“Poeti da riscoprire”, Aldo Palazzeschi

Progetto editoriale ideato e curato da Fabrizio Fantoni
con la collaborazione di Luigia Sorrentino


Palazzeschi e il cuore dimenticato

di Paolo Febbraro

Palazzeschi poeta dimenticato? No, certo. È uno dei più letti del Novecento, il suo Incendiario del 1910 è quasi il simbolo della poesia d’avanguardia italiana e nelle antologie scolastiche non manca mai la celebre canzonetta E lasciatemi divertire! Fino almeno dalla metà degli anni Settanta dello scorso secolo, appena avvenuta la scomparsa dell’autore fiorentino, la critica si è accanita a sottolinearne l’appartenenza alla sensibilità crepuscolare o a quella futurista. Analisi formali, psicoanalitiche, d’ambiente letterario (la Firenze di Papini e Soffici, l’amicizia epistolare con Corazzini, il lungo sodalizio con Marino Moretti, la predilezione per Govoni) hanno accerchiato il “carissimo Aldo”, cercando di espugnarne la paradossale “intima teatralità”. Continua a leggere

Presentazione a Roma dell’ultimo libro di Paola Febbraro

Appuntamento

Il 9 gennaio 2013 alle 18:00, presentazione dell’ultimo libro di PAOLA FEBBRARO STELLEZZE – Ed. Lietocolle

Brunella Antomarini, Daniela Attanasio, Patrizia Benni, Marco Caporali, Fabio Ciriachi, Cristina Delogu, Annamaria Farabbi, Gustavo Frigerio, Paolo Morelli, Franca Rovigatti, Alessandra Vanzi, presentano l’ultimo libro di Paola Febbraro, Stellezze, Ed. Lietocolle.

Via Baccina, 79
Roma

A Marsciano presentazione di “Stellezze” di Paola Febbraro

Appuntamento

La Biblioteca comunale di Marsciano (Perugia) “Luigi Salvatorelli” ospiterà venerdì 23 novembre 2012 alle ore 17.30 la presentazione del libro di poesie “Stellezze”, edito da Lietocolle e dedica a Paola Febbraro una nuova sala della biblioteca.
La raccolta di versi “Stellezze” è un’opera pubblicata postuma.
Paola Febbraro – nata a Marsciano il 9 gennaio 1956 – è infatti scomparsa a Roma il 22 maggio 2008, all’età di 52 anni.
Paola Febbraro ha partecipato nel 1979 al Festival di Castelporziano come ideatrice e redattrice di Quotidiana di Poesia. Con la silloge “Turbolenze in aria chiara” è stata finalista del Premio Laura Nobile nel 1994. Sempre nel 1994 ha curato per la rivista Galleria, “Lezioni e Conversazioni” con Amelia Rosselli, nel numero monografico a lei dedicato. Paola Febbraro è stata una poetessa dalla raffinata sensibilità che ha cercato nella poesia le forme di una scrittura universale capace di essere compresa da tutti e intuitivamente interiorizzata. Alla serata sarà presente la curatrice del volume Anna Maria Farabbi. Continua a leggere

“Ritratti di Poesia”, una giornata con la parola poetica

Si svolgerà a Roma il prossimo 26 gennaio, al Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, la sesta edizione di “Ritratti di Poesia”, la manifestazione promossa dalla Fondazione Roma che nel corso degli anni si è imposta come uno dei principali eventi culturali dell’inverno capitolino, grazie alla partecipazione di importanti autori, italiani ed internazionali, e giovani promesse. Quest’anno, tra i protagonisti, il premio Pulitzer Jorie Graham (nella foto) e Francesco De Gregori.

La rassegna, organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con InventaEventi, si snoderà nell’arco dell’intera giornata e sarà dedicata al tema della lettura, vista sia come occasione di riflessione intima ed individuale, sia come momento di ascolto e di fruizione collettiva. Il fitto programma mostrerà quanto la poesia possa essere accessibile al grande pubblico, approfondendo i nessi con le altre forme d’arte, dalla musica al teatro, dalla fotografia alla pittura. Continua a leggere

Opere Inedite, Paolo Febbraro

Opere Inedite
a cura di Luigia Sorrentino

“Nel corso degli ultimi quindici anni, da critico letterario e saggista, mi è capitato spesso di riflettere su cosa significhi oggi scrivere e pubblicare poesie, e su cosa esse siano. Da tempo, infatti, un poeta non può più essere un ingenuo, al massimo può cercare di esserlo, con l’intelligenza di chi sa scordare quando serve ciò che ha imparato. Scordare significa rendere indisponibile ad una rievocazione volontaria e disponibilissimo, invece, a un sovvenire dettato dagli eventi, dalla memoria musicale e connettiva, dal bisogno di esattezza che la poesia consente ed esaudisce.

Il dominio addirittura enfatico della neolingua mediatica e colloquiale, e quello della prosa narrativa, rendono oggi l’adozione della scrittura in versi col suo tasso di retorica una scelta tutt’altro che prestigiosa, ma certo piena di rischi e di responsabilità. Di fatto, proprio “responsabilità” è una delle parole che amo di più. Per quanto visitato dall’ispirazione, che è di per sé misteriosa, intima e generale al tempo stesso, il poeta è un autore responsabile di quanto pubblica; e nel frastuono, di quel poco e di quel buono che insinua. Per questo, di essere poeta non deve chiedere scusa a nessuno. È vero che i lettori potranno valutare la sua opera, ma è vero anche che le sue poesie, se ne avranno la forza e la durata, giudicheranno i lettori di un’intera epoca.”

di Paolo Febbraro
(Foto Dino Ignani)
Continua a leggere