Paolo Valesio, tre inediti

 

paolo_valesioLe tre poesie inedite di Paolo Valesio,  sono tratte dalla nuova raccolta di versi  Esploratrici solitarie, di prossima pubblicazione. Sono, (nell’ordine cronologico della composizione): “Il ripensando“, “Certi momenti in cui“, “L’anatomia non è un destino“.

Esploratrici solitarie ha due personaggi principali, ovvero protagonisti: il Testimone e l’Idiota, (da scriversi con la T e la I rigorosamente maiscole). L’Idiota sembra collocarsi nella genealogia del Principe Myskin di Dostoevskij.

Due personaggi che però non si incontrano mai tra loro. Resta, dunque, aperta la questione, che qui non si presume di sciogliere, se si tratti del “doppio”, l’uno dell’altro. Continua a leggere

Lacan, oggi

lacanAppuntamento
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Presentazione: Lacan Oggi, Sette conversazioni per capire Lacan, di Sergio Benvenuto e Antonio Lucci, Mimesis, 2014.

Partecipano Sergio Benvenuto, direttore del European Journal of Psychoanalysis, Paola Francesconi, psicoanalista, Paolo Valesio, presidente del CSSV.

Alle ore 17.00

Museo di S. Colombano (Via Parigi, 5 – Bologna).

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Jacques Lacan, con Freud e Jung, è lo psicanalista più interessante del nostro tempo. Il suo lavoro e la sua personalità interpretano e incarnano le pulsioni di una società che per tanti versi proprio Lacan ci aiuta a decifrare. In questo libro due appassionati studiosi del pensiero di Lacan lo rimettono in gioco e lo attualizzano in un dialogo tra pratica psicoanalitica, scienze sociali e filosofia. Continua a leggere

Alberto Bertoni, “Traversate”

traversate
Dalla Prefazione di Paolo Valesio

In questo libro è giunto a completa fioritura un elemento già presente nella poesia bertoniana: l’elemento della “pietas”. Ciò che è veramente distintivo peraltro è che Alberto sa evitare il sentimentalismo edificante che spesso (per ragioni umanamente comprensibili) si accompagna alle poesie che mettono a tema il rapporto con i defunti. Alberto taglia netto: il suo è in un certo senso un libro spietato – attributo che uso con valenza nettamente positiva, e che in ultima analisi non è un ossimoro. Parlando di spietatezza, infatti, il riferimento è alla rigorosa lucidità della rappresentazione; la quale non indebolisce – tutt’al contrario – l’esplorazione di tenebra e di ricordo. […] Continua a leggere

Senz’arma che dia carne all’imperium

panero

Letture

La morte di Leopoldo María Panero il 6 marzo 2014, a 65 anni, a Las Palmas, in Spagna, in una clinica psichiatrica, mi ha lasciato molta amarezza. Se dovessi spiegare perché, potrei dirvi che avrei voluto incontrarlo, parlargli, dirgli qualcosa, prima che se ne andasse. Il poeta spagnolo era profondamente segnato dall’esperienza di una malattia che lascia segni indelebili nella vita di una persona. Eppure, ha scritto versi assoluti, che testimoniano l’assoluta solitudine dell’uomo, il disperato desiderio di consegnare una parola unificata, ai molti che erano in lui, per riappacificarsi con l’uno dalle molte persone. Continua a leggere