Franco Buffoni

Franco Buffoni credits ph. Dino Ignani

Montale sul Titano

 

Fu Scelba ministro degli Interni

A bloccare nell’autunno del cinquanta

Ogni accesso stradale a San Marino.

Avevano aperto una casa da gioco coi croupier

Italiani, e l’Italia non poteva tollerarlo

A dieci minuti da Rimini.

Con parte dei denari introitati

Le autorità del piccolo stato

Indissero anche un premio di poesia,

Un milione di lire al vincitore

Che risultò il Montale cinquantenne

Della prima draft della Bufera.

Delle tre copie del dattiloscritto

Oggi ne resta una in Sala Falqui

Alla Nazionale

Una carta carbone che leggo in anastatica,

Perché Montale con tutta la giuria

Il pomeriggio della premiazione

Venne bloccato dalla polizia ai piedi del Titano.

Ma Eusebio non si diede per vinto

E a piedi attraverso i boschi risalì

Il fianco scosceso del monte

Giungendo inzaccherato all’agognato finisterre

Del milione con la giacca strappata,

Per quella che rimase la prima

Ed anche l’ultima edizione

Del Premio di Poesia di San Marino.

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Umberto Piersanti

poesiafestival 13.Lezione magistrale Umberto Piersanti
photo © Serena Campanini-Elisabetta Baracchi

Umberto Piersanti è nato ad Urbino nel 1941 e nella Università della sua città insegna Sociologia della Letteratura.
Le sue raccolte poetiche sono “La breve stagione” (Quaderni di Ad Libitum, Urbino, 1967), “Il tempo differente” (Sciascia, Caltanissetta- Roma, 1974), “L’urlo della mente” (Vallecchi, Firenze, 1977), “Nascere nel ’40” (Shakespeare and Company, Milano, 1981), “Passaggio di sequenza” (Cappelli, Bologna, 1986), “I luoghi persi” (Einaudi, Torino, 1994), “Nel tempo che precede” (Einaudi, Torino, 2002), “L’albero delle nebbie” (Einaudi, Torino, 2008) che ha vinto i seguenti premi: Premio Pavese Città di Chieri, Premio San Pellegrino, Premio Giovanni Pascoli, Premio Tronto, Premio Mario Luzi, Premio Alfonso Gatto, Premio Città di Marineo. Nel 1999 per I quaderni del battello ebbro (Porretta Terme, 1999) è uscita l’antologia “Per tempi e luoghi” curata da Manuel Cohen che ha anche scritto il saggio introduttivo. Continua a leggere

Simone Cattaneo, in memoria di te

di Giovanni Ibello

Già in passato mi sono occupato della poesia di Simone Cattaneo. Pertanto, sono ben lieto di reiterare quanto precedentemente espresso e condiviso sulle figure magmatiche di questo autore. Qui siamo di fronte a un testo anti-sperimentale, dove i toni caustici del poeta rivelano un tormento, il dramma “dell’abitare il corpo”.
Per Simone Cattaneo la bellezza si declina in una folgore, nel prodigio che sospende, ma non salva. Lo stupore di certe figure celesti addomestica l’Idra-vita ma non lo decapita, fungendo dunque da contraltare all’orrore dell’essere umano, alla recessione spontanea delle stagioni, degli “adorati ascoltati meno”. Fossero i benvenuti loro, scriveva Bellezza. Ecco il canto dimenticato dei reietti, la subornazione di un testimone ostile. Continua a leggere