A “Notti d’autore”, Emanuele Severino

Si chiude con un’intervista al grande filosofo Emanuele Severino in onda il 27 giugno 2013 alle 0.30 su Rai Radio 1, il primo ciclo di “Notti d’autore, Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo” il programma ideato e condotto da Luigia Sorrentino.

Emanuele Severino è nato a Brescia il 26 febbraio del 1929. La sua opera filosofica, vastissima, è raccolta in una sessantina di volumi. L’ultimo lavoro pubblicato nel 2013, “Intorno al senso del nulla”, ritorna ad una riflessione importante attorno alla quale ha ruotato tutto il suo pensiero filosofico, a partire dalla sua prima opera, “La struttura originaria” del 1958, fino a “La morte e la terra”, del 2011. E’ forse l’ultimo vero filosofo, perché parla una lingua incontaminata che esprime anche una certa durezza che non abbassa la fronte davanti a niente e nessuno pur di salvare il linguaggio della filosofia. Prendendo in prestito una sua espressione si può affermare che per Emanuele Severino la lingua è “come una nave porta con sé le alghe che le si sono attaccate alla chiglia.”

L’AUDIO CON L’INTERVISTA A EMANUELE SEVERINO di Luigia Sorrentino


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Lader de Diu (Quando Dio canta)

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

Franco Loi, Lader de Diu (Quando Dio canta), Giuliano Ladolfi Editore (2013)

“Come abbiamo bisogno di Dio! come siamo lontani!”: questo il tormento dell’uomo e del poeta, questa è la meta della sua “quete”, questa è l’angoscia di una vita e di una condizione. I versi di Franco Loi sono religiosi nel senso più profondo del concetto: Dio si trova insito nel suo intero essere, nel suo pensare, nel suo agire, nel suo amare; per lui è l’Alfa e l’Omega, è la gioia e il tormento, è presenza e assenza, è voce ed è silenzio, è realtà e sogno, è verità e assurdità; Egli è vivo e operante nel rapporto con il mondo.

Giuliano Ladolfi

Come scrive Giuliano Ladolfi nella introduzione al libro , i versi di di Franco Loi sono “religiosi nel senso più profondo del termine”. E aggiunge: “In questi versi si avverte l’atmosfera dei Salmi , ricreata in un modo assolutamente originale: c’è lo spirito della parola di Dio, non un vezzo letterario; si sente l’identico vigore della preghiera, che spinge a interrogarci, a mettere a nudo le nostre debolezze, a fare i conti con i nostri problemi.”

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L’esperienza della poesia & video

L’esperienza della poesia è un cammino che l’essere umano, senza distinzioni di genere, compie poco alla volta, uscendo dal torpore della propria condizione umana fino ad oltrepassare il confine che quella condizione determina. La poesia, quel grumo di parole che si forma sulla pagina, pone da sempre la stessa domanda: “Dove mi trovo?” “Qual è il mio posto nel mondo?” La poesia pone la domanda e cerca la risposta a quella domanda. E così facendo costruisce un ponte che allontana o avvicina alla risposta. Allontanandosi o avvicinandosi a quella domanda e quella risposta – nella tradizione biblica è Dio che pone ad Adamo la domanda: “Dove sei? Dove ti trovi?”- la poesia instaura un rapporto sacro con il piccolo mondo che all’uomo è stato affidato.

Papa Francesco ha dichiarato recentemente che il poeta che gli è più caro è Holderlin che trascorse gli ultimi 36 anni della sua vita rinchiuso in una torre, isolato dal mondo. Prova tenerezza Papa Francesco per questo poeta che non sapeva dove andare, ma che nella sua poesia ha racchiuso, forse più di ogni altro poeta, l’autentica visione dell’essere al mondo, una visione spirituale e religiosa al tempo stesso, che oltrepassa l’isolamento della condizione umana, al di là del confine di ogni tempo. (di Luigia Sorrentino)

IL VIDEO-SERVIZIO DI LUIGIA SORRENTINO

Immagine anteprima YouTube

Domenico Ingenito, “Per camminare rapidi sulle acque”

Nello scaffale, Domenico Arturo Ingenito
a cura di Luigia Sorrentino

Se ancora sappiamo dell’umano essere amici”
A sua água era antiga
Herberto Helder

dalla Prefazione di Tommaso di Dio

Un’alta, perpetua ansia di rinnovamento pervade la raccolta d’esordio di Domenico Arturo Ingenito. Per camminare rapidi sulle acque, fin dalle prime pagine, intende trovare le parole esatte per dire addio al secolo appena trascorso e alla tanta sua poesia che ha intravisto esclusivamente nel negativo della parola e nell’agonia di ogni significato la possibilità della propria esistenza. Al lettore – e forse ancor di più al lettore futuro – saranno date le condizioni per verificare quanto l’impeto di questi versi sia un segnale fondato e fecondo o sia una traccia perduta, un tentativo non sorretto da un’istanza storica comune.

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Darwin day, la religione nell’evoluzione e dell’evoluzione

Appuntamento

Sabato 16 febbraio 2013, alle 16:00 nella Sala Conferenze del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” Università Roma Tre, si terrà il convegno Darwin Day, La religione nell’evoluzione – L’evoluzione della religione, a cura del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo.

I rapporti fra scienza e fede a partire dal travaglio intellettuale di Darwin sin dall’inizio della formulazione delle sue teorie sull’evoluzione, ma anche un approfondimento sull’evoluzione della religione, con interventi di neuroscienziati, filosofi, psicologi cognitivi, paleoantropologi e archeologi. Continua a leggere