Adam Zagajewski, “Dalla vita degli oggetti” & video

Nello scaffale, Adam Zagajewski
a cura di Luigia Sorrentino


Sarà in libreria il 6 giugno 2012 la prima raccolta di poesie in lingua italiana di Adam Zagajewski (nella foto di Stefano Strezzabosco) poeta e scrittore di fama internazionale, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Dalla vita degli oggetti  (Biblioteca Adelphi) per la traduzione italiana di  Krystyna Jaworski, è  un’opera poetica che riflette la fase più alta e matura della produzione di Zagajewski. Nelle poesie il poeta mette a confronto il mondo della Natura e della Storia cogliendo tutte le contraddizioni della condizione umana: “La pelle levigata degli oggetti è tesa come una tenda del circo; siamo come palpebre, dicono le cose; sfioriamo l’occhio e l’aria, l’oscurità; e la luce, l’India e l’Europa; e all’improvviso sono io a parlare: cose, sapete cos’è la sofferenza?” […]  Zagajewski cattura l’istante in cui l’esperienza del dolore si fonde alla bellezza. Ed in quel preciso punto, l’aura del divino si manifesta anche nella realtà più misera. Continua a leggere

Alberto Casadei, “Sulla poesia europea”

LA POESIA EUROPEA, TRA BIOLOGIA E CULTURA
di Alberto Casadei

La domanda più ricorrente riguardo alla letteratura europea è se esista e, se sì, su quali basi. La questione, da un punto di vista strettamente letterario, è indubbia. Come hanno ricordato tanti studiosi sulla scorta del modello della goethiana Weltliteratur, e da ultimo, con esempi concreti, George Steiner nel suo discorso Una certa idea di Europa (Garzanti), le radici di tutte le letterature occidentali moderne risalgono al minimo comun denominatore della cultura greca, l’unica capace di sopravvivere a una catastrofe politica e militare, improntando di sé quella romana (come già affermò Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit”). Lo sviluppo ulteriore fu sancito dall’espansione nell’ambito della cultura alta del sermo humilis biblico-evangelico, con le straordinarie sintesi di Paolo, Agostino e poi di Tommaso, riprese e portate a un primo compimento epico-teologico dal Dante della Commedia. Continua a leggere

Czeslaw Milosz, “Trattato poetico”

Tra l’inverno del 1955 e la primavera del 1956 Czesław Miłosz dà corpo alla sua originale concezione della poesia in una vera e propria sfida letteraria: un grande poema che, eludendo le cornici di genere e arricchendosi di elementi prosaici o colloquiali, mescolando citazioni eterogenee, imitazioni letterarie, valutazioni critiche ed e­nun­ciati filosofici, delinea un vasto affresco storico-culturale del Novecento polacco, tassello imprescindibile della storia europea. Un affresco che si compone di quattro parti, evocative di altrettanti scenari: il mondo della belle époque nella Cracovia di inizio secolo; la vita politica e artistica di Varsavia tra le due guerre, con ampie digressioni sui poeti del tempo; le devastazioni della seconda guerra mondiale e gli orrori dell’occupazione nazista, con la ri­vendicazione di una poesia capace di giudizio etico; la Natura e in particolare l’am­bien­te degli Stati Uniti, in cui Miłosz, dopo a­ver contemplato l’abisso in cui sono precipitate le culture europee, individua la dimensione ideale per trovare serenità ed e­quilibrio, senza peraltro sottrarsi al dovere di condividere con i fratelli polacchi le questioni cruciali del XX secolo. Continua a leggere

A Helsinki una mostra sul futurismo

Ben 160 opere tra pitture, collage, disegni, sculture, arredi, scenografie, fotografie e manifesti
programmatici saranno esposti in una mostra sul futurismo a Helsinki  oragnizzata dal Museo EMMA (Espoo Museoum of Modern Art) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki dal 2 marzo al 10 giugno prossimi, per la manifestazione ‘Helsinki World Design Capital 2012′.

La mostra rappresenta i principali passaggi storici ed estetici del movimento futurista, dalla nascita nell’anno 1909 al 1944, e costituisce la piu’ ampia retrospettiva sul Futurismo italiano mai realizzata prima in Finlandia. Espone 51 artisti, ripercorrendo le principali mostre cui presero parte in Italia e in Europa, da Les peintres futuristes italiens (Parigi 1912) alle Biennali degli anni venti, a Enrico Prampolini et les aeropeintres futuristes italiens (Parigi, 1932) all’unica itinerante in Scandinavia (‘Il Novecento italiano’, Helsinki – Stoccolma – Oslo, 1931-32) e confronta in particolare gli sviluppi rispettivamente filo-fascisti e filo-bolscevichi del movimento futurista italiano e dei gruppi futuristi russi dal primo dopoguerra. Continua a leggere

Umberto Eco, nuovo riconoscimento internazionale

Nuovo riconoscimento internazionale per lo scrittore e filosofo Umberto Eco, che da poco ha compiuto 80 anni. L’autore de ‘Il nome della rosa”, di cui è uscita con Bompiani l’edizione riveduta e corretta, è stato insignito della Medaglia della Pace. E’ stata la città olandese di Nimega a tributare questo omaggio a Eco, che riceverà l’importante riconoscimento il 7 maggio 2012 durante una solenne cerimonia con la seguente motivazione:  “Il solo scrittore italiano moderno che ha influito notevolmente sulla letteratura europea”. Continua a leggere