Daniele Mencarelli, “Figlio”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Dopo “Bambino Gesù”, ecco “Figlio”. Sempre bambini, prima sconosciuti dentro un ospedale, ora concepiti dal mio stesso sangue. Figlio confonde i presenti con gli assenti, testimonia quante prove un padre e una madre devono passare, non dimentica le mani disamorate pronte al male. Figlio è l’attesa, della vita e della morte, della parola che esplode quando arriva. Figlio è darsi in pasto al prossimo”.

Daniele Mencarelli


Daniele Mencarelli nasce a Roma nel 1974. Vive a Ariccia. Le sue principali raccolte di versi: “I giorni condivisi”, poeti di clanDestino 2011; “Guardia alta”, Niebo-La vita felice, 2005; “Bambino Gesù”, nottetempo, 2010. Continua a leggere

Daniela Tomerini vista da Paolo Lagazzi

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

“Cassetti”, di Daniela Tomerini, Moretti & Vitali, 2012

Nota Critica di Paolo Lagazzi

Tra i nuovi scrittori italiani Daniela Tomerini occupa un luogo appartato, del tutto a sé. Nata come artista, suggestionata dalla pittura e dalla calligrafia giapponese, intrisa di spiriti zen, si è avvicinata di recente alla narrativa e alla poesia. Procedendo in punta di piedi, silenziosa e discreta come uno di quei messaggeri dell’altrove (viandanti angelici o astrali) da lei rappresentati con tratti veloci di pennello, nel 2006 ha pubblicato uno smilzo libro di racconti, Segreti per una vita di qualità (Il Filo). Questi racconti sono il frutto di uno sguardo profondamente originale sulla vita, il tempo, i desideri e le illusioni. Ci insegnano che basta pochissimo per schiudere delle prospettive di luce tra gli stanchi fondali delle nostre giornate, ci invitano a scoprire i semi vitali sepolti nel terriccio della nostra ignavia, ci offrono doni fatti di nulla, eppure efficaci nel preservare il soffio della speranza. A questo libro si affianca ora Cassetti, una raccolta di versi altrettanto delicata e icastica, altrettanto segnata dallo stigma dell’originalità.
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PhotoFestival “Attraverso le Pieghe del Tempo”

Appuntamento

Il PhotoFestival “Attraverso le Pieghe del Tempo”, conosciuto al grande pubblico anche come NettunoPhotoFestival, è il nome della rassegna annuale, giunta alla terza edizione e idata e curata dall’Associazione Culturale “Occhio dell’Arte” nella persona della sua Presidente Lisa Bernardini, che fra i suoi scopi ha quelli di promuovere eventi culturali connessi ad opere di solidarietà sociale.

Ospitata nella spettacolare sede del cinquecentesco Forte Sangallo e promossa in collaborazione con il comune di Nettuno (Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo e Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione), la rassegna prevede diverse occasioni di incontro e di confronto fra fotografia, poesia e musica in un programma che si svolge dal 20 agosto al 1° settembre.

Molti sono i personaggi noti al grande pubblico che premiamo durante ogni edizione e che accettano di partecipare alla nostra rassegna per la stessa forte motivazione sottesa al festival: un momento artistico condiviso e intimamente collegato ad una azione benefica (viene realizzata, infatti, durante i giorni del festival, una raccolta fondi da parte della Onlus di turno ospitata attraverso la vendita di gadgets e/o offerte Continua a leggere

Luisa Delle Vedove, “Il mio cuore di piuma”

Letture

“Il mio cuore di piuma” di Luisa Delle Vedove, Editrice La Grafica (2011).

Dalla PRESENTAZIONE di Ferruccio Mazzariol

La poesia di Luisa Delle Vedove possiede una voce propria, multiforme: ora è franta, musicale, erotica; ora è terrosa, scalza, grumosa. La sua lirica si rivela davvero con un “cuore di piuma”, si disegna come “gabbianella stanca” o con “il volo della capinera”; è delicata, sensuale ma non è mai soave. Sviluppa una sua forza nodosa, incalza con “passi crudi”; ha spesso “gli occhi venati di mare”, ha odore di sabbia e di conchiglie bianche alla riva, però non troviamo l’idillio rasserenante: c’è piuttosto “la gioia scaltra e felina”, si riscontra pure “una vertigine ossuta e cupa che/ al passato avvinghia le dita”. Continua a leggere

Cinzia Demi, “Incontri e Incantamenti”

Letture
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“Incontri e Incantamenti” di Cinzia Demi (Raffaelli, Rimini, 2012), Prefazione di Gianfranco Lauretano.

Per comporre la sua nuova raccolta, “Incontri e Incantamenti”, Cinzia Demi ha dovuto affrontare l’annosa questione, ma definitivamente risolvibile, che ogni poeta di ogni tradizione deve porsi, cioè quella della lingua in cui scrivere. La risposta è stata trovata ascoltando la poesia di Giorgio Caproni e attingendo al suo percorso di scoperta di una nuova lingua, percorso che sembra essere sempre più centrale e decisivo nelle vicende della poesia italiana del Novecento: l’avvertita inadeguatezza della tradizione, diciamo per semplificare, “petrarchesca”, è stata risolta da una parte con lo sperimentalismo del le (neo)avanguardie, dall’altra con una ricerca più intima, profonda, fatta di scarti apparentemente minori, il cui risultato è però assai più incisivo nella direzione di una modernizzazione dell’italiano poetico. Esemplarità di Caproni, appunto. Continua a leggere