Elio Pecora

elio_pecora_dino_ignani(Elio Pecora fotografato da Dino Ignani)

Da un’idea di Luigia Sorrentino
a cura di Fabrizio Fantoni

La scrittura, ? Quando sono cominciate e da che? L’ho raccontato più volte a scolaresche curiose, ad amici e lettori insistenti. Certo tutto cominciò dalle poesie imparate a memoria nelle prime classi elementari ( tante e di qualità in quei miei primi anni) e più esattamente dal silenzio e dall’attenzione che si facevano intorno a quelle parole: che sonavano esatte e necessarie, come in uno spartito musicale. (E il canto di mia madre era già per me ebbrezza e malinconia: un canto insieme avvolgente e misterioso. ) Continua a leggere

Gianluca Furnari & Pietro Cagni

funaridi Tommaso Di Dio

La poesia continua; non può non continuare: sembra che continuare sia il suo più essenziale e forte e profondo messaggio. Ogni qual volta che se ne senta più scorata la presenza, più perdute sembrino tutte le ragioni perché continui, ecco che, dalla crepa più arida dell’interruzione, sopraggiunge, all’istante, la poesia a dire di noi, a dire qualcosa che continua sottotraccia, che si credeva smarrito e obnubilato da infinite soglie di stupide deviazioni.

È con questa impressione sulle labbra che mi accingo a parlare di due giovani libri di due altrettanto giovani autori che emergono, negli ultimi mesi del 2015, con il loro esordio nel campo aperto della poesia italiana. Sto parlando di Vangelo Elementare (Raffaelli, Rimini 2015) di Gianluca Furnari (nato nel 1993) e di Adesso è tornare sempre (Le farfalle, Catania 2015) di Pietro Cagni (nato nel 1990): due libri completamente diversi eppure complementari, due libri che, pur nati entrambi alle pendici dell’Etna, sembrano aver percorso all’ombra di un diverso lutto fondativo distanze siderali, l’uno lontano dall’altro, per incontrarsi, infine insieme, in una pozza vibrante d’entusiasmo e presenza. Continua a leggere

Giuseppe Carracchia, “Prova del nove”

 

CARRACCHIAGiuseppe Carracchia è nato nel 1988 ed è cresciuto a Palazzolo Acreide. Ha studiato a Bologna, a Catania, dove si è laureato in Lettere Moderne con una tesi in Antropologia Culturale, e a Torino, dove ha conseguito la laurea magistrale in Filologia Italiana.

Tra i libri di poesia editi: ‘Il verbo infinito’ (Prova d’autore, 2010) e ‘La virtù del chiodo’ (L’arca Felice, 2011). L’ultimo, ‘Prova del nove’, è uscito per Giuliano Ladolfi Editore.

Suoi testi sono inseriti nell’antologica “Generazione entrante. Poeti nati negli Anni Ottanta” (Ibid., 2011) e in Post ‘900. Lirici e Narrativi (Ibid., 2015), e hanno ottenuto alcuni riconoscimenti (tra cui il premio Lerici Pea giovani, 2011).​ Continua a leggere

Valentina Colonna, “La cadenza sospesa”

 

ColonnaDalla Prefazione di Davide Rondoni

La poesia di Valentina Colonna è un fiore di musica e di solitudine. La natura profonda della sua voce sale da due esperienze vaste che attraversano tutto il suo vissuto: una è la musica di cui lei è interprete e studiosa, l’altra è una radicale solitudine esistenziale, quella che i poeti devono conoscere per poter dare fiori per tutti.

La poesia accade in quest’autrice quasi come controcanto, come segno complementare e però in certa misura opposto alle due potenze che la abitano. […]

Credo che Valentina Colonna sia una innamorata della “possibilità”. Del resto il suo amato repertorio barocco (è specializzata in quella musica per clavicembalo e piano) è una testimonianza tra struggimento  e virtuosismo della “possibilità” come categoria fondante dell’esistenza.

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