potremmo definire un Nuovo Umanesimo.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A VIRGILIO SIENI di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Nadia Fusini

Nadia Fusini, una delle più autorevoli studiose e scrittrici italiane è ospite di NOTTI D’AUTORE giovedì 2 maggio 2013 alle 0:30 su Rai Radio 1. Docente di letteratura inglese e critica shakespeariana all’università La Sapienza di Roma, allieva di Agostino Lombardo e di Giorgio Melchiori, i più importanti traduttori di Shakespeare in Italia, ha poi approfondito gli studi sulla letteratura americana all’Università di Harvard e successivamente sul teatro elisabettiano e Shakespeare presso lo Shakespeare Institute di Birmingham. Nadia Fusini è anche Docente presso l’istituto di Scienze Umane che ha sede a Firenze.
Nell’intervista di Luigia Sorrentino Nadia Fusini parla in anteprima del suo nuovo romanzo appena uscito con Einaudi: “Hannah e le altre”. Hannah Arendt, Simone Weil e Rachel Bespaloff. Tre donne diverse e lontane ma dotate dello stesso intuito, “dello stesso sguardo” rispetto alla violenza, al potere, alla guerra… Tutte e tre commenteranno i vantaggi e gli svantaggi del “potere”, nel senso che esse vedono con chiarezza come “per il potere” si possa rischiare di perdere qualcosa di molto prezioso : la libertà di pensare.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A NADIA FUSINI di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore”, Giuseppe Capitano

Giovedì 18 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE – in onda la notte tra il mercoledì e il giovedì alle 0:30 su Rai Radio 1 – Giuseppe Capitano. Nello still dell’intervista  l’immagine di Claudio Abate: Giuseppe Capitano “Noi italiani moderni” (2008).   

Nato a Campobasso nel 1974 Capitano vive e lavora a Roma. La sua sensibilità artistica è vicina a un universo poetico che allude spesso a un mondo arcaico, lontano nel tempo, ma è anche molto vicino al mondo contemporaneo. Se ne sta appartato e lavora incessantemente, soprattutto di notte. Ha un grande temperamento che lo ha subito differenziato da altri artisti della sua generazione per un suo stile, molto riconoscibile. Giuseppe Capitano è un autodidatta – non ha frequentato nessuna scuola di pittura, nessuna accademia d’arte – eppure le sue opere contengono il luogo misterioso della creazione. I lavori in canapa che  realizza, sono il suo segno di riconoscimento, la sua ‘firma’… sono opere che emano calore che avvicinano chi osserva ma che mettono anche in evidenza una ricerca antropologica molto presente nel suo lavoro. Le canape di Giuseppe Capitano possiamo definirle sculture o anche anti-sculture che hanno una valenza simbolica molto forte … sono espressione di un mondo arcaico disperso e dimenticato.

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A GIUSEPPE CAPITANO di Luigia Sorrentino


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A “Notti d’autore” Emanuele Trevi

Giovedì 11 aprile 2013 a NOTTI D’AUTORE alle 0:30 su Rai Radio 1 Luigia Sorrentino incontra Emanuele Trevi, scrittore e critico italiano tra i più famosi e apprezzati. Nato a Roma nel 1964, Emanuele Trevi pubblica il suo primo romanzo nel 2003: “I cani del nulla”. Un libro considerato ormai un cult : in esso Trevi evidenzia il tratto di un nuovo modo di fare letteratura nel quale si è riconosciuta un’intera generazione, quella nata negli anni Sessanta.
La particolarità di Emanuele Trevi è quella di unire nella scrittura, vari registri narrativi: il romanzo, il saggio, la poesia, l’arte visiva, la fotografia. “Qualcosa di scritto”,  la storia di un incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini, del 2012, è il suo ultimo libro. Forse quest’opera più di tutte le altre, evidenzia l’indeterminatezza “di genere” di Emanuele Trevi che spesso dice: “A me piacciono i libri che più che raccontare, più che dare una trama, sono la traccia di una trasformazione.”

L’AUDIO DELL’INTERVISTA A EMANUELE TREVI di Luigia Sorrentino

Emanuele Trevi in “I cani del nulla” scrive che lo scrittore italiano più vicino a Gabriele D’Annunzio – del quale quest’anno ricorre il 150esimo anniversario dalla nascita – è Pier Paolo Pasolini: entrambi avevano una visione estrema dell’essere e vivevano la sessualità come qualcosa di estremo e di sublime. Per Trevi, dunque, D’Annunzio e Pasolini erano uomini da nulla, ma puri d’animo… in fondo onesti.

In “Qualcosa di scritto”, l’ultimo romanzo, Trevi approfondisce l’amicizia tra Pier Paolo Pasolini e l’attrice e cantante Laura Betti. Trevi  racconta così della sua iniziazione alla scrittura, contagiata dalla presenza di Pasolini attraverso l’attrice di “Teorema” definita “una pazza” dall’autore. In realtà con “Qualcosa di scritto” Emanuele Trevi si congeda da Pasolini, dall’adolescenza e da un’intera generazione.