Patrick Williamson & Chi Trung

 

milanoaprile[1]Giovedì 30 aprile, alle ore 21.00, la Casa della Poesia di Milano ospita e propone una serata di Poesia Internazionale a cura di Amos Mattio (Segretario della Casa) e di Alessandro Canzian (titolare della Samuele Editore). Due autori diversi sia per tono poetico sia per provenienza geografica: Patrick Williamson, autore inglese ma residente da molti anni in Francia, in Italia ha pubblicato due volumi (Nel santuario, Samuele Editore 2012, prefazione di Anne Talvaz, e Beneficato, Samuele Editore 2015, prefazione di Guido Cupani). Williamson, nello specifico nel suo ultimo volume apparso in Italia, propone una raccolta che è dichiaratamente una raccolta di poesie trovate. La dichiarazione fa parte del gioco. Il testo di partenza è Humboldt’s Gift (Il dono di Humboldt), il noto romanzo di Saul Bellow. Gifted (Beneficato) è già un riferimento all’autore, oltre che all’opera: trovare poesie significa, in un certo senso, ricevere un dono ed esserne beneficato. Beneficato è uno stralunato viaggio ultramondano in cui distacco e partecipazione, assoluto e quotidiano convivono (dalla prefazione di Guido Cupani). Autore più volte apparso in territorio nostrano è risultato finalista al Premio Camaiore Internazionale nel 2013 e gli è stata assegnata una menzione speciale al Premio Gozzano 2014.
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Un murale per Alda Merini

alda-merini 

Sabato 21 marzo dalle ore 17

LA BRIGADA OLINDA  e IL TEATRO DELLE DONNE

in occasione dell’anniversario della nascita della poetessa Alda Merini, 21 marzo 1931,  dipingeranno, sulle mura all’internodell’Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini,  un murale della sua poesia

Le sfide, le folgorazioni e le pagine più struggenti della grande poetessa italiana. La lirica, le improvvisazioni, gli aforismi, i poemi in prosa. E poi il manicomio, la sua Milano, le battaglie combattute, le guerre vinte. Ma soprattutto l’amore, da dare e ricevere, e la tormentata ricerca di libertà. Da Vuoto d’amore a Superba è la notte, una collana in 16 uscite, curata da Nicola Crocetti, per celebrare il mito della poetessa, della scrittrice, della donna forte, vera, capace di lasciare un segno nella nostra letteratura. E nella nostra memoria. Continua a leggere

Daniele Campanari & Milo De Angelis

 

millimetri_deangelisUn poeta legge un poeta
a cura di
Luigia Sorrentino
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I versi di Milo De Angelis, non solo quelli che ho scelto in questa occasione, hanno l’abile capacità di raccontare con semplicità i fatti quotidiani. Dagli spunti di una stazione, come accade in ‘Sono ancora loro’, alla dedica per un amore andato o venuto. Tutto si estende nel ritmo giusto della poesia. È così che ‘uno, esile, diventa ruggine / squarciagola… ‘. Leggendo.”

Daniele Campanari

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Umberto Fiori

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Nota di Claudio Damiani

UMBERTO FIORI

Come per Beppe Salvia, anche per Umberto Fiori il superamento del post-moderno si attua attraverso un ritorno alla lingua, nel senso di un ritorno alla chiarezza e alla limpidezza, che è una fede nuova nelle cose e nella possibilità di dirle, scoperta dell’esistere, quella “vita nuda” di cui si parlò in merito all’esperienza della rivista romana Braci, ma mentre per il lucano-romano ciò implica una ripresa della lingua poetica della tradizione, o comunque un riferimento ad essa, questo è appunto quello che il ligure-milanese Fiori non fa: tornare alla lingua è per lui anzitutto tornare all’atto della nominazione come scoperta meravigliata, nuda, dell’esistere della cosa. Il movente della poesia di Fiori è questa continua nascita del senso dal nonsenso, della grammatica e della logica dal caos, come un evento naturale, qualcosa che ci succede e ci fonda, ci salva, e ci investe anche di una responsabilità immensa, un lavoro enorme che ci aspetta. Continua a leggere