Presentazione degli Epigrammi Veneziani di Goethe

epigrammi

Venerdi 15 gennaio 2016 ore 18.30  a Roma alla casa di Goethe, presentazione degli Epigrammi Veneziani una delle opere meno studiate di Goethe, poiché provocarono incomprensione e rifiuto da parte del pubblico e della critica. Goethe si esprime qui su argomenti “sensibili” come religione, politica, sessualità, formulando opinioni decisamente poco ortodosse, che mal si conciliano con i suoi consueti convincimenti e con l’idea del grande poeta coltivata dalla critica.

La freddezza con la quale gli epigrammi furono accolti è dovuta in buona parte ad un malinteso. Goethe assume a modello il poeta latino Marziale, famigerato per le sue poesie irriverenti. Ignorando tale riferimento, gli Epigrammi furono letti erroneamente come confessioni autobiografiche del poeta, destando scandalo per la radicalità e per la cinica spregiudicatezza di molte delle poesie. Continua a leggere

Elio Pecora

elio_pecora_dino_ignani(Elio Pecora fotografato da Dino Ignani)

Da un’idea di Luigia Sorrentino
a cura di Fabrizio Fantoni

La scrittura, ? Quando sono cominciate e da che? L’ho raccontato più volte a scolaresche curiose, ad amici e lettori insistenti. Certo tutto cominciò dalle poesie imparate a memoria nelle prime classi elementari ( tante e di qualità in quei miei primi anni) e più esattamente dal silenzio e dall’attenzione che si facevano intorno a quelle parole: che sonavano esatte e necessarie, come in uno spartito musicale. (E il canto di mia madre era già per me ebbrezza e malinconia: un canto insieme avvolgente e misterioso. ) Continua a leggere

Tristano di Robilant

tristano_da_robilantCon la mostra L’immaginazione e il suo doppio, Intragallery (Via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli),  presenta (12 dicembre 2015 – 12 febbraio 2016) l’artista Tristano di Robilant nella sua poliedrica attività, con sculture di vetro, piatti di ceramica e disegni. L’aspetto elegante e maestoso delle sculture che dominano lo spazio della galleria crea un contrasto con le loro irregolari e movimentate superfici che hanno un soffio di incompiutezza e casualità dalle forme rotonde apparentemente semplici e non classificabili. Questo aspetto ambivalente sorprende l’osservatore e rivela allo stesso tempo la fragilità della materia.

I disegni che riportano le stesse forme allo stadio puro, non lavorato, rivelano il percorso formale e intellettuale alla base delle sculture e dei piatti di ceramica. Per Tristano di Robilant la stretta collaborazione con artigiani, con i maestri vetrai di Murano e con ceramisti umbri è fondamentale: sono loro che riportano nella materia le sue idee in opere di una bellezza unica.

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Stelvio Di Spigno, “Fermata del tempo”

Fermata-del-tempo CopertinaNota di Umberto Fiori

La musa di Di Spigno è – classicamente – figlia della memoria. Il suo sforzo è quello di frenare o addirittura di arrestare il flusso del tempo, di illuminarne una fermata, appunto, per chiarire un’identità che rischia di perdersi, travolta dal corso caotico e inconcludente dei giorni. L’io lirico non si astrae, non si sublima: è nell’ordinario della vita e degli affetti che cerca le proprie «radici sepolte». Ecco allora i nonni, le prozie, la madre, una Napoli intima, sobria, mai convenzionale, mai trasfigurata. Ambienti e personaggi si presterebbero a un gioco crepuscolare; ma qui non c’è gioco, non c’è ironia, non c’è compiacimento: c’è invece una dolentissima serietà, che fa pensare a volte allo Sbarbaro di Pianissimo, soprattutto alle poesie dedicate al padre e alla sorella. Come Sbarbaro, Di Spigno non bara, non ammanta di letterarietà il suo personale rovello; è capace di nominare le cose senza cercare di straniarle o di nobilitarle coi magheggi e coi fiocchi del “poetico”. Continua a leggere

Gilberto Zorio alla galleria di Lia Rumma

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 Gilberto Zorio “Siviera e marrano” (detail), 2013

Opening Sunday September 20, h 11.00 – 20.00

Dopo la personale milanese del 2013, la Galleria Lia Rumma annuncia il nuovo progetto di Gilberto Zorio che inaugurA domenica 20 settembre 2015 presso la sede napoletana della galleria.

“La galleria di Napoli appare più ampia di quanto le severe misure su carta indichino.

La galleria di Napoli è lontanissima dalla galleria di Milano, si estende allungata, guarda lontano; due bellissime stanze poste sulla sinistra si affiancano in fondo… Continua a leggere