Paolo Valesio apre il ciclo “Officina della poesia”

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A Bologna, martedì 20 ottobre 2015 alle ore 18.00, presso la Libreria Coop Zanichelli (Piazza Galvani 1/), si apre il ciclo “Officina della Poesia” con la presentazione di “Storie del Testimone e dell’Idiota”, poesie inedite di Paolo Valesio.

La plaquette, con un’incisione inedita di Riccardo Piccardoni, è pubblicata a tiratura limitata e rilegatura a mano dall’Associazione Culturale La Luna, nata in territorio marchigiano e che ha già pubblicato, fra altri, testi di Eugenio de Signoribus, Yves
Bonnefoy, Wislawa Szymborska, Alessandro Parronchi, Carlo Volponi, Giovanni Giudici, Mario Luzi e Carlo Bo.

Il programma degli incontri, è a cura di Alberto Bertoni, Pier Damiano Ori e Paolo Valesio.

Silvio Raffo, “La vita irreale”

 
silvio_raffoIl teatro del mondo qualche volta
mi commuove – m’incanta la sua scena

“I poeti della generazione di Silvio Raffo hanno scritto molto in questi anni, si sono mostrati intelligenti, “aggiornati”, (forse troppo), colti. Ma si contano sulle dita di una mano […] quelli che ci rimangono impressi, che ci stampano a forza qualche verso nella memoria […] Metterei Silvio Raffo tra questi pochissimi.”
Maria Luisa Spaziani

“Ciò che specialmente mi attrae è quella pienezza di adesione ai momenti, ai particolari della circostanza quasi con un eccesso d’ansia… un discorso teso e carico, che profitta di tutti i segni che il visibile, il sensibile, il causale mettono sulla sua strada, con un totale affidamento al senso di ciò che accade e si manifesta.”
Mario Luzi Continua a leggere

Fabrizio Dell’Aglio, “Colori e altri colori”

fabrizio_aglioCon uno scritto di Paolo Lagazzi

“Rispetto al cammino che ho cercato di raccontare, Colori e altri colori ci si offre come un dono, a suo modo, sorprendente. Nulla di ciò che l’autore ha visto, vissuto, intuito e scritto negli anni è rinnegato: specialmente la sezione finale delle Dediche dispiega ancora un’acuta, graffiante consapevolezza dell’irrealtà generale, dell’assenza di fondamenti in un mondo in cui il tempo è morto e lo spazio “pare zoppo”, della miseria in cui la poesia annaspa. (Tra i testi offerti a poeti o ad artisti con cui Dall’Aglio intrattiene dei rapporti speciali spicca quello, di un lancinante pathos tragico, per l’indimenticabile Gianfranco Palmery.) Eppure il libro ci trasporta, nel suo insieme, oltre questa amarezza. Abbandonandosi subito al bisogno di risalire alle proprie origini, di ritrovare la sua casa antica fasciata di verde muschio, le impronte nei campi, le voci conosciute, e in esse i segni di un’età ancora intatta, di una verità piccola e immensa, il poeta apre la propria voce a vibrazioni delicatissime, a una freschezza inedita di riverberi, scintille, cromie…

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L’albero della Poesia e della Filosofia

palazzina-libertyAPPUNTAMENTO
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Casa della Poesia

Palazzina Liberty

Largo Marinai d’Italia, 1 – Milano

 

giovedì 11 dicembre

ore 21.00

 

Presentazione della rassegna

L’albero della Poesia e della Filosofia

– dalle radici ai semi –

Senago e Rho, 2010-2015 Continua a leggere

Davide Tartaglia, Figure dal congedo

figure_dal_congedoIntroduzione

La poesia la scrivono in troppi, la leggono in pochi e non la compra nessuno. E può anche starci, perché tra manierismi di ritorno, sperimentalismi fuori tempo massimo, più una frotta sterminata di prove imbarazzanti di dilettanti allo sbaraglio, la voglia di comprare poesia scemerebbe in chiunque. Peccato. Perché talvolta, in questo grande e avvilente marasma, vede la luce qualcosa che invece riconcilia: l’opera prima di Davide Tartaglia è una di queste piccole perle. Che sta a significare più cose: la prima, che al di là di tante categorie allotrie (le generazioni, le tematiche, le militanze, etc.) può ancora esistere – ed esiste; e tenacemente resiste – una “poesia onesta”; che questa “poesia onesta” è figlia di una grazia di stato che, con buona pace delle scuole di scrittura, soffia il suo vento dove vuole; infine, che questa grazia, nel concedersi, ancora evoca (e pretende) una sempre più profonda confidenza con la biblioteca e i suoi ospiti, nel fiume ininterrotto del grande stile. Credo siano elementi di ottimo auspicio per la nostra tradizione futura.

(Filippo Davòli) Continua a leggere