John Ashbery, “Autoritratto entro uno specchio convesso”

John Ashbery

Primo poeta americano a vedere da vivo la propria opera raccolta e pubblicata dalla Library of America, John Ashbery è stato riconosciuto maestro della generazione che ha esordito intorno agli anni Settanta. Nel 1975 con Autoritratto entro uno specchio convesso ha ottenuto i tre più prestigiosi premi poetici degli Stati Uniti  presentando al pubblico un canzoniere complesso ed entusiasmante, evocativo, spesso onirico, ricco di riferimenti enciclopedici e reinvenzioni continue. La raccolta più incisiva del più importante poeta americano degli ultimi Cinquant’anni viene qui presentata nella traduzione di Damiano Abeni.

AS ONE PUT DRUNK INTO THE PACKET- BOAT

I tried each thing, only some were immortal and free.
Elsewhere we are as sitting in a place where sunlight
Filters down, a little at a time,
Waiting for someone to come. Harsh words are spoken,
As the sun yellows the green of the maple tree…

So this was all, but obscurely
I felt the stirrings of new breath in the pages
Which all winter long had smelled like an old
[catalogue.
New sentences were starting up. But the summer
Was well along, not yet past the mid-point
But full and dark with the promise of that fullness,
That time when one can no longer wander away
And even the least attentive fall silent
To watch the thing that is prepared to happen.

A look of glass stops you
And you walk on shaken: was I the perceived?
Did they notice me, this time, as I am,
Or is it postponed again? The children
Still at their games, clouds that arise with a swift
Impatience in the afternoon sky, then dissipate
As limpid, dense twilight comes.
Only in that tooting of a horn
Down there, for a moment, I thought Continua a leggere

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Gli stadi parziali della poesia atto 1

Guido Mazzoni / Milo De Angelis

Venerdì 18 ottobre alle 18, al teatro Politeama di Poggibonsi, Guido Mazzoni e Milo e De Angelis: “Dialogo con la poesia”.

I due poeti entrano in dialogo per riflettere sulla poesia, sulla loro poesia, per leggerla. Continua a leggere

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Emily Dickinson (1839-1886)

Emily Dickinson

Ho sempre sentito la perdita di qualcosa-
La primissima cosa che ricordo
È una mancanza – di cosa non sapevo –
Troppo giovane perché qualcuno sospettasse

Una dolente fra i bambini
Ciò nondimeno mi aggiravo
Come chi rimpianga un regno
Essendo il solo principe cacciato-

Più vecchia, oggi, un’epoca più saggia
E più debole anche, com’è della saggezza –
Mi trovo ancora a cercare piano
I miei palazzi trafugati-

E un sospetto, come un dito
Mi sfiora la mente di tanto in tanto
Che sto cercando all’opposto
Dove si trovi il regno dei cieli –
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Interrestràre, il nuovo libro di Tiziano Fratus

Voce del verbo Interrestràre, «verbo intransitivo, crasi fra le parole incanto, terrestre, camminare e meditare. Azione che produce un sentimento di meraviglia camminando in una valle o in un luogo colmo di bellezza.»

Tiziano Fratus, il “Cercatore d’alberi”, è un poeta, la cui produzione editoriale è vasta, ricca, profonda. Nei suoi scritti e nelle sue meditazioni ha perfezionato il concetto di Homo Radix, una pratica di meditazione in natura e la disciplina della Dendrosofia. Di sé egli dice: «Abito un continente compreso fra la carta e la corteccia. La prima radice: la poesia.».

Il 26 settembre è uscito per le Edizioni Lindau il suo ultimo libro, Interrestràre. Quaderno di meditazioni, un diario intimo nel quale l’autore si racconta, segue il corso del proprio fiume e ne fa ricordo, riflessione, poesia in movimento. Il libro è dedicato al poeta William Stanley Mervin (Pulitzer per la poesia nel 2009, poeta dell’ecologia profonda) scomparso proprio nelle settimane in cui Fratus terminava di lavorare a queste pagine (15 marzo 2019). Ma sono tante le persone a lui care che lo “accompagnano nel bosco” per tentare di placare quella sete inestinguibile di “natura” e di “rinascita” che agita l’autore. Da Gary Snyder (il Poeta Laureato del Selvatico) a John Muir, da Wendell Berry a Robert Bly, da Thomas Merton ad Adriana Zarri. Ebbro di selvatichezza, di quella intraducibile wilderness che esisteva all’inizio dei tempi, quando al sesto giorno Iddio creò uomini e piante, bestie e il mondo così come poi è giunto a noi, lo spirito pulsa, e cammina nelle parole e nella nostra consapevolezza.

Tiziano Fratus

Tiziano Fratus adesso abita nella «Casa del leccio», in un piccolo paese ai piedi delle Alpi Cozie, sulle orme dei suoi antenati vissuti in quella stessa Pianura Padana. Tra boschi e montagne, porta avanti un percorso spirituale di comunione con la natura e di meditazione, di studio e scrittura. Interrestràre raccoglie i frutti di questo percorso in divenire: appunti e meditazioni che prendono spunto dalle intuizioni più varie e, come le piante, si espandono per gemmazione, si ramificano creando connessioni sempre più profonde. Continua a leggere

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Il valore della cura

Un’antologia di poesie e saggi per riflettere sul valore che ha, o dovrebbe avere la cura nella società contemporanea.

La Fondazione Sanità e Ricerca, organizzazione senza fini di lucro, ha a Roma ha un Centro per le cure palliative in cui assiste persone non autosufficienti, inguaribili e nel fine vita, sia in Hospice che a domicilio. Nel 2018 l’Hospice del Centro ‒ aperto per volontà del Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Roma – ha compiuto venti anni di attività e per questa occasione la Fondazione ha deciso di realizzare un «piccolo dizionario» per sottolineare l’importanza della cura. Quarantadue parole diverse, due per ogni lettera dell’alfabeto, affidate ad altrettanti poeti italiani contemporanei che le hanno interpretate ciascuno a loro modo. Il libro è arricchito da cinque saggi scritti da esperti delle diverse discipline coinvolte nell’iniziativa (bioetica, diritto, filosofia, linguistica, sociologia), che permettono di approfondire il concetto di cura e offrono spunti interessanti per una disamina del suo rapporto con la società contemporanea.

I contributi poetici:

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