Paola Febbraro (1956 – 2008)

Paola Febbraro

 

Se s’avvicina ciò che di me è stata
senza differenza tra chi ci fa nascere e chi ci abbandona
non è di poco conto una domanda
se non è di muoversi di stanza in stanza
ma occupar le stanze dire
non cerco strade non voglio camminare ma stare
in casa a più piani a più riprese d’ossigeno e di rose
dire: ce l’ho da fare

II

Se s’avvicina ciò che di me è stata
interrotta
allora mi allontana la sconfitta
come se non fossi stata io
convertita

ho fretta
voglio invecchiare
come la terra che sotto ha l’animale.

III

Se s’avvicina ciò che di me è stato
insonne sogno di clausura mio possesso lotta
per la supremazia dello spavento

allora trema e tremi la ragione
di uno stato terremoto
mio sesso nato da sesso uguale.

*

Ogni soffio di vento è una lama di gelo

scricchiola un velo diventato dal freddo
La natura fa visibile il respiro di anime e viceversa.
Nate comunque d’inverno
lode al Vostro silenzio e al Nostro
sesso dal primo respiro.

Da Turbolenze in aria chiara, Empiria, 2008 Continua a leggere

Simone Carella nel ricordo di Marco Palladini

simone-carella-1038x400Simone Carella, sempre dentro-fuori la scena

1.1 Non mi ricordo più chi una ventina e passa di anni fa lodava il soma artaudiano di Carella rifritto in salsa romanesca. L’erratico percorso del regista pugliese, trapiantato nella capitale dagli anni ’60, del resto era stato omaggiato dagli (allora) Magazzini Criminali in Ritratto dell’attore da giovane (1985), adombrando la sua figura nel personaggio di Simon Mago, interpretato dallo stesso Federico Tiezzi. Questo per far comprendere quanto forte sia stata l’influenza, palese e sotterranea, di Carella su un’intera generazione di teatranti alternativi, formatasi negli anni ’70 e da lui tenuta a battesimo nella storica cantina del Beat 72. Continua a leggere

Addio a Simone Carella, il rivoluzionario delle avanguardie

carella_17Nella foto Simone Carella e Allen Ginsberg

Di Paolo Petroni

Regista teatrale, autore, performer, classe 1946, Simone Carella pugliese d’origine e romano d’adozione, è scomparso oggi a Roma a 70 anni, dopo una lunga malattia. Una figura sempre alla ricerca del nuovo e della qualità, un irregolare per molti versi, specie agli inizi, quando, dopo il debutto come aiuto regista di Gian Carlo Celli al Dioniso Teatro e dopo le prime esperienze di teatro-militante con il gruppo “gli Uccelli” e gli artisti della galleria “l’Attico”, nel 1971 divenne animatore dello storico Beat 72 di Roma, teatro-cantina punto di riferimento per il teatro sperimentale e simbolo della ricerca culturale della seconda metà del Novecento. Continua a leggere

Durs Grunbein al Teatro Palladium

 


durs_grunbeinLunedì 23 marzo 2015

SAPERI

in collaborazione con  Università di Roma Tre e Teatro Palladium 

ore 17:30 Incontro-discussione sul tema e omaggio a Elio Pagliarani 

partecipano Cetta Petrollo Pagliarani, Andrea Cortellessa, Andrea Inglese, Arturo Mazzarella, Francesco Pecoraro e Marco Piazza. Coordina Paolo D’Angelo. Continua a leggere