“Italian Futurism” a New York

guggenheim01

Appuntamenti

E’ stata inaugurata il 21 febbraio 2014, “Italian Futurism”, la grande mostra sul futurismo al Guggenheim Museum di New York che espone, tra le altre, ben 38 opere provenienti dal Mart: sono quelle di Fortunato Depero, Giacomo Balla, Tullio Crali, Gino Severini, Enrico Prampolini e Thayaht. (Nella foto, Fortunato Depero – Grattacieli e tunnel, 1930. Tempera on paper, 68 x 102 cm. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto).

La prima panoramica completa del Futurismo Italiano è stata presentata negli Stati Uniti, al Guggenheim Museum di New York. La mostra multidisciplinare esamina la scansione storica del movimento dalla sua nascita, con il manifesto futurista di F.T. Marinetti nel 1909 e la sua scomparsa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Presentate oltre 300 opere realizzate tra il 1909 e il 1944. La mostra cronologica comprende non solo la pittura e la scultura, ma anche architettura, design, ceramica, moda, cinema, fotografia, pubblicità, poesia, musica, teatro e performance.

Location
Guggenheim Museum
Tickets
Exhibitions & Tickets
Address
Guggenheim Museum
1071 Fifth Avenue (at 89th Street)
New York
10128-0173
United StatesPhone212 423 3618
Email
visitorinfo@guggenheim.org//
Website
www.guggenheim.org

Julie Otsuka, “Quando l’imperatore era un dio”

quando-limperatore-era-un-dio-cover[1]Letture

Nota di Claudia Leonardi

Quando l’imperatore era un dio” di Julie Otsuka racconta una pagina poco nota della storia americana: la deportazione, a pochi mesi dall’attacco di Pearl Harbor e dell’entrata in guerra degli Stati Uniti, dei cittadini americani di origine giapponese nei campi di lavoro nel deserto dello Utah. Quando per le vie della tranquilla cittadina californiana di Berkeley compare un avviso che invita tutti i cittadini giapponesi a radunarsi in punti di ritrovo prestabiliti, una madre e i suoi due bambini (di cui non sapremo mai il nome per scelta stilistica dell’autrice) si vedono costretti a lasciare la loro bella casa dipinta di bianco e a mettersi in viaggio verso l’ignoto. Un viaggio lungo e faticoso che li porterà nel deserto dello Utah dove il tempo non passa mai e la sabbia ferisce i polpacci. Continua a leggere

Nina Cassian, “C’è modo e modo di sparire”

Cassian-330Letture

Nina Cassian è l’ultima testimone della tradizione modernista romena di cui facevano parte Brâncusi e Tzara, Ionesco, Eliade e Cioran. Nina, come loro, ha vissuto inevitabilmente da esule, e ha percorso un cammino artistico molto particolare.

Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli Stati Uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del Paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. Continua a leggere

Lewis Hine in mostra a Milano

Appuntamento

Sessanta fotografie originali di Lewis Hine, provenienti dalla collezione Rosenblum di New York, saranno esposte per la prima volta a Milano dal 20 novembre al 2 febbraio 2013.
Come ha precisato il direttore Camillo Fornasieri la mostra, dal titolo ‘Lewis Hine. Costruire una Nazione. Geografia umana e ideale’, è uno degli eventi più importanti in programma al Centro Culturale di Milano di Via Zebedia che andranno avanti fino a primavera.  L’esposizione fa parte dell’ ‘Autunno americano’, ed è organizzata in collaborazione con Admira e vuole dar lustro all’opera del fotografo-sociologo che agli inizi del secolo scorso testimoniò l’affermarsi di un’epoca nuova, anche attraverso immagini-icona come quella degli operai seduti sullo scheletro dell’Empire State Building in costruzione a New York. L’iniziativa, si inserisce in un programma di appuntamenti che vogliono parlare “dell’uomo, della persona con il suo desiderio di comunità, convivenza, speranza nel nuovo contesto di una crisi”. Continua a leggere

Luigia Sorrentino, Premio Gensini Poesia 2013

Appuntamento

E’ “Olimpia” di Luigia Sorrentino (Interlinea Edizioni, 2013) l’opera premiata dal Gensini Poesia Edizione 2013 del PhotoFestival “Attraverso le Pieghe del Tempo”, in collaborazione con il CoRiS – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale – diretto da Mario Morcellini Professore Ordinario in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi.

Le motivazioni del riconoscimento:

“Luigia Sorrentino è un punto di riferimento importante per la trasmissione dei valori della Poesia del nostro tempo. Da anni lavora con scrittori, poeti, e artisti di calibro internazionale per la divulgazione della Poesia, della Letteratura e dell’Arte contemporanea. Giornalista televisiva e radiofonica, è dotata di un indiscusso talento poetico confermato dall’opera di Poesia “Olimpia” (Interlinea, 2013) che, come scrive da Milo De Angelis nella prefazione, ‘tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni.’ Continua a leggere