Gray Sutherland, Poesie

Gray Sutherland

Nato nel 1948 in Inghilterra, laureato in Lettere Francesi (BA 1970, MA 1975) presso l’Università di Calgary (Canada), scrive dal 1964. Fino 2000 ha lavorato come traduttore presso istituzioni. Da allora, pur continuando a lavorare come traduttore indipendente, si dedica alla scrittura. Ha pubblicato il romanzo A Twittering of Sparrows (2005) e cinque sillogi poetiche: Comanche Moon (2001), A Homecoming (2005), When I See Mountains (2007), Spring Rain (2010) e By the Ravine (2012).
Dal 2004 al 2006 ha collaborato col fotografo americano Carll Goodpasture per realizzare l’opera fotopoetica Terje Vigens Båt (2006), che è stata oggetto di mostre in Norvegia e in Canada.
Nel 2006 Le Voci della Luna gli ha commissionato la versione inglese di La distanza immedicata di Stefano Guglielmin, pubblicato in versione bilingue italiano e inglese, e nel 2007 ha collaborato con Chiara De Luca e Judy Swann alla versione inglese di Ottonale di Giuseppe Cornacchia, pubblicato in Inghilterra. Ha tradotto per Kolibris Splinters of Light / Schegge di luce, raccolta antologica di poesie di Antonella Anedda, Milo De Angelis, Fabio Pusterla. Per Kolibris collabora alla collana Lady Bird – Poesia italiana in traduzione e cura la rubrica Gray Ink (http://blog.edizionikolibris.com/), creando versioni inglesi di poesie contemporanee italiane. Continua a leggere

“A tutto Volume”, incontri con gli autori a Ragusa

Appuntamento

Tra una chiesa barocca e una sala secolare i libri e i loro autori dominano la scena a Ragusa. Con gli appassionati, i lettori e i turisti, dal 14 al 16 giugno, i protagonisti della cultura italiana vivono insieme nella città patrimonio dell’Unesco per “A tutto Volume”. La rassegna, diretta dal giornalista e scrittore Roberto Ippolito, autore di “Ignoranti” (Chiarelettere) e concepita dalla Fondazione degli archi per il quarto anno consecutivo offre un programma all’insegna del pluralismo di generi, di voci e di editori.

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Fabio Ciriachi, “Le condizioni della luce”

Letture
Le condizioni della luce, di Fabio Ciriachi (Gaffi, 2013)

Estratto dal libro:
Durante l’esilio aretino – come ormai chiama i cinque anni di fuga da Roma e dalla professione – quando temeva di aver perso troppo tempo e troppe occasioni per sperare ancora in una ripresa, fantasticava sui salti di gioia con cui avrebbe festeggiato il successo riparatore. Ma poi la vita aveva preso strade impreviste, la fatica e la cura necessarie al lavoro s’erano rimboccate le maniche, e il tempo aveva abbracciato il tempo convertendo le lontane fantasie giovanili nella pacatezza dei suoi cinquantasette anni; esposti all’ansia, sì, ma non al fuori misura dei facili entusiasmi.
Tutto questo processo, di cui solo ora Alda abbraccia l’intero sviluppo, le sembra così conseguente e plausibile che quasi ne dubita, come di un pregiudizio. Forse la felicità può essere solo precoce, tempestiva, o comunque tanto sfuggente che poi, passato il suo momento, decade, si trasforma. Magari in nostalgia, o in un’ombra di desiderio, o anche soltanto in idea fissa che monta e monta fino a somigliare a un dovere, a un mito, a una fede. Continua a leggere

“Vita e morte della montagna”

In libreria

“Vita e morte della montagna” di Antonio G. Bortoluzzi finalista XXI e XXIII edizione Premio Calvino, Edizioni Biblioteca dell’immagine

IL LIBRO
Nessuno era riuscito a cacciarli via. Non la povertà dell’Ottocento, né il massacro delle due guerre mondiali. Non la miseria del dopoguerra, né l’emigrazione. Non erano state la fame, le malattie, le alluvioni e nemmeno i terremoti.
Se n’erano andati dalla loro montagna perché l’avevano voluto, uno alla volta, lungo la strada asfaltata. In fondo alla valle c’era qualcosa alla portata di tutti.
Il lavoro. Il benessere. E pareva meglio di quanto avessero mai avuto. Giacomo Casàl è stato licenziato Continua a leggere