Opere Inedite, Annamaria Ferramosca

Annamaria Ferramosca: “Ho sempre sentito, nei miei tentativi di scrittura poetica, di star cantando una voglia forte di prossimità. Nel senso largo dello stare accanto, della spinta incandescente a voler accogliere e restituire ogni voce, dunque, dello scrivere per avvicinarsi e poi far avvicinare, come in una catena calda e gioiosa e fertile di altri incontri. Assomigliare a chi mi si accosta, in un cerchio di reciproco ascolto-condivisione, cercando di innescare poi l’osmosi tra ciò che cola sulla carta e ciò che il lettore cattura e diventa tessera di un suo percorso, sua anima. Sento che sia a me che scrivo sia a chi legge/ascolta può accadere così di allontanarsi un po’ dal proprio buio e di nuovo avvertire desiderio. Quello, transitivo, di sentirsi vivi, vitali, rivolgendosi all’altro che è accanto. Una prossimità che mi auguro possa divenire contagio.”
                               di Annamaria Ferramosca Continua a leggere

Opere Inedite, Pierluigi Cuomo

Perluigi Cuomo, attore e regista, è anche poeta.
Pubblico volentieri le sue poesie, che ho scoperto di recente.
Per Pierluigi la poesia libera la coscienza “del sapere insieme”, della condivisione della conoscenza che proprio i poeti, più di tutti, avvicinano. Ecco, il tema di oggi potrebbe essere proprio quello della “conoscenza”. Il pensiero va a Dante  al XXVI canto dell’inferno della Divina Commedia: “Fatti non foste a viver come bruti/ ma per seguir virtute e canoscenza”… Secondo voi la figura di Ulisse è il simbolo della ricerca del sapere?

“La poesia è libertà la poesia è musica la poesia è spirito la poesia è un faro che illumina gli angoli bui della coscienza. Remota e silenziosa non ha voce per esprimersi, solo un soffio può darle vita. Un sollievo alla mente che si affanna alla periodica ricerca del se’, dei sensi e del senso.”
                      di Pierluigi Cuomo

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Opere Inedite, Patty Indiano

Patty Indiano dice di aver amato la poesia fin da giovanissima: “la poesia è stata sempre per me il luogo della riflessione, della ricerca dell’autentico, della libertà da tutti i filtri che poniamo tra noi e la verità.” E la verità per Patty , quando si ha il coraggio di esprimerla, necessita di un linguaggio energico e senza fronzoli, senza metafore, anche duro… e, secondo lei, tanto più efficace quanto più spoglio e privo di retorica.
Partendo da questi presupposti, la poesia di Patty è giunta a una scrittura asciutta, quasi scarnificata, che lei stessa definisce ‘essenziale’. Patty ama in particolare la poesia femminile, soprattutto quella di Anne Sexton e di Sylvia Plath, che sono state per lei un importante punto di riferimento. Patty pur riconoscendo valore alla tradizione poetica, rifiuta gli stereotipi e le convenzioni stilistiche. I suoi nuclei tematici sono: la sessualità, la maternità, la solitudine, lo sdoppiamento e l’amore.     Continua a leggere

Opere Inedite, Luca Sanfilippo

Luca Sanfilippo è nato a Roma nel 1980. Ha compiuto studi regolari e ha conseguito, nel 2000, la maturità scientifica.
Nonostante l’intelligenza particolarmente acuta e l’apparente semplicità con cui ha affrontato gli studi scolastici, ha iniziato, verso la fine del percorso, a mostrare segni di irrequietudine, arrivando a perdere un anno e a mettere in secondo piano i rapporti interpersonali.
Siè iscritto all’Università con rinnovato interesse, tenuto vivo, in particolare, dalla letteratura inglese. Luca attraverso gli studi universitari ha continuato a cercare di risolvere, cambiando ambienti e intessendo nuovi rapporti, i propri disagi e le proprie mancanze.
Nel 2004, la svolta. L’ incontro con una donna straordinariamente forte e creativa, gli hanno dato la spinta necessaria a compiere quella che Luca stesso definisce: ‘una rivoluzione attorno al proprio asse, repentina quanto violenta. Via, rapporti sociali e familiari, comportamenti, pensieri e tratti caratteriali.’Luca ha iniziato a interessarsi all’arte visiva e, nel 2007, quasi partendo da zero, ha deciso di iscriversi al corso di Illustrazione della Scuola Internazionale di Comics (che porterà a termine tre anni dopo) .
Questi ultimi tre anni, ci dice, lo hanno spinto sempre più verso la pittura e a un’idea del ‘fare immagini’, inteso come movimento spontaneo e non mediato dal pensiero: l’ideale di mani che si muovano da sole. Continua a leggere

Opere Inedite, Letizia Dimartino

Per Letizia Dimartino la poesia è immergersi in una tempesta emotiva fortemente voluta. La tensione che deriva da questa ‘immersione’, non le fa sentire il senso di esclusione.  Le sue rime nascono in quello che lei stessa definisce ‘un processo convulso’ che rende possibile l’espressione di sensazioni forti. Letizia non appare mai in pubblico, vive defilata, e in questa condizione matura lo scrivere. La poesia per lei è ‘gesto quotidiano’, vissuto come atto di autoaffermazione e rielaborazione. La sua poesia si rivolge al corpo, un corpo che comanda, un corpo ‘geograficamente sofferto’. “Sento che il mio è un rapporto intenso tra poesia del corpo e poesia dell’anima, rapporto che si intreccia, di continuo, al vivere la casa e le cose che la abitano – creature della mia vita chiusa- in gesti abitudinari. E se fuori la città vive e cambia, io, nella mia bolla intatta, scrivo ció che ‘vedo’, senza rapporti relazionali, in una assenza che mi procura desiderio della realtà da tradurre in versi. ” Continua a leggere