Franco Buffoni, “Avrei fatto la fine di Turing”

 

buffoni_donzelliL’amore è un lavoro, o forse un lavorìo
Di piatti di bicchieri di ferri da stiro
Ancora in garanzia.
L’amore è in garanzia per una forma
Di protezione degli opposti,
Un calcolo sbagliato,
Un taglio al dito che non si rimargina.

Franco Buffoni

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Dalla Nota dell’autore

Le strutture di pensiero delle religioni abramitiche, in particolare il binarismo sessuale e l’eterosessismo, oltre a essere due tradizioni fondanti del nostro ordine sociale, hanno costituito fino al Novecento anche il sostrato del sapere medico-psichiatrico-psicologico e delle prassi cliniche che ne sono derivate. Continua a leggere

Costantino Kavafis, “Itaca”

Konstantinos_Kavafis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Luigia Sorrentino legge “Itaca” di Costantino Kavafis, nella traduzione di Filippo Maria Pontani.

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“Kavafis non è soltanto il maggiore poeta greco moderno, ma anche uno dei maggiori poeti europei… Una scrittura scarna maturata nel silenzio e nell’ombra” (Alberto Moravia). Poesie d’amore e rievocazioni storiche del mondo ellenistico nell’opera completa del poeta (1863-1933). Continua a leggere

Addio a Stefano Campagna


Presentazione nuovo TG1
Si è spento, stroncato da una malattia, il giornalista Stefano Campagna. Nato a Roma il 21 novembre 1962, laureato in Scienze Politiche e giornalista professionista, Campagna ha lavorato in Rai dal 1997, inizialmente al Tg2 e poi al Tg1, dove, sotto la direzione di Clemente Mimun, era diventato conduttore dell’edizione mattutina; ha anche condotto lo spazio meteo del Tg1. Nell’edizione 2012 è stato tra i concorrenti dello show televisivo ‘Ballando con le stelle’ di Rai1. Nel 2007 aveva dichiarato in una intervista di essere gay diventando il primo telegiornalista a fare coming out. In una intervista su un sito dedicato ai giornalisti aveva detto: “Io non sono “dichiarato”, sono una persona che lavora e che non ha nulla da nascondere. Quella che i benpensanti chiamano ostentazione per me è vita. Mi stupisce che la cosa stupisca. E spero che smetta di stupire – aveva detto.  – È stata una grande conquista per me poter approdare alla conduzione del Tg1 e voglio sperare che con questo si possa lanciare un messaggio forte a tutti gli omosessuali che vivono la loro condizione quasi con vergogna, nascondendosi”. (Immagine di Virginia Farneti / LaPresse)

“Frocio e basta” (così muore un poeta)

Nello scaffale
a cura di Luigia Sorrentino

di Nadia Agustoni

Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti. Frocio e basta.
Effigie 2012 – Collana i Fiammiferi

Il libro di Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti Frocio e basta 2012, sulla morte di Pier Paolo Pasolini è un’accurata documentazione di quanto è emerso negli ultimi dieci anni sull’omicidio del poeta di Casarsa. Ne esce un riassunto delle varie versioni del fatto date da Pino Pelosi, condannato allora per l’uccisione di Pasolini, uno sguardo sulle varie tesi riguardanti il delitto proposte nell’arco di oltre trent’anni da intellettuali, giornalisti, amici e parenti, e il dato degli ultimi pesanti indizi che hanno portato da più parti a chiedere una riapertura del processo. Continua a leggere

Robert Hass, Video-Intervista

Video-Intervista a Robert Hass
di Luigia Sorrentino

Robert Hass, il poeta che scoprirete in questa intervista, è una persona estremamente mite, dalla disarmante semplicità, eppure, è uno dei poeti più popolari degli Stati Uniti d’America (Poeta Laureato degli Stati Uniti e Premio Pulitzer per la Poesia nel 2008). Con sua moglie, Brenda Hillman, anch’essa poeta, è da sempre impegnato su tematiche di poesia civile e a difesa dell’ambiente.  Hass, giovanissimo, ha conosciuto i poeti della Beat Generation, (che vedremo nell’intervista video) ma è anche stato il primo traduttore in inglese del grande poeta polacco, Czesław Miłosz (Premio Nobel per la Letteratura nel 1980). 

Per Robert Hass ‘il principale potere dell’arte è quello di essere un agente attivo’. Nell’intervista a Luigia Sorrentino, Hass racconta ‘l’importanza dei piccoli’: “Quando un bambino disegna  – dice il poeta – non gli interessa il prodotto finito, ma pensa semplicemente a ‘fare’ “. Non a caso la parola ‘poesia’ – in greco, ποίησις  (poiesis) – indica l’attività creatrice dello spirito che si manifesta proprio nel ‘fare’ anima. Hass spiega dunque, che i bambini di oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, hanno necessità di esprimere questa forma di arte perché – racconta  – hanno paura di quanto sta accadendo nel mondo.  E’ su questa consapevolezza che Hass ha avviato negli Stati Uniti il programma dell’Associazione degli Amici della Loira, che ha filiazioni anche in Francia, per dare ai bambini la possibilità di fare – produrre arte. Un progetto che Hass ha lanciato per dare a se stesso e ai bambini, un po’ di speranza.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/hass_28092012.mp4

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