Charles Simic alla Saint Stephen’s School

 

EN_01047112_4597Appuntamento da non perdere. Il poeta statunitense,  di origine serba Charles Simic, sarà a Roma, martedì 27 ottobre 2015 alle 19.00,  per una lettura di poesie all’Auditorium della Saint Stephen’s School (Via Aventina, 3). Le sue principali opere sono state pubblicate nelle edizioni Adelphi di Roberto Calasso.

http://www.adelphi.it/catalogo/autore/1410

Leggiamo alcune poesie tratte da Maestro dei travestimenti e da Il lunatico nella versione di Damiano Abeni e Moira Egan.
(Nella foto Charles Simic, Pordenone 21.10.12, photo. Graziano Arici/eyevine/East News).

http://culture.pl/en/article/charles-simic-wins-the-zbigniew-herbert-prize-2014

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Cristina Annino “Chronic Hearing: Selected Poems 1977–2012”

 

cristina_anninoCristina Annino: “Ed ho un bell’udito cronico per la vita”
 

 Nota di Adria Bernardi

      L’udito cronico, il titolo del volume, Chronic Hearing: Selected Poems 1977–2012, è preso, non da una delle raccolte pubblicate negli anni recenti, l’antologia, Magnificat, oppure, Chanson Turca, con le loro invocazioni del corale, che potrebbero forse offrire una tela più ampia, o, forse, potrebbero suggerire un gesto verso il richiamo universale per introdurre le sue opere; il volume prende il titolo, invece, dalla seconda raccolta di poesie, L’udito cronico, pubblicato, trent’anni fa, un volume curato da Water Siti e il terzo volume di una collana pubblicato da Einaudi intitolati, Nuovi Poeti Italiani. L’io poetico della poesia dallo stesso titolo dice: Continua a leggere

Laure Gauthier, “La Città dolente”

CITENota dell’autrice

La Città dolente è un testo estremo. Ma vedo il nostro mondo come un mondo che spinge all’estremo le tendenze antipoetiche, le violenze che già sopraffavano Kaspar Hauser e Woyzeck sono gonfie come palloncini caricaturali, talmente sono estreme, tragicomiche, sintomi palloncini che provo a far scoppiare nella mia poesia. La minaccia ha cambiato processo, la voce che lotta suona differentemente.

I mie vari testi, marie weiss rot / marie blanc rouge (Delatour, 2013), La cité dolente (Châtelet-Voltaire, 2015) o ancora kaspar de pierre (di prossima uscita, La lettre volée, 2016) offrono immagini di seppellimenti del poetico e di affogamento della voce ma, come nei quadri di Pierre Soulages, sotto il nero, spunta la luce. Ne La Cité dolente, l’inferno è questo punto in cui l’essere viene seppellito sotto lo zucchero e immagini vuote di sostanze, immagini ninfee stereotipate, senza radici, che sacrificano l’intimo, o ancora i fatti di cronaca e i titoloni che fanno gioire i lettori dell’orrore, come al tempo in cui esisteva la ruota in piazza pubblica, fatti di cronaca onnipresenti che congelano la sintassi nei superlativi. Continua a leggere

Robert Zaller & Anthony Molino

 

zaller_robert-speakerRobert Zaller è nato a New York nel 1940. Professore Emerito di Storia presso la Drexel University di Philadelphia (città dove vive con sua moglie, l’attrice, musicista e scrittrice greco-americana Lili Bita), è autore di sei raccolte di poesia, tra cui Islands (Boston: Somerset Hall Press, 2006) e il recente Speaking to Power (Philadelphia: Moonstone Press, 2015), e di due importanti studi critici sul poeta Americano Robinson Jeffers. Sue poesie sono state tradotte in Greco, Bengali e italiano, mentre tra le sue traduzioni dal Greco citiamo, sempre per la Somerset Hall Press, una raccolta di poesie scelte di Nikiforos Vrettakos (2005). Della sua poesia dice: “La poesia per me è un modo di fare I conti con l’esperienza, di dare un senso al mondo che mi circonda e che ho ereditato, di creare una mia strada. Continua a leggere

Boris Abramovič Sluckij , “Il sesto cielo”

 

sluckijCon la scelta delle poesie di Boris Sluckij, Passigli editore ha inaugurato una sezione della collana di poesia interamente dedicata alla poesia russa del Novecento e contemporanea. Infatti, al di là degli autori più celebri del primo Novecento, alcuni pubblicati anche dalla Passigli Editori (Achmatova, Berberova, Blok, Esenin, Majakovskij, Mandel’stam…), la Russia ha espresso e continua a esprimere altri importanti poeti che per la maggior parte restano del tutto sconosciuti ai nostri lettori. Tra questi, Boris Sluckij, di cui qui si dà la prima antologia italiana. Un autore in cui solo a distanza di tempo si è compresa la vera grandezza e originalità, anche perché risulta di non facile definizione, diviso da una sorta di adesione alla storia sovietica del suo Paese e nello tempo profondamente critico verso quel regime, tanto che solo con la Perestrojka gorbaceviana, ebbe luogo una vera riscoperta dell’autore e di quella parte della sua opera rimasta fino a quel momento inedita.

Dal risvolto di copertina

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Da : Il sesto cielo e altre poesie di Boris Sluckij , a cura di Alessandro Niero, Passigli, 2013. Con testo russo a fronte. Continua a leggere