Letture
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di Andrea Carraro
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Consiglio caldamente “Le condizioni della luce” (Gaffi), nuovo romanzo dello scrittore-poeta Fabio Ciriachi, per parecchi motivi. Anzitutto perché è uno dei pochissimi romanzi italiani che racconta in modo onesto e affidabile un periodo della nostra storia nazionale sovraesposto nell’immaginario collettivo ma poco o male rappresentato sia nella nostra narrativa che nel cinema: e cioè gli anni 70 (e i primi anni 80) con i suoi ideali palingenetici, con le sue derive terroristiche, con i soprassalti repressivi del potere, con le sue utopie collettive così recisamente contraddetti dai decenni successivi. Ciriachi in questo libro fa insomma i conti con la nostra storia, in uno dei momenti topici del secolo scorso, mettendo in scena dei personaggi che non sono proiezioni ideologiche dello scrittore, o macchiette da commedia, ma delle figure reali, antropologicamente e psicologicamente e socialmente credibili. Proprio come ne “L’eroe del giorno” (precedente romanzo di Ciriachi), “La Storia, quella con la s maiuscola”, non è mai una presenza didascalica e ornamentale. ma reagisce con l’esperienza dei personaggi influenzandone anche pesantemente scelte e motivazioni. Continua a leggere
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A “Notti d’autore” Marco Rovelli
E’ lo scrittore e musicista Marco Rovelli, l’ospite di Luigia Sorrentino a “Notti d’autore” il programma di Rai Radio 1 in onda giovedì 13 giugno 2013 alle 0:30. Nato a Massa, in Toscana, nel 1969, vive e lavora a Milano dove insegna Storia e Filosofia nelle scuole secondarie.
Marco Rovelli racconta le storie di individui incontrati all’ “altezza degli occhi”, come preferisce dire. Scrive “narrazioni dal vivo” cioè non lavora solo con lo sguardo, ma anche su fonti e materiali che contribuiscono a orientare lo sguardo, che lo portano a porsi le giuste domande. Compie dei viaggi a tappe, entra nella vita delle persone che incontra, definendo anche il contesto storico-sociale nel quale la “storia” che racconterà ha avuto origine.
L’AUDIO INTERVISTA A MARCO ROVELLI di Luigia Sorrentino
In memoria di te, Luca Giachi
In memoria di te, Luca Giachi
a cura di Luigia Sorrentino
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Luca Giachi (che vediamo in una foto del 1993) è stato un poeta, critico letterario e promotore culturale. Nato a Firenze nel 1962 è scomparso improvvisamente il 9 aprile del 1995, a soli 33anni. Nonostante la sua breve esistenza le sue poesie hanno lasciato una traccia indelebile.
Le sue parole e i suoi scritti sono ancora oggi oggetto di studio e di approfondimento, per un gruppo di poeti che insieme a lui, tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, animò in Toscana, una nuova corrente poetica.
Saranno proprio quei poeti, Lorenzo Bertolani, Alessandro Ceni, Alba Donati, Fabrizio Iacuzzi, Rosaria Lo Russo, Giorgio Mazzanti, Michele Miniello, Mario Graziano Parri, Davide Rondoni, Walter Rossi, Andrea Ulivi, con Stefano Giachi, a ricordare Luca Giachi giovedì 20 dicembre 2012 al Teatro Studio di Scandicci (via Donizzetti 58, ore 21, ingresso libero) in una serata che ha per titolo “Il mio primo sconfinato rifugio”. Continua a leggere
Addio al semiologo Omar Calabrese
“Aprile, il più crudele dei mesi” scrive T.S. Eliot in “La terra desolata”, “genera/lillà da terra morta, confondendo/ memoria e desiderio, risvegliando/ le radici sopite con la pioggia della primavera.” […]
Stroncato da un infarto il 31 marzo 2012 se ne è andato il semiologo Omar Calabrese, nato a Firenze il 2 giugno 1949.
Laureatosi in storia della lingua ha svolto un’intensa attivita di critico ed esperto della comunicazione. Dal 1993 insegnava Teoria della comunicazione all’Universita di Siena, oltre a insegnare Semiotica a Milano. Primo presidente della fondazione ‘Mediateca’, è stato condirettore della rivista ‘Alfabeta’ ed ha svolto una intensa attivita giornalistica con i maggiori quotidiani italiani. Tra le sue pubblicazioni: ‘Semiotica della pittura’(1980); ‘L’eta neobarocca’ (1987); ‘Caos e bellezza’ (1991); ‘I Tg: istruzioni per l’uso’ (1995); ‘Il linguaggio dell’arte’ (1997); ‘Il modello italiano: le forme della creatività (1999); ‘Mille di questi anni’; ‘Como se lee una obra de arte’; ‘Serio ludere’. Continua a leggere