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Presentazione a Roma
GIOVEDI’ 16 MARZO ore 18.00
LA NUOVA PESA
Centro per l’arte contemporanea
Via del Corso, 530
00186 Roma
Insieme al curatore Paolo Lagazzi, discuteranno di “Cinquanta foglie“:
Annamaria Barbato Ricci, Gabriella Palli Baroni, Yasuko Matsumoto, Fabrizio Petri, Lucio Saviani, Claudio Damiani, Gian Ruggero Manzoni, Mario Lucrezio Reali, Gabriella Sica, Luigia Sorrentino.
Il tanka è una forma lirica giapponese molto antica, precedente il celebre haiku di tre versi; il suo ruolo-chiave nella storia della poesia nipponica comincia nell’ottavo secolo d.C. (allora si chiamava waka) e si protrae fino ai nostri giorni. La struttura metrica del tanka è di cinque versi privi di rime: quinario / settenario / quinario / settenario / settenario. Nel periodo classico della storia giapponese, l’epoca Heian, il tanka era spesso usato come veicolo di messaggi amorosi o di scambi di pensieri tra amici. Continua a leggere
Tanka: un’antica forma lirica giapponese precedente all’haiku
PRESENTAZIONE
Mercoledì 8 febbraio 2017 a Milano, presso lo Spazio Tadini (Milano, via Jommelli 24) a partire dalle ore 18,30 verrà presentata l’antologia.
Interverranno, insieme al curatore Paolo Lagazzi, il maestro zen Fausto Taiten Guareschi, il presidente dell’Associazione Culturale “Giappone in Italia” Alberto Moro, la traduttrice Yasuko Tatsumura e i poeti Giancarlo Consonni, Adele Desideri, Umberto Fiori, Tomaso Kemeny.
Le opere di Satoshi Hirose e Daniela Tomerini che illustrano l’antologia saranno esposte dall’8 al 19 febbraio.
Durante la serata brani di musica giapponese saranno interpretati all’arpa da Floraleda Sacchi.
Al termine sarà offerta una degustazione di sakè. Continua a leggere
Cinquanta foglie. Tanka giapponesi e italiani in dialogo
Il tanka è una forma lirica giapponese molto antica, addirittura precedente il celebre haiku di tre versi; il suo ruolo-chiave nella storia della poesia nipponica comincia nell’ottavo secolo d.C. (allora si chiamava waka) e si protrae fino ai nostri giorni. La struttura metrica del tanka è di cinque versi privi di rime e così divisi: quinario / settenario / quinario / settenario / settenario. Nel periodo classico della storia giapponese, l’epoca Heian, il tanka era spesso usato come veicolo di messaggi amorosi o di scambi di pensieri tra amici: a un tanka inviato, spesso scritto su un biglietto speciale, appoggiato a un ventaglio o legato a un ramo fiorito, rispondeva un tanka di ritorno.
Ispirandosi a quell’antico cerimoniale Paolo Lagazzi ha scelto venticinque tanka giapponesi recenti e li ha proposti in traduzione italiana, uno per ciascuno, a venticinque poeti italiani invitandoli a rispondere con un loro tanka. A loro volta i tanka italiani sono stati tradotti in giapponese, in modo che tutti i testi possano essere letti sia in Giappone che in Italia. Continua a leggere