Francesco Balsamo, “Ortografia della neve”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

Francesco Balsamo. “Ortografia della neve”. incerti editori 2010

di Nadia Agustoni

La n di “incerti” in corsivo indica insieme una qualche certezza e una continuità nella qualità, non certo nella quantità. Qualità dei testi e dell’oggetto libro, dove una grafica accurata, mostra come si possa fare bene senza grandi mezzi, usando intelligenza e passione. Dunque piccoli editori di Sicilia, terra dove la cultura è anche un fare per resistere con dei progetti all’esistente. “Ortografia della neve” 2010 di Francesco Balsamo è con le parole di Vincenza Scuderi in seconda di copertina, un libro: ” dove il tempo è fermo alle invenzioni dell’elettricità e della radio, in un mondo-quaderno fatto a matita”.
Nella “pagina bianca” di Balsamo leggiamo, quasi sospendendo il respiro, quella difficoltà che è vivere e quella luce di fiocchi che riempiono i pomeriggi, i giorni, gli anni. Continua a leggere

“Il Giardino e i passi”, di Carlangelo Mauro

Nello scaffale
Carlangelo Mauro, Il Giardino e i passi, Archinto,  euro 10

Recensione di Loretto Rafanelli

Al termine della lettura de Il Giardino e i passi, ci pare quasi di conoscere la lunga fila di familiari, amici, conoscenti di Carlangelo Mauro, le tante persone che vivono nel tenero abbraccio del poeta e popolano le vie di San Paolo Bel Sito, piccolo centro del napoletano: il babbo con l‘850, Nino il nonno (che “camminava/ negli ultimi anni/ come ora mia madre/ per un accidente cerebrale”), Mariano il farmacista del paese (che “per chiudere le riunioni ci lanciava/ addosso il salammonio”), gli amici periti anzitempo, Rosanna, Andrea (col quale “ci allenavamo sull’asfalto/ il vecchio comune/ divenuto scuola media/ e per noi campetto”), l’insegnate Confetto fedele ai suoi libri ma ormai sola al lume della sera e Felicietta nella sua Continua a leggere

Giovanni Granatelli, “Versione”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

GIOVANNI GRANATELLI, Versione, MobyDick 2013
pp. 64, € 10

Recensione di Chiara De Luca
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La nuova raccolta di Giovanni Granatelli è una versione musicale della melodia del reale, una trascrizione in note di immagini, persone, situazioni e scorci naturali. Come già in Giuramento, il verso di Granatelli è essenziale, asciutto e incisivo, si muove sulla pagina con un ritmo rapido, martellante, privo di cedimenti, dalla prima all’ultima pagina. Se ci li lascia trasportare dal movimento circolare dei versi, che confluiscono l’uno nell’altro attraverso il ponte degli enjambement, richiamandosi ed echeggiandosi in riprese, alternanze e consonanze, si ha l’impressione che si tratti di un’unica poesia, che racconta una storia, quella di un mondo in cui tutto è domanda d’ascolto e la musica è ovunque, in attesa di essere trascritta, di un mondo in cui perfino “I versi dei cinghiali / venuti ad accoppiarsi / qui sotto le finestre / commentano la notte / che crepita nel bosco.”

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Fabio Ciriachi, “Le condizioni della luce”

Letture

di Andrea Carraro

Consiglio caldamente “Le condizioni della luce” (Gaffi), nuovo romanzo dello scrittore-poeta Fabio Ciriachi, per parecchi motivi. Anzitutto perché è uno dei pochissimi romanzi italiani che racconta in modo onesto e affidabile un periodo della nostra storia nazionale sovraesposto nell’immaginario collettivo ma poco o male rappresentato sia nella nostra narrativa che nel cinema: e cioè gli anni 70 (e i primi anni 80) con i suoi ideali palingenetici, con le sue derive terroristiche, con i soprassalti repressivi del potere, con le sue utopie collettive così recisamente contraddetti dai decenni successivi. Ciriachi in questo libro fa insomma i conti con la nostra storia, in uno dei momenti topici del secolo scorso, mettendo in scena dei personaggi che non sono proiezioni ideologiche dello scrittore, o macchiette da commedia, ma delle figure reali, antropologicamente e psicologicamente e socialmente credibili. Proprio come ne “L’eroe del giorno” (precedente romanzo di Ciriachi), “La Storia, quella con la s maiuscola”, non è mai una presenza didascalica e ornamentale. ma reagisce con l’esperienza dei personaggi influenzandone anche pesantemente scelte e motivazioni. Continua a leggere

Franca Mancinelli, “Pasta madre”

Nello scaffale
“Pasta madre” Franca Mancinelli, Nino Aragno Editore 2013, € 10,00 

Recensione di Chiara De Luca

In “Pasta madre” Franca Mancinelli accoglie tra le mani la materia del reale per riplasmarla nel vero volto di sé e di ciò che ci circonda. Tutto in questa raccolta è metamorfosi incessante, inesausto mutamento. Il corpo della scrittura si fluidifica a inglobare l’umano, l’animale, il vegetale, il minerale, scambiandoli, mescolandoli, lasciando che il sangue degli uni scorra nelle vene degli altri, nel reciproco esondare l’uno nell’altro attraverso vasi contigui, comunicanti, dialoganti. Continua a leggere