Addio allo scrittore Carlo Castellaneta

Appuntamento

L’autore di ‘Viaggio col padre’, suo romanzo d’esordio, si è spento il 27 settembre 2013 in ospedale a Palmanova (Udine) per complicazioni nel decorso di una polmonite. La sua morte è  stata resa nota dalla famiglia. Castellaneta, che negli ultimi anni ha vissuto in Friuli, era un autore simbolo di Milano, dove era nato nel 1930 da padre pugliese e madre milanese.

Il suo romanzo d’esordio era stato, nel 1958, ‘In viaggio col padre’, pubblicato con la Mondadori. Nella casa editrice di Segrate Castellaneta ha lavorato da giovane come correttore di bozze e proprio da questo lavoro scaturì la possibilità di pubblicare la sua prima opera: il manoscritto di ‘Viaggio col padre’ venne letto e portato alla pubblicazione da Elio Vittorini, allora consulente della Mondadori. Continua a leggere

Addio allo scrittore Alberto Bevilacqua

L’Italia ha perso oggi, 9 settembre 2013, uno dei suoi grandi autori contemporanei: Alberto Bevilacqua. Aveva 79 anni. Lo scrittore, regista e sceneggiatore, nonché poeta e giornalista era ricoverato da undici mesi nella Casa di Cura Villa Mafalda di Roma,  dove è deceduto questa mattina alle ore 10.10 in seguito ad un arresto cardiocircolatorio.

Nei mesi scorsi la sua compagna Michela Miti aveva denunciato la clinica, presentando un esposto alla Procura di Roma, in quanto secondo lei Bevilacqua sarebbe stato trattato come un ostaggio senza possibilità di essere trasferito in una struttura pubblica.

Lo scrittore era nato a Parma nel 1934. “Una città – ha scritto Bevilacqua sul suo sito – che è sempre stata divisa in due parti nette, separate da un torrente: la parte degli eredi delle grandi aziende e dei duchi, oggi dei ricchi, titolari dei grandi capitali del mondo economico, e l’Oltretorrente, dove sono nato io, un quartiere povero, specialmente quando ero bambino, ma ricco di genialità. Qui ho assimilato i primi scontri sociali, le prime infamie razzistiche. L’Oltretorrente era di marca anarchica, mentre l’altra parte era bianca, di marca opposta”.

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E’ morto Ugo Riccarelli, finalista del Campiello 2013

Ugo Riccarelli aveva 58 anni. E’ morto oggi, 21 luglio 2013, in ospedale a Roma, dove era ricoverato da tempo. Nato a Ciriè, una cittadina del torinese da famiglia toscana, Riccarelli si sposta a Pisa, dove per 16 anni si è occupato di teatro lavorando all’ufficio stampa del Comune. E’ a Pisa che scrive i primi quattro romanzi, ‘Le scarpe appese al cuore’, ‘Un uomo che forse si chiamava Schulz’, ‘Stramonio’ e ‘L’angelo di Coppi’.

Nel 2002 si trasferisce Roma, dove collabora col teatro di Roma ed è un ghost writer di Walter Veltroni, per il quale ha ricordato in più occasioni, di aver anche scritto lettere al Papa. Sono gli anni delle collaborazioni con i grandi quotidiani e i settimanali (da La Repubblica a Il Sole 24 Ore e Il Corriere della Sera, da Diario a Grazia). Continua a leggere

Addio a Vincenzo Cerami

E’ morto Vincenzo Cerami.
Dopo una lunga malattia si spento a 73 anni lo scrittore, noto al grande pubblico per avere scritto con l’amico Roberto Benigni “La Vita è Bella”. In carriera ha collaborato con i più grandi registi del panorama cinematografico italiano. Il suo primo romanzo “Un Borghese Piccolo Piccolo”, suscitò l’attenzione di Pier Paolo Pasolini ma, a causa della prematura morte del cineasta bolognese, fu successivamente portato sul grande schermo da Mario Monicelli. Continua a leggere

Rita Montanari, “Caro fratello, cara sorella”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

“Caro fratello, cara sorella”. Un libro delicato. Una tenerezza complice nasconde un segreto svelato solo in fondo al libro, nella lettera piena di rabbia che Rita scrive al fratello morto suicida.

Dal lontano 14 marzo 1974 non ho mai smesso neanche un giorno di interrogarmi sulle ragioni della scelta di mio fratello, così come i nostri genitori, fino all’ultimo respiro, si sono arrovellati nella disperazione senza risposte.
L’occasione di scrivere quella che sarebbe diventata l’ultima lettera coincise con un concorso – per una lettera, appunto – bandito da l’Espresso nel 1986. Scrissi e inviai. Di lì a qualche mese mi telefonò Saverio Tutini, creatore del Fondo Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR), chiedendomi se avessi custodito anche le lettere scambiate tra noi e mi invitò ad inviarle al Premio Pieve. Arrivai finalista nell’89 e Archinto pubblicò il nostro carteggio. Natalìa Ginzburg e Saverio Tutino vennero a presentarlo a Ferrara, poi fui ospite del Maurizio Costanzo Show. Nel 2006 il testo ormai esaurito fu rieditato da Terre di Mezzo di Milano. Perché? Ho voluto restituire la sua immagine a chi l’aveva amato e ancora lo ama nel ricordo struggente, senza rimedio.

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