“Il Dio di mio padre” dedicato a John Fante

Dal 24 al 26 agosto 2012 a Torricella Peligna (Chieti), paese di origine del padre Nick Fante, si svolge la settima edizione del Festival letterario “Il Dio di mio padre” dedicato a John Fante. Numerosi gli incontri e i dibattiti incentrati sulla figura e sull’opera dello scrittore e sceneggiatore, grazie alla presenza del figlio Dan Fante e prestigiosi ospiti tra cui Masolino e Caterina D’Amico, Igiaba Scego, Federico Moccia e l’attore italoamericano Ray Abruzzo. Continua a leggere

Alojz Rebula, “Notturno sull’Isonzo” (Nokturno za Primorsko)

La Giuria del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, sezione narrativa, assegna la prima edizione del Premio allo scrittore Alojz Rebula per l’opera Notturno sull’Isonzo, (Nokturno za Primorsko), con le seguenti motivazioni:

“L’opera viene definita come il capolavoro di Rebula sul coraggio e la determinazione di chi ha sacrificato la propria vita per difendere la dignità umana. Come la passata edizione era stata attribuita a un autore di lingua francese, ma operante sul versante transfontaliero italo-francese (il valdostano Alexis Bétemps, che aveva vinto nella sezione saggistica), così questa edizione intende premiare un autore di lingua slovena, ma attivo sul versante italo-sloveno.
[…] Continua a leggere

Luigia Sorrentino, video-lettura “La nascita, solo la nascita”

Video-lettura da “La nascita, solo la nascita”, di Luigia Sorrentino (Manni, 2009). Ercolano, (Napoli) Villa Campolieto, Salone delle Feste, 18 settembre 2009.

“Le poesie de ‘La nascita, solo la nascita’ sono nate da un urlo di dolore e di ribellione e soprattutto, dall’urgenza e dalla necessità di restituire all’umano il sé sacro, che è, per me, il più antico e misterioso legame tra gli uomini. I testi sono stati ordinati e messi insieme seguendo una struttura poematica continuativa e diretta. Gli eventi storici a cui si ispirano indicati nelle note del libro – terremoti, maremoti, attentati, guerre e stragi – fatti lontani e vicini, abbracciano l’umanità intera in un sentire comune, la pietas. Il sentimento collettivo va oltre l’episodio di cronaca, la drammaticità dei singoli avvenimenti, che sono, alla fine, solo evocati. E’ probabile che questi elementi abbiano contribuito a conferire organicità all’intera raccolta, sorretta da un impianto unitario, di tipo narrativo. La recitabilità viene dal fatto che sono versi ‘dalla terribilità tragica’ e quindi perciò stesso, cantabili. E, in un’opera che rivela continuamente l’irriducibilità e la caducità dell’essere, le parole non possono essere che dure, scagliate come pietre. ‘In quella vertebra’, il poemetto che apre la raccolta, riferisce di un evento tragico che ha avuto luogo in un determinato tempo, il tempo degli inizi, mentre ‘La cattedrale’, il poemetto collocato alla fine del libro – che non chiude completamente il discorso – reintroduce, attraverso un’altra nascita, l’Istituzione – il luogo della cattedra – il frammento di una nuova creazione, di qualcosa che comincia ad essere”.
(Dall’intervista di Rita Pacifici a Luigia Sorrentino su La poesia e lo Spirito). 

 

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/12/luigia_13122011.mp4
Luigia Sorrentino è nata a Napoli. Giornalista e poeta, vive a Roma e lavora a Rainews. Cura per il sito del canale il primo blog di Poesia della Rai. (http://poesia.blog.rainews.it/).
Tra le sue più recenti pubblicazioni: C’è un padre (Manni, 2003), La cattedrale (Il ragazzo innocuo, 2008), L’asse del cuore (in Almanacco dello Specchio Mondadori 2008), La nascita, solo la nascita (Manni, 2009).

Anteprima-video, Derek Walcott legge “Moon-Child”

La sala Aurelia dell’Accademia Americana a Villa Aurelia a Roma lunedi 4 aprile alle 21,00  si trasformerà in uno spazio teatrale per vivere l’atmosfera di canti e musiche caraibiche, con il Premio Nobel Derek Walcott e un cast di attori tra i quali Wendell Manwarren, Giovanna Bozzolo e Dean Atta che leggeranno in anteprima mondiale dalla nuova opera Moon-Child di Derek Walcott, ancora inedita in Italia (con un concerto di Ti Jean).
Derek Walcott – Premio Nobel nel 1992 – è nato a Santa Lucia un’isola dei caraibi, ed è vissuto lì per gran parte della sua vita, viaggiando spesso e insegnando all’estero, anche negli Stati Uniti (dove ha insegnato nell’Università di Boston fino al 2007). Oltre ad essere l’autore di sedici libri di poesie, Walcott è anche un regista teatrale e un commediografo e ha fondato il Trinidad Theater Workshop nel 1959, e il Boston Playwright’s Theater nel 1981.
Ha scritto molte opere teatrali e i testi per il musical di Paul Simon, The Cape Man

Luigia Sorrentino ha realizzato un’intervista con Derek Walcott (di cui vi diamo qui una brevissima anticipazione) in occasione delle due serate romane per ricordare l’opera di poeta e prosatore di Iosif Brodskij (del 17-18 marzo scorsi alla  John Cabot University e a Villa Aurelia, sede dell’Accademia Americana a Roma) . 

Derek Walcott, il più grande poeta delle Indie Occidentali, esprime nelle sue opere il conflitto tra l’eredità della cultutra europea e quella delle sue origini, Santa Lucia e i Caraibi.
Walcott ci ha anche parlato della sua attività di pittore e di illustratore, specificando però che le due attività sono da lui tenute ben distinte l’una dall’altra.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/03/walcott_31032011.flv

Continua a leggere

Vania Colasanti, “Ciao, sono tua figlia”

“Ciao, sono tua figlia” – Storia di un padre ritrovato – di Vania Colasanti, Marsilio Editore (euro 16,00).

Con questo libro autobiografico Vania Colasanti racconta quanto sia importante conoscere anche il genitore che ha abbandonato il proprio figlio, superando i rancori e accettandolo per quello che è. Per fare i conti con quella che è stata la sua assenza, con il prima e il dopo, con il vuoto e il pieno.

La trama
Al cinema, seduto nella poltrona accanto, poteva esserci suo padre. Improvvisamente tutti gli uomini di mezza età erano diventati padri potenziali. Non uno, ma cento, mille, un milione di padri. Le sarebbe forse bastata una foto. Ma decise di conoscerlo di persona. Aveva 16 anni e quel primo incontro fu deludente. Da cancellare. Poi, negli anni, le cose sono cambiate. La protagonista non ha trovato uno di quei padri che accompagnano i figli a scuola, che spiegano la matematica, che insegnano a guidare. Ha trovato un padre che andava a riempire, dopo tanto e troppo tempo, un sentimento vuoto. Un incontro che le ha permesso di ritrovare anche i suoi fratelli. Quattro figli con madri diverse e un unico padre, quattro modi di rapportarsi con lui.

Nel video l’intervista a Vania Colasanti di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/03/colasanti_22032011.flv
www.marsilioeditori.it