Claudio Magris, ‘…pure le montagne e i mari nascono e muoiono’

Il 10 aprile 1939 nasce a Trieste Claudio Magris: “Il tempo della geografia è anch’esso rettilineo al pari di quello storico, perché pure le montagne e i mari nascono e muoiono, ma è così grande che s’incurva, come una retta tracciata sulla superficie della terra, e stabilisce un diverso rapporto con lo spazio; i luoghi sono gomitoli del tempo che si è avvolto su se stesso. Scrivere è sdipanare questi fili, disfare come Penelope il tessuto della Storia.” […]

da: Microcosmi

 Nella foto Claudio Magris fotografato da Danilo De Marco.

Natan Zach, la parola che cade

Nello scaffale, Natan Zach
a cura di Luigia Sorrentino


Pubblico la lettura di due poesie  di Natan Zach Canto per i giorni terribili e Quel paese di Davide Zizza.
In realtà mancava su questo blog, il nome di Natan Zach, un uomo che – come scrive Davide Zizza – ‘vive ancora in ebraico’.  

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La parola che cade
di Davide Zizza

La letteratura ebraica si porta dentro il seme dell’erranza, il senso di ricerca di un luogo o di ritorno in un luogo che si possa definire patria, “terra-casa” (ing. homeland, ebr. מולדת “moledet”). Questa caratteristica, connessa alla retrospettiva storica dell’esilio, riesce a rivelare il suo risvolto simbolico attraverso e nella lingua. Continua a leggere

Nasce a Torino il Memoriale dei poeti della Shoah

Il 21 marzo 2012, nella Giornata Mondiale della Poesia, sarà realizzato in Italia, a Torino, il Memoriale dedicato ai poeti assassinati nei campi di sterminio nazisti, durante la Shoah. L’Associazione Onlus “Nessun uomo è un Isola” e il Gruppo EveryOne annunciano in occasione del 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia (istituita nel 1999 dall’UNESCO), l’imminente realizzazione del progetto, che onorerà la memoria di poeti come Benjamin Fondane, Itzhak Katzenelson, Gertrud Kolmar, Max Jacob, i cui versi – scritti poco prima della deportazione o in alcuni casi addirittura nei ghetti e nei lager – hanno consegnato all’umanità, attraverso l’arte e il martirio, la memoria di milioni di vittime dell’odio razziale.

Il Memoriale sarà installato, a imperitura memoria, nel “cortile dell’ora d’aria” del Museo del Carcere Le Nuove di Torino. “E’ un grande mosaico a parete,” spiegano i promotori del progetto, “cui stanno lavorando gli artisti Dario Picciau, Roberto Malini e Liana Sopelsa in collaborazione con l’ingegner Thomas Gazit, sopravvissuto all’Olocausto in Ungheria. [Nella foto, Benjamin Fondane (Jasi, 14 novembre 1898 – Auschwitz, 2 ottobre 1944)] Continua a leggere

Anche prima, anche molto prima

Andrea Cortellessa su Elio Pagliarani.

Estratto dall’introduzione al volume riassuntivo di Elio Pagliarani Tutte le Poesie (1946-2005) Garzanti, Gli Elefanti, (Milano 2006), a cura di Andrea Cortellessa.

Reduci da quali campi?

[…] Questo quasi quarantennale work in progress, La ballata di Rudi [Marsilio 1995], si presenta davvero quale “poesia da recita”. Nel titolo del testo i riferimenti in tal senso alla tradizione, tanto popolare che colta, sono molteplici; e ciascuno di essi non manca di coglierne un aspetto. Continua a leggere

domenica 23 novembre 1980, ore 19:34

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“Le onde della terra”, di Luigia Sorrentino

sventola lo scirocco fuori stagione riverbera
nel tardo pomeriggio di novembre io ero appena
di quel tormento che nulla sa del grande fuoco
dal centro
del fuoco che scuote la pietra dall’entroterra
nella grande ventata
che annunciava già molti giorni prima
quell’ondeggiare lento
ho solo il tempo di voltarmi ho solo il tempo
di ondulare anch’io come il grande palazzo grigio
alle mie spalle
del boato
ho solo il tempo di schizzare al centro dell’asfalto
quando tutto si spegne
e aspetti la crepa la voragine
quando solo gli antifurti suonano
i ragazzi si chiamano l’uno chiama l’altro uno arriva
al centro nella corsa uno afferra la mia mano
io vedo una gran decina addensarsi e poi decine e decine
moltiplicarsi donne e uomini alcuni seminudi
bambini avvolti in coperte e sistemati nelle auto in sosta 


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