A “Notti d’autore” Matteo Basilè

Ospite di “Notti d’autore” in onda la notte tra mercoledì e giovedì del 28 febbraio 2013 alle 0:30 su Rai Radio1 è Matteo Basilè, uno dei più affermati artisti della sua generazione. Nato a Roma nel 1974, Matteo Basilè è figlio di una lunga dinastia di artisti, pittori, scultori incisori, i Cascella. Figlio di Tommaso e nipote di Pietro, famosi come tutti gli altri Cascella, Matteo Basilè, che prende il nome dal caposipite Basilio nato nell’Ottocento, si definisce semplicemente un fotografo. La sua opera, così densa di immagini, di storie e di situazioni, appartiene al corpo digitale del mondo. Con l’obiettivo della sua macchina fotografica Basilè entra nell’intimo di geografie umane, complesse ed eterogenee, utilizzando un linguaggio, che potremmo anche definire una tecnica, che è un misto, tra elettronica e manualità, sempre alla ricerca di nuove integrazioni culturali. La frase che ripete spesso? “Per me la cosa fondamentale è vivere d’arte senza toccare la materia.”

L’intervista a Matteo Basilè di Luigia Sorrentino

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Anticipazione: Premio Viareggio-Repaci 2012

Oggi, 7 settebre 2012 alle 21:00 avrà inizio la cerimonia conclusiva dell’83/esimo Premio Viareggio-Repaci che si svolge a Viareggio, presso il Centro Congressi Principe di Piemonte. La giuria presieduta da Simona Costa procederà nel corso della stessa serata a votare i vincitori per la Narrativa, la Poesia e la Saggistica.

Sempre stasera verrà consegnato il Premio Internazionale Viareggio-Repaci 2012 che la Giuria ha deliberato all’unanimità di assegnare a Luciano Gallino (nella foto) “per la lucidità – si spiega in una nota – la coerenza e l’originalità di una riflessione politica, economica e sociologica, dispiegata nell’arco di più di mezzo secolo in una serie memorabile di libri, saggi e articoli, che trova oggi una esemplare ricapitolazione nel libro-intervista, curato da Paola Borgna, La lotta di classe dopo la lotta di classe, edito da Laterza. Continua a leggere

T. S. Eliot, Il nome dei gatti (The Naming of Cats)

Oggi vi propongo nella traduzione di Roberto Sanesi una delle più note poesie di T. S. Eliot, “Il nome dei gatti”.
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E ora ditemi: quanti di noi hanno un gatto? E che nome ha questo gatto? Il nome del gatto di Andrea Zanzotto era Uttino. Uttino…. Ma perché Uttino? Perché era un “Farab-Uttino”!

A questa domanda risponde Eliot con la sua poesia e ci dice: potete chiamarlo Augusto, Clemente, Vittorio, Alonzo, Gionata, Giorgio, Giacomo, Vaniglia… ma non sarà MAI il nome giusto, il VERO NOME.  “Ineffabile, effabile, effineffabile”. Eliot ci dice che il famoso NOME è al tempo stesso dicibile e indicibile, misterioso e limpidamente evidente, enigmatico e semplicissimo da capire. Che cosa ci mette davanti Eliot?  Quale sarà il Nome del gatto? Il nome prende la sua forma nella forma del gatto. Nella sua forma  pelosa, baffuta, sonnecchiante, avvoltolata e… sublime? Ed ecco quindi che chiamerete il vostro gatto con un vezzeggiativo, ad esempio, Ciccio, ma anche Cicciolino, Fiffi, Fiffolo, Uttino… e chi più ne ha più ne metta!

Sanesi dice bene, “Vi sono altro che nessi fra il gatto e i nomi […] E’ di identità che bisognerebbe parlare. E non di identità fra il gatto e i nomi in genere. Di identità fra il Gatto e il Nome.”

E allora credo che possiamo dire che il Nome del Gatto è il NOME che il gatto sceglie. E’ quello l’UNICO Nome del Gatto. E voi che ne dite? Lo avete trovato il nome del vostro gatto?   Continua a leggere