Giovanni Agnoloni presenta a Roma “Sentieri di Notte”

Appuntamento

Giovanni Agnoloni – Sentieri di Notte (Galaad Edizioni 2012, Collana Larix, pagine 230, euro 12)

In uscita il 26 ottobre 2012

Presentazione a Roma venerdì 26 ottobre alle 18,00 al Centro Culturale Elsa Morante (in Piazzale Elsa Morante), in occasione della NeXT-Fest, il festival del movimento connettivista, con la partecipazione di Giovanni Agnoloni e dello scrittore Francesco Verso, Premio Urania 2008. Continua a leggere

Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve”

Anticipazione editoriale

Esce il 23 ottobre 2012 il nuovo romanzo di Mariapia Veladiano “Il tempo è un dio breve” Edizioni Einaudi Stile Libero Big (€ 17,00).

«La luna appariva ogni tanto da dietro una cortina spessa di nuvole scure, come se non sapesse che partito prendere di fronte a quei due amanti silenziosi come tra le navate di una chiesa. Si trattava di non svegliare nessuno: il silenzio era cosí assoluto che anche un sussurro sarebbe sembrato un grido. E d’altro canto non c’era niente da dire. Venivamo entrambi da mondi pieni di parole che non ci avevano salvato dal dolore e dalla paura e in quell’amore muto soffocato sotto il piumone strappato dal letto cercavamo una conferma alla promessa, nata col mondo, che l’amore non finisce, che la morte non è l’ultima parola».

Mariapia Veladiano, Il tempo è un dio breve

VEDI QUI SOTTO IL VIDEO DELL’INTERVISTA A MARIAPIA VELADIANO su “La vita accanto” di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/10/veladiano-poesia.mp4

Sloterdiijk, “Stato di morte apparente”

Nello scaffale Peter Sloterdiijk
“Stato di morte apparente”
Raffaello Cortina Editore 2011 (euro 10,00)
a cura di Luigia Sorrentino

“L’ascesi 2.0 di Sloterdijk: salviamoci da questo brodo socialtecnologico con una sana epoché”

di Laura Cervellione

Paragonare agli idola di baconiana memoria le chiassose tribù e sottotribù telematiche che pullulano nella nostra modernità 2.0 potrebbe suonare scontato, se non addirittura reazionario. Eppure, se presa con il grano salis che ci vuole, è quasi liberatoria l’ultima provocazione di Peter Sloterdijk, il filosofo teutonico di Karlsruhe. Erede “clandestino” della Teoria Critica, protagonista, con Habermas, di una querelle attorno alle biotecnologie, da sempre avvezzo ai controcorrentismi, irridente verso certa cultura universitaria autoreferenziale, uno dei filosofi meno ingessati e più sfrontatamente mediatici degli ultimi tempi (tanto da arrivare a condurre un programma tv filosofico su ZDF), ecco che adesso se ne esce proponendoci un anacronistico riflusso in un cantuccio di pacato stoicismo. Continua a leggere

Sloterdijk, “La mano che prende la mano che dà”

Nello scaffale: Peter Sloterdijk
“La mano che prende la mano che dà”
Raffaello Cortina Editore 2012 (euro11,00)
a cura di Luigia Sorrentino

Peter Sloterdijk, il filosofo antitasse
di Laura Cervellione

Perché la filosofia non può parlare di tasse? Soprattutto quando il fisco diventa una selva oscura, il filosofo avrebbe buon diritto di accendervi un po’ di lumi. Così rivendica Peter Sloterdijk in alcuni interventi sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung, andati a comporre un volumetto polemico, La mano che prende e la mano che dà. Una mano che tormenta il teutonico di Karlsruhe, tanto da convincersi che non è l’Essere, né il Tempo, ma sono le Tasse l’assillo più orizzontale del pianeta. Giacciono lì, nella loro datità, senza che nessuno le abbia mai decentemente giustificate. Continua a leggere

Emanuele Severino, “Cose” e “tecnica”

Appuntamento

Sabato15 Settembre 2012 alle 18.00 al Festival di Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, lezione magistrale di Emanuele Severino “Cose” e “tecnica” (Modena, Piazza Grande).

Emanuele Severino indica il senso autentico ed estremamente complesso che la tecnica possiede al di là delle diverse e contrapposte interpretazioni che ne vengono date dalla cultura occidentale. “La tecnica del nostro tempo è la forma più radicale della Téchne”  parola dell’antica lingua greca. Secondo Severino non è possibile comprendere il senso autentico della “tecnica” guidata dalla scienza moderna, se non si risale al più autentico pensiero dell’Occidente, la filosofia greca. E se insieme, non si è in grado di scorgere la profonda unità che lega la tecnica al pensiero filosofico degli ultimi due secoli. Continua a leggere