Anna Maria Curci, “Nuove nomenclature e altre poesie”

 

curciRecensione di Nadia Agustoni

L’ultima raccolta poetica di Anna Maria CurciNuove nomenclature e altre poesie” L’Arcolaio, 2015, ci pone già dal titolo in una posizione non facile; ci chiede di essere attenti lettori e di scrutare nel linguaggio dell’autrice per capire come non ci viene dato un ordine in stile soviet su cui riflettere, ma vi è un più vivo richiamo al significato latino di nome nomen e chiamare calare. In primo piano abbiamo così la voce che nomina e sa affrontare la storia, la politica e la città, la letteratura e un ordine mondiale assurdo, tanto da richiedere certo una buona dose di ironia per poter dire le secche a cui ci trascina. L’ironia non è qui un gioco tra giochi verbali, il libro è ben lontano dal divertimento, ma ci dà una delle cifre dell’autrice, quel non lasciarsi sedurre dall’assordante tam tam dell’attuale e insieme non rimanere distante. Anna Maria Curci è con chi è stato sconfitto e dimenticato, anche perché di tragedia in tragedia, sembra imprimersi nella coscienza di tutti solo l’ultimo evento e sempre per poco. Continua a leggere

Ritratti di Poesia 2015, il programma

 

Invito email Ritratti 2015[1]Si apre domani, giovedì 5 febbraio 2015, a Roma, presso il Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, la nona edizione di «Ritratti di Poesia».

La manifestazione, nata nel 2007 per volontà del Presidente della Fondazione Roma – il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, che ne è l’ideatore –, da molti inverni segna una data da non perdere sul calendario per tutti coloro che amano il genere letterario poetico. Continua a leggere

Ingeborg Bachmann, “Invocazione all’Orsa Maggiore”

Nello scaffale, Ingeborg Bachmann
di Luigia Sorrentino

Invocazione all’Orsa maggiore (1956), pubblicato negli Oscar Mondadori, (euro 15,00) segna il culmine della vocazione poetica di Ingeborg Bachmann, nata in Carinzia, a Klagenfurt nel 1926 e morta tragicamente a Roma, dove ha vissuto a lungo, nel 1973. Invocazione significa anche preghiera e chiamata in giudizio, e la mitica Orsa Maggiore è qui una forza sovrumana che funesta gli uomini con la sua influenza demoniaca, ma che si può sfidare attraverso la poesia, subordinando ogni individualità alla verità della parola. Continua a leggere

Centenario della nascita di Elsa Morante

In occasione del centenario della nascita di Elsa Morante (18 agosto 1912 – 25 novembre 1985), la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma presenta al pubblico ‘Santi, Sultani e Gran Capitani in camera mia. Inediti e ritrovati dall’Archivio di Elsa Morante’, da venerdì 26 ottobre 2012 al 31 gennaio 2013. La mostra documentaria giunge a completamento ideale dell’esposizione del 2006, ‘Le stanze di Elsa’, e si snoda tra manoscritti e documenti ancora inediti o mai ripubblicati, da cui emerge l’intenso lavoro di scrittura che l’autrice compie per tutta la vita. Continua a leggere

Andrea Zanzotto su Paul Celan

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

E’ appena uscito un preziosissimo gransasso nottetempo, di Ginevra Bompiani: Paul Celan Poesie sparse pubblicate in vita, con un saggio di Andrea Zanzotto, a cura Bertrand Badiou e Barbara Wiedemann, edizione italiana a cura di Dario Borso, con un dipinto di Giosetta Fioroni, con Per Paul Celan, di Andrea Zanzotto. (8,00 euro)

«Per chiunque, e particolarmente per chi scrive versi, l’avvicinamento alla poesia di Celan, anche in traduzione e in forma parziale e frammentaria, è sconvolgente. Egli rappresenta la realizzazione di ciò che non sembrava possibile: non solo scrivere la poesia dopo Auschwitz ma scrivere “dentro” queste ceneri, arrivare a un’altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell’annichilimento. Celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un’asprezza che non si esiterebbe a dire senza paragoni: ma nel procedere attraverso gli ingombri dell’impossibile egli genera una messe abbagliante di invenzioni, che hanno contato decisamente nella poesia del secondo Novecento, non solo europeo, e che pur sono esclusive, escludenti, sideralmente inavvicinabili e non passibili d’imitazione. Ne resta messa in crisi qualunque ermeneutica, che esse pur impetuosamente aspettano, prescrivono». […]

di Andrea Zanzotto

Continua a leggere