Il libro nasce come approfondimento della mia tesi di laurea, che era già un commento a un nucleo di poesie della raccolta Somiglianze, discussa all’Università di Ginevra il 13 febbraio 2013, davanti al prof. Roberto Leporatti (direttore di tesi) e a Francesca Latini (giurata d’esame).
Sin dal liceo ero affascinato dalla poesia; amavo particolarmente Dante, Ariosto, Parini, D’Annunzio, Verlaine e Apollinaire. Ho scoperto De Angelis – assieme a molti altri – il primo anno di università, durante un seminario tenuto da un altro poeta, Fabio Pusterla. Dopo aver letto la poesia Due nelle forze, colpito dalla forza e dal lato enigmatico di quel tipo di poesia, “piana a intendere” sul piano morfologico, ambigua su quello sintattico, criptico su quello semantico, scelsi di lavorare su De Angelis, per il mio lavoro seminariale. Continua a leggere
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Elisabetta Motta, “La cosa inaudita”
Un itinerario poetico e religioso negli scritti di Davide Rondoni” di Elisabetta Motta (Subway Edizioni, 2014).
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Attingendo da testi poetici, articoli e saggi di Davide Rondoni, Elisabetta Motta accompagna il lettore in un itinerario di conoscenza di una delle vosi più significative e singolari del panorama letterario contemporaneo. La sua ricca produzione, che vive nella tensione e nella sostanziale coincidenza della genesi del gesto poetico, artistico e drammatico, prende corpo in una scrittura che è frutto dell’esperienza e nasce sempre dall’incontro con la realtà. Consapevole che la crisi dell’uomo contemporaneo non è tanto una crisi di fede, ma di speranza, e che questa parola oggi più che mai suona come inaudita , egli osa riproporla, sottolineando la necessità che essa si radichi nell’azione della grazia. Continua a leggere
Fabio Pusterla, “Argéman”
Argéman: sono le lingue di neve perenni annidate in certi anfratti di montagna.
Iris argeman è anche un fiore purpureo del deserto.
Nahal Argeman è un villaggio della Palestina, che dalle alture guarda il Giordano. Intorno, terra bruciata, muri che chiudono territori feriti.
Sono richiami lontanissimi, neve alpina e sabbia orientale, passaggi stringenti.
La voce del poeta viaggia a ritroso, contro la corrente, verso la sorgente, per reinventare il suo dovere di memoria; perché nel dialogo profondo e muto tra la poesia e i suoi lettori, ha ricordato Pustrela quando ha ricevuto il Premio Napoli, in questo riconoscersi uguali davanti al mistero della bellezza, risiede forse la nostra estrema possibilità di strapparci alla pura biologia, alla pura causalità, alle forze cieche. Continua a leggere
Mariagiorgia Ulbar, “Gli eroi sono eroi”
Un senso di perenne movimento, con i piedi pesanti, con la mappa, tra morti sotto terra e steli stese, per spiagge di lamiere e tubi, sotto dighe che tolgono il respiro, o là dove la pioggia allaga “e non si è più in grado di trovare / il punto in cui finisce l’acqua / del mare e dall’aria si divide”. Dove non c’è più modo di “sapere / se è bonaccia o burrasca in queste ore”.
Un senso d’emergenza: dobbiamo forse “mettere in un sacchetto il nostro oro / se dovesse servirci all’improvviso / per mangiare, lasciare un posto troppo buio, / salvarti da qualcuno, passare le frontiere nottetempo”.
Camminando su un terreno noto, ma pieno di sprofondamenti, cuniculi, buchi, vediamo fiumi scomparire e poi riaffiorare, sentiamo invocare un tu che è scomparso e ora occupa uno spazio molto più grande di quello che compete ai vivi.
È forse “un uomo che si incontra nel minuto / di una svolta, / poggiato con la schiena a una colonna, / che porta negli occhiali il tempo grande / dei libri, delle pietre, delle piante, / che mangia miele così come mangia chiodi”. Continua a leggere
Trevigliopoesia 2014
Dal 23 al 25 maggio 2014 torna il festival di poesia e videopoesia della bassa bergamasca, Trevigliosopesia, con ospiti di spicco e la consueta cornice di performance.
Per l’ottavo anno, la primavera porta con sé Trevigliopoesia (www.trevigliopoesia.it), festival di poesia e videopoesia ideato dall’associazione culturale Nuvole in Viaggio e organizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del comune di Treviglio (Bg). La manifestazione si svolge dal 23 al 25 maggio e torna a indagare con forza sulla parola poetica, senza dimenticarsi delle sue contaminazioni audiovisive. Continua a leggere