Nadia Campana, “Visione postuma”

E’ appena uscito con l’editore Walter Raffaelli  tutta l’opera di Nadia Campana. Un cofanetto in due volumi  dal titolo “Verso la mente/Visione postuma”, a cura da Giovanni Turci, Milo De Angelis ed Emi Rebuffetti.

Sono importanti questi saggi per comprendere la figura e l’opera di Nadia Campana. E sono tutti percorsi dalla passione per la vita e per la letteratura. Alcuni poi (in particolare quelli sulla Cvetaeva) hanno venature biografiche di impressionante profezia, come se l’autrice avesse scelto questo tipo di scrittura per svelare la parte più segreta di se stessa e il destino che da lì a poco si sarebbe compiuto. (Milo De Angelis) Continua a leggere

CodiceinVerso, di Alessandra Paradisi

alessandra_paradisiCodiceinVerso, (Editori Riuniti, 2008) evoca, fin dal titolo, combinazioni di parole scelte dall’autrice: versi liberi e endecasillabi, che si presentano sulla pagina, improvvisiamente, come il sorriso del Gatto di Alice guidata in discese e risalite, nelle “Avventure del Paese delle meraviglie“.

Il racconto poetico di Alessandra Paradisi è pieno di allusioni a personaggi e avvenimenti propri del libro di Lewis Carroll, alcuni dei quali vengono volutamente riproposti in esergo, a dividere un’ipotetica sezione dall’altra, con frasi come quella pronunciata dalla duchessa a Alice: “Non posso dirti quale sia la morale di tutto ciò, ma tra un minuto me lo ricorderò“.

Nella sua “Non-prefazione” Alessandra Paradisi ci spiega, anche con un po’ di ironia, il suo personale rapporto con la poesia, un luogo/non luogo, che “non si spiega: si ama o si rifiuta. La prefazione a una raccolta di poesie – scrive l’autrice – non ha quindi senso (se non quello di fare autorevolmente presentare l’autore ai potenziali lettori, cosa che non posso fare da me).” Continua a leggere

Davide Tartaglia, Figure dal congedo

figure_dal_congedoIntroduzione

La poesia la scrivono in troppi, la leggono in pochi e non la compra nessuno. E può anche starci, perché tra manierismi di ritorno, sperimentalismi fuori tempo massimo, più una frotta sterminata di prove imbarazzanti di dilettanti allo sbaraglio, la voglia di comprare poesia scemerebbe in chiunque. Peccato. Perché talvolta, in questo grande e avvilente marasma, vede la luce qualcosa che invece riconcilia: l’opera prima di Davide Tartaglia è una di queste piccole perle. Che sta a significare più cose: la prima, che al di là di tante categorie allotrie (le generazioni, le tematiche, le militanze, etc.) può ancora esistere – ed esiste; e tenacemente resiste – una “poesia onesta”; che questa “poesia onesta” è figlia di una grazia di stato che, con buona pace delle scuole di scrittura, soffia il suo vento dove vuole; infine, che questa grazia, nel concedersi, ancora evoca (e pretende) una sempre più profonda confidenza con la biblioteca e i suoi ospiti, nel fiume ininterrotto del grande stile. Credo siano elementi di ottimo auspicio per la nostra tradizione futura.

(Filippo Davòli) Continua a leggere

Maurizio Cucchi, “Rebus macabro”

rebus_macraboPer chi voglia approfondire la poetica di Maurizio Cucchi, si segnala la recente uscita di “Rebus macabro“, Edb Edizioni, 2014, euro 10,00. Si tratta di un libro fondamentale consegnato ai lettori da un maestro della poesia italiana contemporanea.  Il libro che ha una copertina rigorosamente nera, contiene una serie di testi scritti da Cucchi nel periodo in cui uscì “Il disperso” (1976), arricchita da due sezioni centrali composte di recente e da tre prose, “squisitamente perfide ed elegantissime, spassose, a metà  tra Walser, il Lazzarillo e Faulkner“, come evidenzia Alberto Pellegatta nell’introduzione.

La sorpresa arriva alla fine, con la ristampa dell’introvabile plaquette del 1971, “Paradossalmente e con affanno“, che anticipa le tematiche del discorso poetico che Cucchi esprimerà negli anni successivi. Il libro è arricchito dai bellissimi disegni dello scultore Alberto Ghinzani.

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