Da un’idea di Luigia Sorrentino
A cura di Fabrizio Fantoni
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Un possibile autoritratto
Io credo che l’autoritratto ( almeno per un certo tipo di artista), se non consiste in un’opera pittorica, sia il più falso romanzo che lui possa scrivere su se stesso.
Solo la pittura può uscire dalla poesia o comunque dal regno delle parole; in questo caso infatti il quadro, interpretato e decodificato da chi lo guarda, può dare dignità, credibilità, soprattutto interesse per gli altri ecc. Assumendo ogni volta un’interpretazione differente, perché sempre avverrà una suddivisione – ammesso che chi guarda sappia vedere, e nel mio paradosso lo do per scontato – dell’autore raffigurato senza che vengano invasi feudi o vite altrui. Per vanità, per alienazione o per il falso anche involontario che c’è sempre in una ricostruzione mnemonica. Continua a leggere