Costanza Lindi, “Accordatura della stasi”

Costanza Lindi

Senza sporgenze la tavola,
seduta muta
strofino il palmo della mano
soffio tra le convessità.

Il legno freddo della matrice
composto sotto di me, appoggiata appena
sul palmo.
Ne acceco i nodi
per imporre linee incise
verso la stampa impressa e compressa,
statica.

La punta taglia il groviglio.
Qualsiasi cosa per sciogliere
e sorvolare.

L’incisore depenna il groppo
mentre soffia via le barbe
per scavalcare ed iniziare,
dunque. Continua a leggere

Davide Rondoni, le cinquanta poesie che accendono la vita

“Questo libro non è una antologia. Non è nemmeno un vero e proprio libro di poesie. La poesia, del resto, non è mai stata una faccenda di libri. L’hanno fatta passare per una cosa di libri solo di recente, e hanno sbagliato. Lei infatti non ci sta. Con grave scorno di editori, professori e letterati.”

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Allegra Hicks, “La geografia dell’anima”

La galleria delle arti contemporanee Intragallery è lieta di ospitare nei suoi spazi espositivi di Napoli la mostra La geografia dell’anima, personale di Allegra Hicks, con testo critico di Mario Codognato, venerdì 24 novembre 2017, dalle 19.00 alle 21.00

Allegra Hicks, torinese di nascita, londinese d’adozione, napoletana nell’anima, ha studiato design a Milano e alla Parsons School di New York.
Designer di fama internazionale, sono molto noti i suoi tessuti e oggetti d’arredo, caratterizzati dal suo personale linguaggio simbolico, ispirato alla natura.

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Angelo Lumelli, “Bianco è l’istante”

Angelo Lumelli

L’osservatore di segni deve essere veloce.
Un buon allenamento è giocare a flipper; fin che la pallina gira è un buon segno, accompagnato da suoni e lucine.
Molti santi filosofi l’hanno capita per tempo, allungando il gioco oltre ogni termine.
Ogni tanto qualcuno, sventurato, prende di mira un segno, per venirne a capo.
In quell’istante il gioco si ferma.
Il segno che è stato preso di mira si volta con aria calma e interrogativa, al punto che l’osservatore comincia a guardare se stesso, a cominciare dalla punta delle scarpe.
Un segno fermo è una sentenza. Continua a leggere

Gennaro Vallifuoco, “Immaginario”

Il Palazzo delle Arti di Napoli, che dal 2005 ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella di Via dei Mille, ospita la grande personale del poliedrico artista Gennaro Vallifuoco, dal titolo “Immaginario”, curata da Augusto Ozzella.

La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Cosmoart e curata da Augusto Ozzella, nasce dalla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e all’Istruzione e alla Scuola del Comune di Napoli e vanta il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, con un comitato scientifico composto da autentiche autorità nel campo della letteratura e dell’editoria, tra cui l’autore Roberto De Simone, Giuseppe Gaeta (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli), Mauro Bersani (Editor dei Classici Einaudi), Massimo Rossi Ruben, Martina Campese e Davide Caramagna per l’apparato critico.

Il progetto. L’esposizione costituisce per Vallifuoco la sintesi di 25 anni di attività e l’avvio di un nuovo percorso che condurrà l’artista avellinese ad esplorare – nell’arco del prossimo quinquennio – nuove progettualità e cicli di collaborazioni che interesseranno la produzione di lavori per l’illustrazione nel campo dell’editoria, assetti ed allestimenti scenografiche per il teatro, lo studio e la progettazione visual-decorativa per edifici ed opere pubbliche destinati alla fruizione collettiva. Continua a leggere