Claudio Damiani, Il fico sulla fortezza

Nello scaffale, Claudio Damiani
a cura di Luigia Sorrentino

Con una nota di Emanuele Trevi

Il fico che cresce sulle rovine della fortezza, emblema e geroglifico del nuovo libro di Claudio Damiani, ha i giorni contati. Verrà qualcuno a restaurare gli spalti del diroccato maniero aristocratico, sradicando quella forma di vita abusiva, vita incurante della sua propria bellezza, capace di assentire al suo destino senza opporgli un’assurda resistenza. Dall’albero il poeta ricava l’insegnamento supremo: è possibile amare la vita senza avvelenarla con la paura della morte. E’ possibile, dunque, la felicità: quella pura e gratuita vibrazione dell’essere qui, dell’esserci ora, minuscolo filo saldamente intrecciato all’arazzo del cosmo?
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Donatella Bisutti vince il Premio Camaiore 2012

E’ la milanese Donatella Bisutti ad aggiudicarsi l’edizione 2012 del Premio Letterario Camaiore. La sua opera, ‘Rosa Alchemica’ (Crocetti) ha prevalso per soli due voti (quattordici contro dodici) su Antonella Anedda e il suo ‘Salva con nome’ (Mondadori), sia su Marco Guzzi e il suo ‘Il cuore a nudo’ (Paoline).

Applausi anche per i premi speciali a Claudio Angelini, Renzo Ricchi e Marcia Theophilo. Menzione d’onore a Roberto Malini con ‘Il silenzio dei violini’, dedicato alla difesa dei diritti umani, in particolare della popolazione rom.

Emozionante la presenza del poeta americano Billy Collins, che ha ricevuto il Premio Internazionale, salutato anche dal Console Generale degli Stati Uniti Sarah Morrison in rappresentanza dell’ambasciata Usa.

Gli altri finalisti: Giovanna Bemporad “Esercizi vecchi e nuovi” (Luca Sossella Editore), Alberto Bertoni “Il letto vuoto” (Aragno), Donatella Bisutti “Rosa alchemica” (Crocetti), Marco Guzzi “Il cuore a nudo”, (Edizioni Paoline). La premiazione si è tenuta stasera, sabato15 settembre 2012 presso la sala convegni dell’Hotel Dune di Lido di Camaiore.

 

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Claudio Damiani, video-intervista

Claudio Damiani (nella foto di Dino Ignani), è insegnante e poeta. E’ nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo ma vive a Roma dall’infanzia. Luigia Sorrentino lo ha incontrato in occasione del Festival Internazionale di Roma “Letterature”, nell’unica serata dedicata ai poeti, il 22 maggio 2012. Damiani, in questa intervista rilasciata a Luigia Sorrentino, interrogato su Orfeo – il poeta per eccellenza – dice di essere anche lui molto vicino a quel ragazzo che ha perduto la sua Euredice e che finisce la sua vita dilaniato, “fatto a pezzi” dalle baccanti, e magiato da tutti. Un mito sempre molto attuale – dice Damiani che dimostra che la poesia appartiene a chiunque. E, a tal proposito, cita Alda Merini: “la poesia è un corpo universale”. I poeti più vicini a Claudio Damiani? Gli Antichi Maestri: Petrarca, Pascoli, i poeti latini, dell’età d’oro, e i poeti della tradizione orientale. “Vicini più di quelli contemporanei aggiunge Damiani, perché “la poesia tocca corde profonde. Può anche parlare di attualità, ma deve il poeta deve rendere l’attualità emblematica.”

Video intervista e montaggio di Luigia Sorrentino

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/06/claudio-daminani.mp4

Nella collana Meridiani le opere di Claudio Magris

Anticipazione editoriale
a cura di Luigia Sorrentino

Sarà in libreria dal 24 aprile 2012 CLAUDIO MAGRIS, OPERE, VOLUME PRIMO.

IL LIBRO

Due Meridiani raccoglieranno un’ampia selezione dell’opera di Magris: il primo, che presenta le sue opere fino al 1995, si apre con i due saggi che hanno inaugurato la sua carriera di studioso capace di diffondere in Italia la conoscenza della cultura mitteleuropea e della civiltà ebraico-orientale, Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna (1963) e Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (1971). Continua a leggere

Claudio Magris, ‘…pure le montagne e i mari nascono e muoiono’

Il 10 aprile 1939 nasce a Trieste Claudio Magris: “Il tempo della geografia è anch’esso rettilineo al pari di quello storico, perché pure le montagne e i mari nascono e muoiono, ma è così grande che s’incurva, come una retta tracciata sulla superficie della terra, e stabilisce un diverso rapporto con lo spazio; i luoghi sono gomitoli del tempo che si è avvolto su se stesso. Scrivere è sdipanare questi fili, disfare come Penelope il tessuto della Storia.” […]

da: Microcosmi

 Nella foto Claudio Magris fotografato da Danilo De Marco.