La poesia che espatria

Rassegna di poesia Italiana all’estero

A Stoccolma (Svezia), giovedì 7 marzo 2019 alle 18:30  conversazioni e letture con Françoise Ribeyrolles-Marcus (artista) e John Swedenmark (Critico) presso la Libreria St Pauls Bok-och Pappershandel.

Al centro del dibattito un’antologica, comprendente quattro autori italiani tradotti in lingua svedese e pubblicati dall’Editore Tranan: Luciano Erba, Guido Oldani, Alda Merini, Umberto Saba ( St. Paulsgatan 24). Continua a leggere

Alda Merini, la poetessa dei navigli

Alda Merini, ovvero La dismisura dell’anima” è uno spettacolo dedicato alla “poetessa dei navigli”. 

Lo spettacolo è proposto dalla Compagnia dei Gelosi presso il circolo Arci Cuac a Gallarate .  L’evento è proposto insieme al Collettivo Lylith.

Appuntamento venerdì 22 febbraio 2019: il circolo apre alle 20, lo spettacolo inizia alle 21.

L’ingresso è gratuito e con tessera Arci, che è poi valida in ogni circolo Arci d’Italia per tutto il 2019.

Per Antonia Pozzi

Le montagne

Occupano come immense donne
la sera:
sul petto raccolte le mani di pietra
fissan sbocchi di strade, tacendo
l’infinita speranza di un ritorno.

Mute in grembo maturano figli
all’assente. (Lo chiamaron vele
laggiù – o battaglie. Indi azzurra e rossa
parve loro la terra). Ora a un franare
di passi sulle ghiaie
grandi trasalgon nelle spalle. Il cielo
batte in un sussulto le sue ciglia bianche.

Madri. E s’erigon nella fronte, scostano
dai vasti occhi i rami delle stelle:
se all’orlo estremo dell’attesa
nasca un’aurora

e al brullo ventre fiorisca rosai.

Pasturo, 9 settembre 1937

 

Cinzia Marulli, “La casa delle fate”

Nota dell’autrice

Per circa due anni ho portato avanti un laboratorio di poesia all’interno di una casa di riposo per donne anziane. Un’esperienza che mi ha fatto conoscere da vicino la condizione della terza età, forse quella meno privilegiata, più afflitta da problemi fisici e di malattia. Le case di riposo sono luoghi dove esistono situazioni di solitudine se non addirittura di abbandono da parte di figli e parenti lontani, ma anche di figli costretti a causa degli impegni lavorativi a “ricoverare” i propri genitori non più autosufficienti o totalmente invalidi. Sono situazioni complesse, ingiudicabili, che evidenziano una condizione difficile che andrebbe gestita con grande umanità. L’idea di questo laboratorio è nata spontanea dopo un breve ricovero di mia madre presso una di queste strutture, ricovero al quale sono dovuta ricorrere perché nessuna clinica riabilitativa pubblica aveva accettato di curarla a seguito di una frattura gravissima. In questo luogo, che mia madre stessa chiamò “la casa delle fate”, ho potuto offrirle una riabilitazione che l’ha portata a camminare di nuovo, piccoli passi, ma dall’enorme significato per una persona che si ritrova a vivere con un corpo morto e alla quale sono preclusi i più piccoli e umili gesti della quotidianità. Continua a leggere

Alda Merini, “Furibonda cresce la notte”

 

cop merini - furibonda

Il libro, con l’introduzione di Silvano Trevisani,  raccoglie poesie e lettere inedite di Alda Merini che risalgono agli anni Ottanta, periodo considerato tra i più creativi per la poetessa, in cui il rigore formale si coniuga in piena adesione ad una maturità espressiva già attraversata da esperienze gravi e dolorose, distillate nei componimenti fino a conseguire una significanza universale. Continua a leggere