Frank O’Hara

O'HaraLa Coca di Frank

di Gandolfo Cascio 

Nel Novecento inglese c’è stato un gran viavai di poeti tra il Vecchio e il Nuovo mondo: l’americano Eliot si trasferisce in Inghilterra allo scoppio della guerra; il very British Auden invece l’abbandonerà, asfissiato dalla buona educazione; mentre Dylan Thomas, gallese, avrà un successo – come si dice in questi casi – strepitoso, grazie a dei reading ormai memorabili, tenuti prima a New York e poi on-the-road per il continente. Chi invece del proprio ‘essere’ americano riuscì a fare una parte sostanziale della propria poetica è stato Frank O’Hara. Anzi la sua routine newyorkese diventerà soggetto/oggetto di alcuni dei suoi più interessanti e autentici componimenti. Continua a leggere

In memoria di te, Marina Mariani

marinamariani
Marina Mariani nasce a Napoli il 14 novembre 1928 da Giuseppe, avvocato, e da Lea Tuzii, proprietaria terriera.

All’età di otto anni si trasferisce con la famiglia a Roma, ma il ricordo dell’infanzia trascorsa vicino al mare (nella casa di via Elena, ora via Gramsci), dei primi anni di scuola presso le Suore dell’Arco Mirelli resterà vivo e presente nella sua memoria.

E’ la terza ed ultima di tre figli. Prima di lei c’è il maggiore, Paolo, bello, brillante che morirà improvvisamente all’età di 23 anni, questa tragedia segnerà per sempre la famiglia Mariani e Marina in particolare. Il secondo, Marcello sordastro dalla nascita, perderà completamente l’udito in età adulta, ma riuscirà comunque a vivere una vita di lavoro e di famiglia soddisfacente, si sposerà e avrà due bellissimi figli Paolo e Andrea, gli unici cari nipoti di Marina. Continua a leggere

I poeti leggono i poeti, “Come musica la poesia”

Appuntamento

Dal 23 aprile al 20 maggio il Teatro Argentina di Roma apre le sue porte alla grande poesia del Novecento, raccontata attraverso cinque incontri che compongono la rassegna COME MUSICA, LA POESIA, un progetto a cura di Franco Marcoaldi, che rinnova la tradizione e l’impegno del Teatro di Roma di far incontrare poesia e teatro, due mondi in dialogo profondo tra di loro. Un itinerario poetico lungo un mese per rintracciare sul palcoscenico i volti e le voci, e riscoprire le personalita’, che hanno attraversato la stagione poetica del secolo scorso, da Attilio Bertolucci a Sandro Penna, da Giorgio Caproni a Elsa Morante, ed ancora tanti altri come Zanzotto, Montale, Saba, Ungaretti, Eliot, Szymborska, Pasolini, Pound, Bishop, Walcott.

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Annalisa Manstretta, “La dolce manodopera”

Riletture, Annalisa Manstretta
a cura di Luigia Sorrentino

La dolce manodopera, di Annalisa Manstretta, Moretti e Vitali Editori , 2006 (11,00 euro)

Dalla prefazione di Milo De Angelis

Un’insolita acutezza dello sguardo caratte­rizza queste poesie. Si tratta di uno sguardo contadino e medianico, capace di cogliere in un dettaglio l’immagine del cosmo, in un modo di sedersi la complessità di una perso­na, in un modo di disporre gli oggetti la sua vocazione più essenziale. Sguardo infallibile, quello di Annalisa Manstretta, sia negli inter­ni di una casa sia nell’esterno di un paesaggio: un paesaggio lombardo scrutato con la matita esatta della disegnatrice. Apparecchiare la tavola è apprestarsi alla vita, qui ci viene detto, nei giochi di luce sul soffitto scorrono i volti dell’universo: tende e armadi, lenzuola e cassetti svelano l’anima, secondo misteriose regole di affinità. Annalisa Manstretta è mae­stra di nessi. Vigne, salici e pioppeti sono den­tro di noi e gli animali delle colline e delle montagne ci svelano parti antiche del nostro essere. Continua a leggere

Patricia Hanley, Past The Cape of Sorms

Nello Scaffale: Patricia Hanley
Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms)
a cura di Luigia Sorrentino

di Loretto Rafanelli

Nella raffinata ed elegante collana Poesia sin pureza, dell’editore friulano Ellerani, diretta, con grande competenza e passione, dalla poetessa Marina Moretti, collana in cui già sono stati pubblicati ottimi autori (Gianfranco Lauretano, Enrico Fraccacreta e una scelta di poetesse del Nordest, quali Antonella Bukovaz, Gabriella Musetti, Mary Barbara Tolusso, la stessa Moretti, ecc.), esce il nuovo libro di Patricia Hanley, poetessa canadese, musicista di valore, docente, traduttrice dall’italiano all’inglese. Sotto la scrittura corsiva (Past the Cape of Storms), è una edizione bilingue (con straordinarie immagini del grande pittore ucraino Sergej Glinkov) dove la eccellente versione italiana è a cura della stessa poetessa, caso direi abbastanza raro. Continua a leggere