Cristina Annino e la sua “chanson”

L’essenza terrestre di Chanson Turca
di Nadia Agustoni

[Cristina Annino “Autoritratto con gatto” vernice su tela]

Chanson Turca il libro di Cristina Annino, LietoColle 2012 prefazione di Maurizio Cucchi, è una raccolta importante anche nel complesso di un’opera ben definita come è quella dell’autrice di origine aretina. Annino è poeta di grande respiro e se con Madrid e Casa D’aquila aveva raggiunto risultati d’eccezione, in questo più recente lavoro, non solo conferma, ma va oltre la propria voce sfidando il lettore a seguirla in un itinerario abitato da personaggi che potrebbero essere idealmente le creazioni fantastiche di un Don Chisciotte del XXI secolo.

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Stefano Benni “L’ora più bella”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Stefano Benni. L’ora più bella.
Feltrinelli 2012

di Nadia Agustoni

Un breve racconto di quattordici pagine (e il primo eBook che leggo) questo di Stefano Benni. C’è il respiro dei suoi libri, l’inconfondibile malinconia che caratterizza il suo sguardo e la fedeltà a un vissuto che è ancora presente. Questo frammento di memoria potrà nei lettori di Benni evocare alcuni dei suoi libri precedenti e penso sopratutto a “La compagnia dei Celestini” e a “Saltatempo”. L’infanzia e l’ora felice di una piccola rivolta all’ingiustizia ci vengono restituite con poche frasi, ma come se Continua a leggere

“Chanson turca”, intervista a Cristina Annino

Discanto. Intervista a Cristina Annino.
di Nadia Agustoni

Con Chanson Turca (LietoColle 2012) Cristina Annino segna una tappa importante del suo lavoro poetico. Un libro quest’ultimo nel continuum linguistico dell’autrice e però insieme inusuale per il fecondo intreccio di argomenti, per la visuale sull’esistente e su vicende recenti che hanno suscitato, al loro accadere, le più disparate reazioni nella società civile. Non mancano testi, come quello su Ezra Pound, dove letteratura e vita sembrano cercare altre istanze per dare spazio a uno sguardo smarcato da pietismi troppo facili. Chanson Turca non è un libro ideologico in senso tradizionale, bensì un discanto direi tragico (reso a volte in modo sorprendentemente giocoso), di un certo nostro attuale non vivere o vivere male il mondo. Continua a leggere

Fabio Geda, “La bellezza nonostante”

Nello scaffale “La bellezza nonostante”
di Fabio Geda
a cura di Luigia Sorrentino

Senza retorica
di Nadia Agustoni

Un monologo forte e chiaro quello di Fabio Geda uscito nella collana “Inaudita Big” di Transeuropa Edizioni nel 2011. Parlare di ragazzi e di carcere minorile senza retorica non è facile e dare voce a un maestro che da trent’anni ha scelto di insegnare dove pochi vogliono stare è una scommessa. Il carcere minorile che Geda racconta è il Ferrante Aporti di Torino e il libro di 83 pagine è coadiuvato da un audio documentario di Matteo Bellizzi reperibile sul sito www.inaudita.it  (password GEDA212 da digitare nella sezione Contenuti Extra). Geda ci consegna un taccuino di poche pagine dove l’ironia non è fine Continua a leggere