Agnieszka Osiecka, la poetessa del colore rotto

Agnieszka Osiecka

di Fabio Izzo

Agnieszka Osiecka fu poetessa, regista e giornalista, ma fu anche una delle protagoniste assolute della storia del suo Paese, la Polonia, contribuendo a ridisegnare la società polacca culturale, e non solo, del secolo scorso. In altre parole Agnieszka Osiecka è musica e poesia per l’orecchio polacco e meriterebbe maggiore attenzione nel resto del mondo. Senza trascurare che la sua vita si è interconnessa e ha influenzato Andrzej Wajda, Roman Polanski e Marek Hłasko. Continua a leggere

Torino Spiritualità, “Cuore intelligente”

torino-spiritualita-5-199x300Compie 10 anni Torino Spiritualità e li festeggia, dal 24 al 28 settembre 2014, con un’edizione dedicata al Cuore Intelligente. La rassegna, dal 2005 a oggi, ha percorso un lungo tratto di strada alla ricerca del significato più profondo del nostro essere e del nostro tempo, diventando, ogni anno, un appuntamento per oltre 45 mila persone provenienti da ogni parte d’Italia.

Per la sua 10ecima edizione, coordinata dal Circolo dei lettori, sostenuta da Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Fondazione del Teatro Stabile, con il contributo di Ersel, Morcare e Exki, Torino Spiritualità propone un’indagine sulla combinazione di testa e sentimento che ci scopre pienamente capaci di essere umani. Continua a leggere

Addio allo scrittore Alberto Bevilacqua

L’Italia ha perso oggi, 9 settembre 2013, uno dei suoi grandi autori contemporanei: Alberto Bevilacqua. Aveva 79 anni. Lo scrittore, regista e sceneggiatore, nonché poeta e giornalista era ricoverato da undici mesi nella Casa di Cura Villa Mafalda di Roma,  dove è deceduto questa mattina alle ore 10.10 in seguito ad un arresto cardiocircolatorio.

Nei mesi scorsi la sua compagna Michela Miti aveva denunciato la clinica, presentando un esposto alla Procura di Roma, in quanto secondo lei Bevilacqua sarebbe stato trattato come un ostaggio senza possibilità di essere trasferito in una struttura pubblica.

Lo scrittore era nato a Parma nel 1934. “Una città – ha scritto Bevilacqua sul suo sito – che è sempre stata divisa in due parti nette, separate da un torrente: la parte degli eredi delle grandi aziende e dei duchi, oggi dei ricchi, titolari dei grandi capitali del mondo economico, e l’Oltretorrente, dove sono nato io, un quartiere povero, specialmente quando ero bambino, ma ricco di genialità. Qui ho assimilato i primi scontri sociali, le prime infamie razzistiche. L’Oltretorrente era di marca anarchica, mentre l’altra parte era bianca, di marca opposta”.

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