Sonia Gentili, “Viaggio mentre morivo”

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Dall’Introduzione di Giancarlo Pontiggia

Forse bisognerà cominciare da uno qualsiasi dei cinque, splendidi pezzi che compongono l’Autoritratto, per comprendere questo libro impervio, in cui la severità del pensiero si sposa al fulgore analogico, la quieta lentezza del verso è scossa da improvvisi trasalimenti, la materia del sogno irrompe improvvisa – come uno scandaglio – nella massa inquieta delle sensazioni, esaltandone la potenza conoscitiva. Parole disadorne, spoglie di ogni retorica, affondano nella propria notte, procedono – per pura tensione iterativa – incontro a se stesse, dando vita ad architetture fantastiche, macchine di splendore cosmico, musiche vertiginose. Continua a leggere

Massimiliano Mandorlo, “Luce evento”

Cover Luce evento[1]Nota di Massimiliano Mandorlo

“Credo che la poesia, come ho avuto modo di imparare da alcuni grandi maestri come Ungaretti, Luzi, o un poeta così ‘terrestre’ e ‘metafisico’ come Zanzotto, sia “un’ondata che ti scavalca” (cito Zanzotto da una mia intervista poi pubblicata su “Clandestino”). Al di fuori di ogni possibile discorso intellettualistico o teoria sulla poesia, credo che la poesia risieda in questa sproporzione cantata attraverso la lingua, in un’epica del quotidiano e una capacità di ‘visione’ che possa corrispondere ad una piena intelligenza della realtà (intus-legere). Sono attratto da quei poeti in cui questa sfida diventa tensione anche a livello linguistico, e la parola si fa crocevia per questo ‘appassionato inseguimento del Reale’, come afferma Milosz in La testimonianza della poesia. Tra i nomi che ho incontrato su questa strada, citerei Dante, Michelangelo, Rimbaud, Ungaretti, Luzi, Caproni, Zanzotto, il polacco Herbert e, per quanto riguarda la poesia contemporanea, Rondoni, De Angelis, Lauretano, Benedetti, e l’esperienza straordinaria di un poeta come Franco Loi.” Continua a leggere

Ciaran Carson, “Prima lingua”

Prima Lingua, Ciaran Carson, Del Vecchio Editore 2011, (euro 13), collana poesia, traduzione di Marco Federici Solari e Lorenzo Flabbi.

In Prima Lingua, vincitore del T.S.Eliot Poetry Prize nel 1993, Carson compone uno spartito per suoni e visioni, trascrivendo il formarsi di un linguaggio poetico che diventi “prima lingua”.

Il suo inglese è dunque “eseguito”, lasciato intravedere e ascoltare nello stato meravigliato e infantile di una lingua appresa, naturale solo nei tecnicismi del gergo marinaro, a tratti paludosa e ribollente (i blop, blub, blah e bobbled che costellano il testo per comporsi in una ballad). […] Questo inglese con le interferenze, sfarfallante, sminuzzato in monosillabi e fonemi che si rincorrono, che sciamano da un’immagine a un’altra, dalla Frigia a Babilonia, incontrando ai posti di blocco della frontiera nordirlandese soldati che si profilano come mummie egiziane dal volto pitturato, è la “prima lingua” che dà il titolo alla raccolta.


(Dall’introduzione Babele/Belfast di M. Federici Solari e L. Flabbi) Continua a leggere

Asta record per memorabilia poeti francesi

Una collezione di quasi 200 opere, fotografie, manoscritti e stampe intorno a tre figure emblematiche della poesia francese, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine e Stephane Mallarmé, è stata venduta all’asta per 1,5 milioni di euro da Sotheby’s a Parigi. Ad essere proposti sono stati in tutto 180 lotti provenienti dalla biblioteca di Eric e Marie-Helene B., due collezionisti anonimi, che comprendono, tra l’altro, anche i contemporanei dei tre poeti, Oscar Wilde, Tristan Corbiere, Alfred Jarry o Villiers de L’Isle-Adam. Frutto di quarant’anni di collezionismo, precisa la casa d’aste, il fondo ha offerti pezzi scelti con grande cura: rilegature d’epoca, documenti autografi, manoscritti, fotografie originali e disegni.

Il prezzo più alto è stato pagato per un manoscritto autografo di Mallarmé, battuto a 96 mila e 750 euro.

La collezione attraversa anche la mitica storia d’amore tra Rimbaud e Verlaine con lettere e documenti che testimoniano le loro relazioni affettive. Venduta all’asta per 39 mila e 150 euro anche la lettera che  Oscar Wilde scrisse all’amante Alfred Douglas, lettera che il padre del giovane presentò al processo contro lo scrittore.

Tra i protagonisti della vendita ci sono anche pittori e musicisti con libri illustrati da Gustav Klimt, Edouard Manet, Maurice Denis, Pierre Bonnard o Paul Signac. Senza dimenticare l’unica lettera d’amore che il Doganiere Rousseau invierà alla futura moglie, accompagnata da una foto con dedica del pittore nel suo studio, stimata tra i 15 mila e i 20 mila euro. Gli amatori potranno anche scoprire un raro ritratto fotografico di Richard Wagner, scattato a Parigi prima di una sua rappresentazione.