Giorgio Galli & Luigia Sorrentino

olimpia
Frammento tratto da un saggio inedito
di Giorgio Galli su OLIMPIA
(
di Luigia Sorrentino)

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Iperione, la caduta

[…] Iperione è una delle sezioni più intense del poema Olimpia, di Luigia Sorrentino (Interlinea Edizioni, 2013, Recours au Pòeme Editeurs, 2015, Traduzione in francese di Angèle Paoli con testo a fronte), composta da sei Cori e da una prosa finale dal titolo Il confine. Già c’eravamo soffermati sul “noi” di Olimpia, sull’ethos panumano espresso nella sua civiltà estetica, sul suo essere coro di tragedia. Adesso questa polarità diventa esplicita. Esplicito è anche il richiamo all’opera (e non solo) di Friedrich Hölderlin. Iperione sviluppa infatti un discorso sulla creazione e sull’armonia, ma anche sulla conoscenza e su come essa si relazioni all’innocenza. Un discorso caro al poeta tedesco.

Lettura di Luigia Sorrentino da Olimpia, “Iperione, La caduta”

 

Il Coro I ha inizio su un tono gnomico: altissima è la densità semantica, intricata come una foresta di mangrovie; ma più l’asserzione si fa oscura, più definitivo si staglia il tono dell’asserzione:

tutto stava su di lei
e lei sosteneva tutto quel peso
e il peso erano i suoi figli
creature che non erano ancora
venute al mondo
lei stava lì sotto e dentro
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Carducci: “Walt Whitman? Il Courbet della poesia”

Giosuè Carducci ammirava lo “straordinario” poeta americano Walt Whitman (1819-1892), al punto da cercare di tradurre per ben tre volte la sua famosa raccolta di poesie “Foglie d’erba”, che lo scrittore toscano ribattezzò nelle sue versioni personali con il titolo “Fogliame”.

E’ quanto rivela una lettera del futuro primo Premio Nobel italiano indirizzata allo scrittore fiorentino Enrico Nencioni, riportata dallo studioso Silvio Balloni nel saggio “Walt Whitman e la letteratura americana nella Firenze dei Macchiaioli”, che fa parte del volume “Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo“, catalogo della mostra aperta fino al 15 luglio 2012 a Firenze in Palazzo Strozzi. Continua a leggere

Xiao Yunru, lezione di calligrafia

Appuntamento: Arte e Poesia

Oggi, 4 aprile 2012 alle 18:30, alla casa delle Letterature di Roma “Doppio Passo. Incontri di Arte e Letteratura. Opere di Xiao Yunru. Parole di Arnaldo Colasanti“.  (Piazza dell’Orologio n.3).

Xiao Yunru è un famoso calligrafo cinese che arriva in Italia in occasione della presentazione dello Xian ChanBa International Exchange Centre for Children and Youth. La calligrafia diventa arte in Cina poiché in tale lingua il disegno, l’idea, diventa segno parola espressione di una armonia formale e segretamente spirituale.

L’esposizione – aperta al pubblico fino al 4 maggio 2012 – si compone di stendardi i cui ideogrammi dipinti su carta di riso rappresentano alcuni elementi tipici della cultura cinese. Due delle opere esposte sono state create durante il soggiorno in Italia del maestro calligrafo cinese per la presentazione del China Xian ChanBa International Exchange Centre for Children and Youth. Continua a leggere

Video-Intervista a Mark Strand

Mark Strand, in assoluto una delle voci più rilevanti della poesia contemporanea, ha appena pubblicato in Italia per gli Oscar Mondadori una raccolta di tutte le poesie: L’uomo che cammina un passo avanti al buio, Oscar Mondadori, 2011 (euro 15,00).

In questa video-intervista realizzata da Luigia Sorrentino Mark Strand, premio Pulitzer per la poesia nel 1999, rivela un’inedita lettura di tutta la sua opera poetica.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/04/MARK_STRAND_BREVE.flv Continua a leggere