Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia”

Riletture
a cura di Luigia Sorrentino

Wislawa Szymborska, “Vista con granello di sabbia
di Giorgio Galli

Il problema della spaccatura fra l’io senziente (e pensante) e le cose è un antico problema. Ma, come molti antichi problemi, è rimasto insoluto ed anzi il progresso scientifico lo ha reso financo più complesso. Se i medioevali distinguevano fra una res e una vox, se Kant scindeva il fenomeno dal noumeno, oggi abbiamo il neurologo Rudolph Linas, che da qualche anno bandisce una verità sconvolgente: che quelli che noi chiamiamo “oggetti” in realtà non esistono, che i nostri sensi in realtà entrano in contatto con alcuni, pochi campi di forza elettromagnetici e ricostruiamo il mondo a partire da pochi dati fallaci; che, in definitiva, “vedere è come sognare”. Ma intanto, per secoli e secoli, l’essere umano ha non solo “ricostruito” il mondo sulla base dei sensi e della mente, ha non solo, adamiticamente, “dato un nome alle cose”, ma ha anche attribuito loro una personalità. Nessuno, fra quanti mi leggono, non ha mai detto “Se questi muri potessero parlare”, “Questa è la casa che mi ha visto crescere”. Rimane in noi un fondo panteista che ci porta ad animare gli oggetti. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva d’intelligenza e sensazioni. Non riusciamo a concepire un’esistenza priva di vita. Litigare col navigatore o col computer è solo la proiezione, nel presente tecnologico, di un bisogno ancestrale: quello di dare un anima all’universo. Continua a leggere

All’asta i cimeli appartenuti a Victor Hugo

Una grande collezione privata di cimeli appartenuti allo scrittore francese Victor Hugo (fotografato da Walery) battuta all’asta da Christie’s a Parigi il  4 aprile 2012 in occasione dei 210 anni dalla nascita dell’autore dei popolari romanzi “I miserabili” e “Notre-Dame de Paris”.

Si tratta di un importante gruppo di circa 500 lotti tra libri, manoscritti, disegni, dipinti, fotografie, mobili e oggetti personali appartenuti allo scrittore e ai suoi discendenti, il figlio Charles (1826-1871), il nipote Georges (1868-1925) e il pronipote Jean (1894-1984). La casa d’aste ipotizza una stima complessiva del catalogo intorno ad un milione di euro.

Tra i manoscritti di Victor Hugo che saranno messi in vendita, spiccano autografi legati alla vita intellettuale, politica e privata del romanziere. Di particolare interesse sono una decina di lettere inviate ad amici intimi, tra i quali una missiva spedita alla fidanzata Adele Foucher, sua futura moglie, in cui gli dichiarava tutto il suo amore con un esplicito “Io ti amo”, stimata tra 3 mila e 5 mila euro. Continua a leggere

Simona Marzano, “Volevo essere una farfalla”

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

La cosa più difficile è far capire che cos’è l’anoressia, con quali sintomi si manifesta.  Riesce a farlo capire benissimo Michela Marzano, affermata filosofa e scrittrice con: “Volevo essere una farfalla” Mondadori, 2011 (€17.50).

Michela Marzano è un’affermata filosofa e scrittrice, un’autorità negli ambienti della società culturale parigina. Dalla prima infanzia a Roma alla nomina a professore ordinario all’università di Parigi, passando per una laurea e un dottorato alla Normale di Pisa, la sua vita si è svolta all’insegna del «dovere». Un diktat, però, che l’ha portata negli anni a fare sempre di più, sempre meglio, cercando di controllare tutto. Una volontà ferrea, ma una costante violenza sul proprio corpo. «Lei è anoressica» le viene detto da una psichiatra quando ha poco più di vent’anni.

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Al Thyssen Madrid grande retrospettiva di Chagall

Una grande festa dei colori e della poesia, mucche rosse sospese nel cielo, animali strani, spose bicefale, angeli multicolori a testa in giù: approda a Madrid il mondo onirico di Marc Chagall con da domani al Thyssen Bornemisza e alla Caja Madrid una delle più grandi restrospettive del maestro russo-francese morto a 98 anni nel 1985.

Per l’esposizione sono arrivate a Madrid 165 opere, oltre alle 4 già di proprietà del Thyssen, giunte dai principali musei del mondo – il MoMA, il Pompidou di Parigi, il Guggenheim di New York, la Tate di Londra, lo Stedelijk di Amsterdam, o uscite, alcune per la prima volta, da collezioni private in Francia, Svizzera o Israele, e della famiglia Chagall. La mostra  si apre il 14 febbraio 2012, ed è divisa a metà fra il Thyssen Bornemisza, sul Paseo del Prado, e la Fondazione Caja Madrid, accanto a Puerta del Sol. Continua a leggere

Sergio Garufi, “Il nome giusto”

Nello scaffale: Sergio Garufi ‘Il nome giusto’
a cura di Luigia Sorrentino

E’ in libreria il primo romanzo di Sergio Garufi, Il nome giusto, Ponte alle Grazie (€ 16.00) .
L’autore, predestinato alla letteratura, deve molto a un grandissimo scrittore, Jorge Louis Borges, con il quale ebbe diversi incontri, il più importante nel 1984, due anni prima della scomparsa di Borges, un incontro che avrà un ruolo fondamentale anche nel romanzo Il nome giusto.  


Sergio Garufi, ‘Il mio ricordo di Borges’
“La prima volta che ne sentii parlare fu l’ottobre del 1982. Mi ricordo precisamente il periodo perché era pochi giorni prima dell’assegnazione del Nobel per la letteratura, e io lessi sulla terza pagina del Corriere della Sera – che mio padre portava a casa ogni sera dopo aver finito di lavorare – delle brevi dichiarazioni di scrittori famosi italiani che rispondevano alla domanda: ‘chi lo meriterebbe quest’anno?’. Continua a leggere