Giampiero Mughini, Una casa romana racconta

Appuntamento

Mostra / evento alla Casa del Manzoni, 23-24 novembre 2013 (dalle ore 10.00-18.00).

Inaugurazione venerdì 22 novembre 2013 alle 17.00.

Alle 18.00 Giampiero Mughini presenterà il suo ultimo libro, “Una casa romana racconta”, Libri donne amici perduti, le tracce di una vita (Bompiani 2013). Per l’occasione saranno eccezionalmente Continua a leggere

Addio alla Szymborska, la ‘Mozart’ della poesia

Addio a Wislawa
a cura di Luigia Sorrentino

Si è spenta Wislawa Szymborska, una voce unanimamente riconosciuta tra le più significative nel panorama della letteratura mondiale del secondo Novecento.

La notizia della sua morte ha cominciato a circolare su facebook e su altri social network, intorno alle 22:00 del 1 febbraio 2012,  per poi essere confermata dall’Istituto polacco di Roma e dall’agenzia Ansa alle 22:13:51.
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Con non poca commozione riperendo questa sua riflessione sulla poesia: “Il poeta oggi è spesso scettico e diffidente… malvolentieri dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse: nella nostra epoca chiassosa è molto più facile riconoscere i propri difetti, perché sono visibili. Molto più difficile riconoscere le qualità, finché esse sono tenute nascoste.”
Wislawa Szymborska 
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Video-Intervista a Roberto Calasso

Roma, 26 marzo 2011
di Luigia Sorrentino

Ho incontrato Roberto Calasso a Roma il 17 marzo scorso, alla John Cabot University, in occasione della prima serata di Tributo a Brodskij (A Tribute to Joseph Brodsky).
Scrittori di fama internazionale come Boris Khersonsky (Russia), Mary Jo Salter (USA), Mark Strand (USA), Derek Walcott (St. Lucia), Adam Zagajewski (Polonia) e Roberto Calasso (Italia), infatti, si sono dati appuntamento in Italia,  il 17 (alla John Cabot University) e il 18 marzo (a Villa Aurelia, sede dell’American Accademy) per ricordare l’opera di poeta e prosatore di Iosif Brodskij, uno dei più importanti scrittori del Novecento. L’evento è stato reso possibile grazie al contributo di Nancy M. O’Boyle, consigliera di amministrazione dell’Accademia Americana e del Joseph Brodsky Memorial Fellowship Fund. All’evento hanno partecipato la Casa delle Letterature, il Comune di Roma, la John Cabot University e La Sapienza, Università di Roma

La conversazione con Roberto Calasso,  (autore di un work in progress di cui finora sono apparsi La rovina di Kasch  del 1983, Le nozze di Cadmo e Armonia del 1988, Ka  del 1996, K. del 2002, oltre al romanzo L’impuro folle del 1974, i saggi I quarantanove gradini  del 1991, La letteratura e gli dèi del 2001, La follia che viene dalle Ninfe del 2005, e la raccolta di risvolti Cento lettere a uno sconosciuto del 2003), partita dall’opera di Brodskij, (che definiva la poesia «l’unica assicurazione disponibile contro la volgarità del cuore umano»), è stata l’occasione per parlare anche del suo ultimo libro, L’ardore, appena uscito nelle librerie.

“L’ardore – spiega Calasso nella video-intervista – è la prima forma che hanno i personaggi centrali del mondo vedico, i veggenti. Un popolo remoto  che apparve più di tremila anni fa nel Nord dell’India. “Il Veda – spiega Calasso – possedeva un «sapere» che comprendeva in sé tutto, dai granelli di sabbia sino ai confini dell’universo. Gli uomini vedici prestavano un’attenzione adamantina alla mente che li reggeva, mai disgiunta da quell’«ardore» da cui ritenevano si fosse sviluppato il mondo.”

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/03/brodsky_24032011.flv

Tibuto a Brodskij, la letteratura davanti a ogni cosa

Due appuntamenti da non perdere.
Scrittori di fama internazionale come Roberto Calasso (Italia), Boris Khersonsky (Russia), Mary Jo Salter (USA), Mark Strand (USA), Derek Walcott (St. Lucia) e Adam Zagajewski (Polonia) saranno giovedi 17 marzo alle 19:00 alla John Cabot University (Via della Lungara, 233) e venerdi 18 alle 20:30 a Villa Aurelia, alla sede dell’American Accademy in Rome (Largo di Porta San Pancrazio) per ricordare, Iosif Brodskij, e la sua opera di poeta e prosatore “come si può supporre che vorrebbe lo scrittore stesso” . Così Roberto Calasso, che esprime, inoltre, la necessità di parlare oggi di ciò che non è stato scritto, ma che appartiene alla tradizione orale, che, secondo Calasso “è la più labile ed esposta a disgregarsi“. Due serate per parlare di qualcosa che c’era in Brodskij, ma non solo, due serate per ricordare qualcosa che “emanava da lui in nembi luminosi, spesso travolgenti, ma che non ho più ritrovato altrove, negli anni passati dalla sua morte”, come anticipa Roberto Calasso.

FARFALLA
I
Dirò: sei morta?
Con una vita di ventiquattr’ore!
Troppa amarezza
in questo scherzo del creatore.
Riesco con sforzo
a pronunciare <<vita>>
nell’unità di data
di nascita e di consunzione
fra le mie dita;
mi confonde sottrarre
una di quelle due grandezze
nello spazio di un giorno
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