Johannes Bobrowski, Poesie

bobrowski
di Nadia Agustoni

Poeta intenso, da fare male, e di pochi luminosi libri Johannes Bobrowski, è qui tradotto in modo impeccabile da Davide Racca. “Poesie” raccoglie una serie di testi usciti nei volumi 1 e 2 dell’opera completa edita dalla Deutsche Verlagsanstalt in sei tomi, come dice una nota finale di questo smilzo libretto, il cui peso però si fa sentire.

Bobrowski ha combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale nell’esercito tedesco sul fronte orientale e i paesi da lui allora attraversati rivivono nella sua poesia, che con un lirismo rinnovato si propone di rendere una sorta di giustizia della parola ai torti reali inflitti con la guerra ai popoli a est della Germania: “Il vecchio pallido/ nel caftano consunto./ I ricci alle tempie come un tempo. Aronne,/ allora conobbi la tua casa./ Portavi via la cenere nella scarpa.”

Continua a leggere

Incontri ad Eèa, A Tiziana Di Fabio

Tiziana_Di_FabioIn occasione della Festa della Donna, una mostra e un incontro a Casa delle Letterature di Roma si terranno il 6 e 7 marzo 2014.

Incontri ad Eèa, in memoria di Tiziana Di Fabio: nell’ambito del ciclo Doppio Passo. Incontri di Arte e Letteratura.

Inaugurazione Giovedì 6 marzo 2014 ore 18.30
(fino al 24 marzo 2014)

I cieli rossi di Roma sono drappi pesanti di velluto rosso
che mi vestono l’anima
che più tardi andrà a passeggio
nella notte.”

Le poesie di Tiziana Di Fabio, insieme alle architetture borrominiane della Casa delle Letterature, ispirano le opere dei 19 artisti esposte nella mostra curata da Maria Ida Gaeta con Alberto Di Fabio, Eszter Csillag, Federica Forti e Alessandro Buganza. Continua a leggere

Valerio Magrelli, “Il sangue amaro”

valerio_magrelli_sangue_amaroNello scaffale

A distanza di otto anni dall’uscita di “Disturbi del sistema binario”, è in libreria la nuova raccolta di poesie di Valerio Magrelli, “Il sangue amaro”. Un testo che si presenta estremamente articolato rispetto al precedente.

Diviso in dodici sezioni e in due metà di 55 poesie ciascuna, Il sangue amaro affronta un ampio ventaglio di argomenti. Si va da poesie su artisti, poeti o amici, a una sorta di iper-testo sul tema della lettura, dalla ripresa dell’antico genere dei calendari, al poemetto “etologico” La lezione del fiume. A ciò si aggiungono versi civili (Cave! e Il Policida), che si alternano ora a parti piú lievi (Piccole donne e Paesaggi laziali) ora a un’approfondita riflessione intorno al rumore, alla musica, all’acustica (Otobiografia). Continua a leggere

Scoperte due poesie di Saffo

saffo1Sono state scoperte due poesie finora sconosciute della poetessa greca Saffo, vissuta sull’isola di Lesbo tra il VII secolo e il VI secolo a.C.

E’ stato un malridotto frammento di un papiro egiziano databile tra il II e III secolo d.C. a rivelare i rarissimi versi lirici. La scoperta, riferisce la stampa

britannica, si deve allo studioso americano Dirk Obbink, illustre papirologo dell’Università di Oxford, cui un collezionista privato londinese ha affidato l’inedito frammento di papiro per un’analisi scientifica e filologica.

Una delle due poesie identificate dal professor Obbink, docente di letteratura greca e papirologia, parla di Charaxos e Larichos, ovvero Carasso e Larico, i due fratelli di Saffo, mai prima d’ora comparsi in versi attribuiti alla poetessa greca. Continua a leggere

Giovanna Sicari, cinque poesie inedite

Sicari3

Giovanna Sicari

Giovanna Sicari (Taranto, 15 aprile 1954 – Roma, 31 dicembre 2003) è stata una poetessa, scrittrice e critico letterario italiano.

Dal 1962, con la famiglia, si trasferisce da Taranto a Roma, nel quartiere Monteverde. Le sue prime poesie escono nel 1982 sulla rivista «Le Porte», quindi su «Alfabeta», «Linea d’Ombra» e «Nuovi Argomenti». Giovanna Sicari pubblica sette libri di versi e tre di prosa, tra questi un volume miscellaneo, La moneta di Caronte, che raccoglie contributi di scrittori contemporanei. Dal 1985 al 1989 è redattrice della rivista «Arsenale». A partire dagli anni Ottanta lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, a Roma, incarico che mantiene fino al 1997, anno in cui si ammala gravemente. Dopo essersi sottoposta a interventi e cure prima a Roma, poi a Milano, dove nel frattempo si era trasferita con il marito Milo De Angelis e il figlio Daniele, torna a Roma nell’estate del 2003, dove muore nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. La raccolta di poesie di Milo De Angelis Tema dell’addio è a lei dedicata. Continua a leggere