Due inediti di Iole Toini

Iole Toini

Un Oh basterebbe

Dopo la prima curva, all’ingresso del sentiero,
punture gialle di fiori mi svegliano.
Il becco della terra si schiude. Ciuffi d’erba
guizzano come pesci intorno ai sassi. I sassi
zigzagano fra cespugli di pino mugo e
rododendri. I piedi sono cavalieri in groppa al
verde.

In alto, gruppi di gracchi – indocili come tutto in
questo luogo – si allungano in vasche d’aria.
Nessuno è solo qui; tutto gorgheggia in
un persempreamore.

Senza l’ingombro di pensieri ogni cosa è
rivelata.
Ma sono i tentacoli di una lumaca che
squittiscono da un muretto a secco a esplodere
piena la gioia che si infilza in ogni punto visibile
e non visibile.

La bocca inghiotte ed è inghiottita – dentro
le asole dei larici, nei ronfi dei
gufi, nei trisavoli dei ceppi dei pini.
È vero quindi, si può toccare Dio e la sua
altitudine.

Da sopra la testa, i massi più grandi tengono
d’occhio ogni cosa con un mirino tanto potente
quanto – forse – scarico di miccia.

La fiamma della cima è ancora lontana e io
arranco dicendole vuoi essere mia amica?

Qui niente è complesso, tutto fonde in sé e in
altro da sé travasa; e la luce e i fili d’erba e me
siamo sui bastioni a chiamare, a larghe braccia:
avanti! Continua a leggere

Nanni Cagnone, “Accoglimento”

Nanni Cagnone

Amor conduce
silenzioso dono,
che per riuscire
dev’essere paziente,
a capo scoperto
inoltrarsi nel tacito
nel folto e venerare
le lacrime,
devotamente figlio
d’ogni almanaccare,
finché non farà notte
su un popolo d’ombre.

**

Quando
s’abbassa il giorno,
si può dirlo ancora tale
o in verità si tratta
d’un esonerante dolore,
non esser piú entro la cosa
ma decano oltreconfine,
in regioni smemorate
o nel rimpianto?

Diversità minima nel cielo
fu sempre turbamento—
ricordo una donna di Tebe
confusa da vicende di nuvole,
smarrito anche il suo nome.

**

Indimenticati
torbidi addii,
quante volte sollievo
e quante mancamento.
Il guscio delle cose
desolato, vuoto,
dice revocabile
il progresso
verso cose ultime,
intendo necessarie.

Férmati
all’intatto sorriso
precedente, nel vuoto
ricambialo, se puoi. Continua a leggere

Addio a Anne Stevenson

Anne Stevenson

Solo qualche giorno fa avevamo pubblicato alcune poesie della poetessa Anne Stevenson senza sapere che ci stava per lasciare. Nata nel 1933 si è spenta il 14 settembre 2020, a 87 anni.

Anne Stevenson nata a Cambridge, in Gran Bretagna, aveva sei mesi quando i genitori, americani, ritornarono negli Stati Uniti. Crebbe e studiò prima nel New England, dove il padre insegnava filosofia a Harvard e Yale, poi a Ann Arbor, nel Michigan. In America studiò musica, pianoforte e violoncello, e letteratura europea. Sembrava avviata a una carriera concertistica ma, ancora molto giovane, iniziò ad avere seri problemi all’udito. Si dedicò allora completamente alla poesia. Dopo una serie di spostamenti tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna (ha risieduto in Inghilterra, Scozia e Galles), si è infine stabilita definitivamente in Inghilterra, a Durham, assieme al marito Peter Lucas.

È autrice di più di venti raccolte di poesia, le più recenti sono “Poems 1955-2005” (2005), “Stone Milk” (2007) e “Astonishment” (2012), tutte pubblicate da Bloodaxe, e di libri di saggi e critica letteraria che includono una biografia della poetessa Americana sua coetanea Sylvia Plath, Bitter Fame: “A Life of Sylvia Plath” (1989), un notevole studio critico dell’opera di Elizabeth Bishop, Five Looks at Elizabeth Bishop (Bloodaxe Books, 2006) e “About Poems and how poems are not about” (2017), basato su una serie di conferenze da lei tenute alla Newcastle University.

Ha vinto numerosi premi, in America e in Inghilterra, tra i quali nel 2002 il Northern Rock Foundation Writer’s Award e nel 2007 il Lannan Lifetime Achievement Award for Poetry e il Poetry Foundation’s Neglected Masters Award. Nel 2008, la Library of America ha pubblicato Anne Stevenson: Selected Poems, a cura di Andrew Motion, l’allora Poeta Laureato del Regno Unito, nell’ambito di una serie dedicata alle maggiori figure della poesia americana.

Una selezione di sue poesie, tradotte in italiano e curate da Carla Buranello, è stata pubblicata nel 2018, in edizione bilingue, da Interno Poesia Editore, con il titolo Le vie delle parole.

Il suo ultimo libro, “Completing the Circle”, è appena uscito in Inghilterra. Continua a leggere