A Milano i capolavori del Centro Pompidou

Appuntamento

Al Palazzo Reale a Milano, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, la mostra ‘Il volto del ‘900. Da Matisse a Bacon. Capolavori del Centre Pompidou’. La mostra a cura di jean Michel Bouhours, conservatore del Centre Pompidou di Parigi, verrà inaugurata il 25 settembre 2013 e durerà fino al 9 febbraio 2014. Promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musèe National d’Art Moderne-Centre Pompidou di Parigi, presenta oltre ottanta straordinari ritratti e autoritratti di artisti celebri come Matisse, Modigliani, (nella foto), Magritte, Bacon, Max Ernst, Mirò, De Chirico, Picasso, Giacometti, Tamara de Lempicka.

La selezione di opere, provenienti dal Centre Pompidou di Parigi ed esposte nelle sale del piano nobile di Palazzo Reale, racconta attraverso una serie di capolavori della pittura e scultura del XX secolo, un periodo fondamentale per l’evoluzione del concetto stesso di ritratto e autoritratto, messo in discussione e trasformato dai più celebri maestri dell’epoca in seguito ai grandi cambiamenti della società e all’evoluzione degli strumenti di rappresentazione della realtà. Continua a leggere

Un’altra linea lombarda, “Milano, la notte e la poesia”

Appuntamento

Biblioteca di Palazzo Isimbardi, giovedì 26 settembre 2013, Via Vivaio 1 Milano – ore 18 – Milo De Angelis
“Milano, la notte e la poesia” un’altra linea lombarda.  Testi letti da Viviana Nicodemo.Negli anni cinquanta Luciano Anceschi pubblicò una celebre antologia, intitolata La linea lombarda. La tesi di fondo dello studioso bolognese era che i poeti lombardi si caratterizzavano per concretezza, aderenza alle cose, senso della realtà, impegno civile. Era quella che Anceschi chiamava la poesia “in re”, la poesia dentro la cosa, contrapposta alla poesia “ante rem”, tipica di una visione metafisica dell’esistenza. In questo modo però Anceschi finiva per privilegiare una componente della poesia milanese e lombarda – quella illuminista e razionale – che certamente esiste, ma che non è l’unica. Continua a leggere

Mario Benedetti, “Tersa morte”

Anteprima editoriale
a cura di Luigia Sorrentino

Mario Benedetti, “Tersa morte”,  I poeti dello Specchio, Mondadori, 2013

E’ in uscita nelle librerie italiane, l’ultima opera di poesia di Mario Benedetti, Tersa morte. Un’opera matura, forse la più intensa del poeta friulano che scrive: “Le parole non sono per chi non c’è più”.

Qui accanto Mario Benedetti nel ritratto che comparirà sul retro del libro.

Il teatro degli spettri
di Tommaso di Dio

Mai la poesia di Mario Benedetti è stata così chiara; mai, in questo poeta, il tentativo dello stile ha cercato di essere così asservito al progetto di spartire con il lettore il senso profondo di un’esperienza estrema, dolorosa, quotidiana, comune. In questi versi, l’esperienza umana del morire è “tersa”, chiarificata. Al contrario di quanto era avvenuto nel precedente libro, “Pitture nere su carta”, qui è il tempo il protagonista occulto; il tempo che scandisce, accelera, illude, frena e si inarca sulle tappe di una consapevolezza che cresce pagina dopo pagina. Per quanto è dato all’umano vivere e all’umano scrivere, Continua a leggere

Fabio Franzin, “Fabrica e altre poesie”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

dalla Prefazione di Giuliano Ladolfi

La solitudine del “cittadino globale”
Dove cercare la vita all’interno della poesia italiana, dove trovare la realtà che stiamo vivendo senza cadere nella cronaca? Tra accademia e conventicole editoriali, tra promozioni e antologie, tra consacrazioni e icone massmediatiche? Il panorama non è certo incoraggiante. Nel frattempo la società cambia completamente aspetto: è finita un’epoca e se ne apre un’altra. Il “villaggio globale” non è un’utopia, è una rete collegata da internet, tv satellitare, cellulari e disastri economici. Popoli interi si disperdono, la tradizione corre il pericolo di essere annullata, si affacciano alla “civiltà dei consumi” nazioni prima sottosviluppate. E si continua a scrivere come se il mondo si fosse fermato all’età romantica.

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Marco Boietti, “Loro”

Letture

“Loro” di Marco Boietti, Edizioni Blu di Prussia, 2013

dalla PREFAZIONE Eugenio Rebecchi

Se, ad una prima occhiata, il dialogo tra un “lui” ed una “lei”, su cui e’ impostato il lavoro, potrebbe far pensare ad una sceneggiatura, in realtà si tratta di un’opera poetica “tout court”. Sì, è vero, c’è un diverso modo di rappresentare la poesia,c’è una nuova elaborazione della stessa rispetto alle prove forniteci da Marco Boietti in libri precedenti. Ma ciò non toglie nulla alla liricità del verso; la poesia resta tale anche dopo il tentativo, riuscito, di darle un taglio inconsueto. L’Autore ha voluto cercare strade nuove, in quanto ad ar- chitettura contenutistica e di forma, spinto da una apprezzabile curiosità d’artista e dal lecito desiderio di rinnovamento espressivo. Intesi, questi, come potenti propulsori in grado di produrre una spinta dinamica volta al raggiungimento di una diversa cifra stilistica di scrittura. Continua a leggere