Monthly Archives: luglio 2016
Enrico Fraccacreta, “Tempo ordinario”
Dalla Postfazione di Davide Rondoni
“… Questo libro è un taccuino di viaggio e di caccia. Mentre il tempo, i treni, le ideologie, le stagioni passano, il poeta cercatore si muove tra visioni e gemme di alberi, tra abissi e indizi. E soprattutto l’indizio del padre, della figura che spinge alla vita anche ora che non sempre è visibile (…) Tra gli indizi di quel controtempo nel tempo ordinario ci sono i volti degli amici, i loro dialoghi, e l’apparire del disegnatore Andrea Pazienza anch’egli in rapporto con il padre – come figura arcaica, che chiede perché è stato lasciato solo, o dell'”abruzzese che ha un passo più antico dell’Occidente”, i treni in cui i ragazzi cambiano le età, le mandrie mutate in pompe di benzina contro albe di cenere, le ginestre “ancora fredde” in aprile. Questo cercatore di indizi è un ottimo poeta, sa incrementare con la finezza e la forza della sua visione la vita reale che viviamo. La sua opera, il suo fervido e sapiente poiein, ci dona un mondo – e una precisa geografia che diventano emblema e occasione di riconoscimento per tutti.” Continua a leggere
Pietro Federico, “Mare aperto”
Dalla nota di Umberto Piersanti
Mare aperto vuole dire che «siamo nel cuore del mondo». Lo attraversano vicende e sguardi: talora si è là, in mezzo alle acque; in altri momenti si guarda dalla riva, una riva reale e contemporanea con tanto di sdraie, bar e ombrelloni: «quella coppia entra in mare correndo, / ridendo, / senza guardarsi».
Vicenda, sguardo e riflessione si alternano in queste pagine. Il senso delle cose è continuamente perseguito, ma senza fobie ed ossessioni, quasi con una «tranquillità di cuore» che, però, non esclude ferite e lacerazioni.
Cos’è questo mare, forse una metafora d’un cosmo, del quale certo fai parte, ma che non ti garantisce alcuna indistruttibile permanenza? Tale indicazione sembrano dare questi versi: «Non ci credono e ti dicono / che un giorno vivrai tra le stelle / che vivi o muori / che un giorno volerai fuori dalla tua pelle». Continua a leggere
E’ Edoardo Albinati il vincitore del Premio Strega 2016
Nella nuova cornice dell’Auditorium Parco della Musica è stato proclamato il vincitore del settantesimo Premio Strega. Al termine dello scrutinio dei 395 voti espressi (pari all’85,86% degli aventi diritto al voto; 319 voti online e 76 cartacei) il Presidente di seggio Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015, e Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci, hanno proclamato vincitore:
La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, con voti 143
Anna Cascella Luciani
LA FOTO DI ANNA CASCELLA LUCIANI E’ DI DINO IGNANI
AUTORITRATTO
Da un’idea di Luigia Sorrentino
a cura di Fabrizio Fantoni
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“Famme resta’ co’ tte sinnò me moro”
di Anna Cascella Luciani
Ricevo, poco fa – siamo a fine maggio 2016 -, una mail nella quale mi si dice – io, Anna, non sono nella mia città – Roma -, in quest’anno -, non si è ancora data la possibilità, l’occasione di una casa per un rientro nel mio luogo di sempre – una piccola lapide per me – per il mio lavoro di poesia -, vorrei fosse messa – quando arriverà il momento -, nel muro di cinta del cimitero acattolico di Roma – detto anche degli Inglesi – alla Piramide Cestia – e il muro quasi confina con un terreno, forse di proprietà del Campidoglio, dove gatti romani vengono accolti, protetti -, ricevo una mail nella quale mi si dice “mi siederò in balcone, a leggere”. Fine maggio, un sabato.
Chiedo in quale parte della città il balcone sia.
“Dalle parti di piazza Sempione, conosci la piazza?”, mi risponde la giovane romana.