Un punto
il colore intorno
una possibilità
qualcosa da attraversare
una novità
il diverso
il cambiamento
un altrove dove dissetare le nostre anime
in cerca di gioia e di bellezza
lontano dalla terra
lontano
Tag Archives: poesia
Elena Salibra, “Nordiche”
Recensione di Luigia Sorrentino
“Indugiano i sogni sulla soglia del sonno” scrive Elena Salibra in una delle poesie contenute nella sezione eponima del suo nuovo libro, “Nordiche” (Stampa, 2014), con prefazione di Maurizio Cucchi.
Questo libro, forte ed elegante, esprime il segno di una vitalità estrema, talvolta anche giocosa, ironica, e, al tempo stesso, traccia con il sangue, un dolore estremo e incancellabile. Due opposti coesistono nell’opera della maturità di Elena Salibra e trovano compatibilità in un perenne contraddittorio. “Nordiche” sono le città, dove “una notte di intensa luce rischiara”. Terre sulle quali si vorrebbe sostare, nel maggio inoltrato, ma non si può, non è dato, il viaggio deve proseguire, è necessario avanzare, raggiungere il confine, dove quasi sempre è buio e vi è solo il chiarore del ghiaccio a illuminare il cammino. Stiamo per raggiungere una terra lontanissima, dove non c’è più alcuna forma di vita apparente: gli enormi ghiacciai del mare glaciale Artico, sono attraversati dal riverbero di una solitaria e pallida traccia di sole. Lì tutto si trasforma in un cristallo, compatto e muto, e la memoria – ciò che eravamo – si iberna, paralizzata nel tempo.
Con una lingua leggera e lirica che ha perduto la gravità dell’esistere, l’autrice dèvia, abbandona, frantuma più volte, la linearità del “discorso” di ogni singolo componimento, per scivolare sempre più sul terreno instabile e precario della condizione umana che preme nel costato. Continua a leggere
Nicola Bultrini, “La specie dominante”
Dalla prefazione di Franco Loi
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Due sono gli aspetti di fondo di questo nuovo libro di Nicola Bultrini: da una parte la memoria delle persone e dei luoghi amati, dall’altra il calarsi nell’esperienza del nostro tempo, che egli esprime con un verso, “la notte ha sapore d’acqua amara”; un aspetto, quest’ultimo, molto significativo se ci rendiamo conto di vivere nel buio della mente; strano, ma non sorprendente, che proprio l’impiego onnivoro della mente nella pretesa di conoscere la nostra vita e il mondo in cui viviamo sia stato chiamato “il secolo dei lumi”. È proprio la presunzione di aver ridotto il destino dell’uomo e del mondo a un sistema logico, detto ideologia, a far sparire la luce della speranza dalla nostra vita. Nicola Bultrini esprime molto efficacemente con le sue parole il senso personale del nostro precipitare nel buio: “Guarda quant’è grande / il mio corpo / quanta carne e sangue / è un peccato tenerlo tutto insieme / occupare lo spazio / vorrei farlo a pezzi / e regalarlo”.
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Trevigliopoesia 2014
Dal 23 al 25 maggio 2014 torna il festival di poesia e videopoesia della bassa bergamasca, Trevigliosopesia, con ospiti di spicco e la consueta cornice di performance.
Per l’ottavo anno, la primavera porta con sé Trevigliopoesia (www.trevigliopoesia.it), festival di poesia e videopoesia ideato dall’associazione culturale Nuvole in Viaggio e organizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del comune di Treviglio (Bg). La manifestazione si svolge dal 23 al 25 maggio e torna a indagare con forza sulla parola poetica, senza dimenticarsi delle sue contaminazioni audiovisive. Continua a leggere
Guido Mattia Gallerani, “falsa partenza”
Nota di Guido Mattia Gallerani
Nel gergo dei corridori, “falsa partenza” indica l’infrazione dell’atleta al prescritto codice di gara. Parte prima degli altri, incorre nella squalifica. Anche se s’era allenato a lungo e aveva rinunciato a tanto, per l’errore d’un attimo vanifica il proprio futuro. Forse è stato tradito dall’ansia, dal peso delle aspettative: un successo di speranze prefigurato solo dieci metri più avanti, dietro la curva, appena oltre l’ultimo ostacolo. Intimamente, il concorrente di oggi ha ormai ceduto a un’altra voce rispetto al racconto che finora s’è fatto di lui sugli spalti dello stadio. Più che divenire l’espressione di un sabotaggio interiore, sublimato liricamente quanto inutilmente, la poesia ci mostra lucidamente senza sconti, come in quest’allegoria, la nostra stupidità: nodi irrisolti, amori sfortunati e disperazioni, ancorché in continuo camuffamento. Ma sono tutte cose che noi escludiamo quotidianamente dal compimento del dovere, dall’esercizio dei nostri obblighi. Continua a leggere