Nuccio Ordine, “L’utilità dell’inutile”

utilita_inutileNon è vero – neanche in tempo di crisi – che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti “inutili” che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo brillante e originale saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull’utilità dell’inutile e sull’inutilità dell’utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Campanella, Bacone, Kant, Tocqueville, Newman, Poincaré, Heidegger, Bataille) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare, Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi, Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Baudelaire, Stevenson, Kakuzo Okakura, García Lorca, García Márquez, Ionesco, Calvino, Foster Wallace), Nuccio Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignitas hominis, l’amore e la verità. Continua a leggere

A Roma la pittura vedutista tedesca

vedutisti1Nota di Silvana Lazzarino

L’Italia, con le sue bellezze artistiche: tra chiese, monumenti, palazzi, paesaggi, l’Italia Paese da sogno con la usa storia, letteratura e poesia è stata meta obbligata e fonte di ispirazione di scrittori, poeti, pensatori, e artisti giunti da ogni parte d’Europa. Da Montaigne a Rubens, da Montesquieu a De Sade, da Goya a Winckelmann, da Bayron a Dickens, da Flaubert a Turner fino a Goethe e Proust, ciascuno si è avventurato in questa terra fra le più belle al mondo per approfondire i propri studi, e trovare ispirazione e fortuna. Continua a leggere

Charles Dickens, all’asta copia personale di ‘David Copperfield’

Una copia della prima edizione a stampa del 1850 di “David Copperfield”, il romanzo capolavoro dello scrittore inglese Charles Dickens (1812-1870), sarà battuta all’asta da Christie’s a Londra il 13 giugno nella vendita interamente dedicata ai libri antichi e ai manoscritti. Si tratta dell’esemplare personale del romanziere, stimato tra 30.000 e 50.000 sterline. Continua a leggere

Scrittori italiani ‘stroncati’… da se stessi

Vi segnalo una iniziativa interessante di Gian Paolo Serino (nella foto) “Scrittori stroncati da scrittori (se medesimi)” inaugurata oggi  sul sito Satisfiction.

Ecco quanto scrive Serino: “Alcuni tra i maggiori scrittori italiani hanno deciso di stroncarsi. Non la carriera, per quello c’è sempre tempo, ma il loro ultimo romanzo. Con feroce ironia hanno deciso di guardarsi allo specchio e riflettere sulla propria opera.

Lontano dalle passerelle di carta, dai confessionali televisivi e dai tinelli catodici dei nostri pomeriggi postmoderni (dove tutto più che vero sembra ormai diventato ‘Verissimo’) l’onestà intellettuale è l’ultima speranza che rimane alla letteratura per diventare non eco, ma Voce.

‘Scrittori stroncati da scrittori’, che nel titolo ricorda la collana Einaudi ‘scrittori tradotti da scrittori’, vuole evidenziare come gli scrittori contemporanei abbiano ormai i dovere non solo di riflettere, ma anche di riflettersi. Continua a leggere

Bicentenario della nascita di Dickens, celebrazioni in Gran Bretagna

La Gran Bretagna si prepara a festeggiare il bicentenario della nascita di Charles Dickens, uno dei più celebri scrittori della letteratura inglese i cui romanzi sono diventati dei classici intramontabili.  Previste celebrazioni in tutto il paese, compresa una festa in strada nella città di Portsmouth, sulla costa sud dell’inghilterra, dove Dickens nacque il 7 febbraio del 1812.

L’attore Simon Callow, (nella foto http://flickr-scotland.blogspot.com/2010/08/edinburgh-international-book-festival.html) interprete del film “Quattro matrimoni e un funerale” e autore di una biografia di Dickens, condurrà le celebrazioni a Portsmouth, dove domani leggerà durante una funzione in chiesa alcune pagine di “David Copperfield”, il suo romanzo più conosciuto uscito nel 1850, ispirato al lavoro in una fabbrica di lucido da scarpe che fu costretto a svolgere quando era ancora un ragazzo.

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